Signor Ministro,
l’Ufficio Centrale del Bilancio presso il Ministero dell’Interno ha comunicato che sono in corso approfondimenti, da parte dei competenti uffici del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulle modalità di calcolo delle anzianità di servizio ai fini del c.d meccanismo dell’abbattimento, poiché sarebbero emersi dubbi interpretativi sull’applicazione dello sblocco economico. E’ stato precisato che è possibile una rideterminazione dei trattamenti economici spettanti ai Funzionari, con una restituzione delle somme percepite per tutti i provvedimenti emessi a partire dal 1° gennaio 2015 ed un differimento della maturazione delle anzianità ai fini economici.
In proposito, va sottolineato con chiarezza che l’art. 9, comma 21 del decreto legge n. 78/2010 prevede che gli anni di blocco retributivo non sono utili alla maturazione delle sole classi e scatti di stipendio (per cui il tempo ai fini contabili è ricominciato a decorrere dal 1° gennaio del 2016, poiché gli istituti in questione, essendo strettamente connessi ai contratti, sono stati bloccati anche per tutto il 2015).
Il medesimo comma nulla prevede, però, circa il blocco ai fini della maturazione degli altri meccanismi di adeguamento retributivo connessi all’anzianità di servizio, come quelli disciplinati dai commi 22 e 23 dell’art. 43 e dall’art. 43 ter della legge n. 121/81, concernenti il cosiddetto meccanismo di “omogeneizzazione” economica al trattamento dirigenziale per i Direttivi ed al trattamento economico da Dirigente Superiore per i Primi Dirigenti. Si tratta di istituti del tutto diversi dalle classi e dagli scatti di cui si è già detto, tanto che la legge di stabilità per il 2015 ha previsto il relativo finanziamento, sulla base del quale sono stati emessi i provvedimenti economici a partire dal 1° gennaio 2015, che oggi sono messi in dubbio dagli uffici del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Al riguardo, ci giungono informalmente notizie che i tecnici del MEF si stanno determinando verso il ribaltamento della decisione già a suo tempo adottata dal Governo in conformità alle inequivoche disposizioni normative sopra riportate.
E’ davvero paradossale che una questione già risolta dall’attuale Governo possa essere rimessa in discussione per presunti dubbi interpretativi dei tecnocrati del MEF.
Si tratta di una situazione che sta comprensibilmente creando incertezza, preoccupazione e malessere tra tutti i Funzionari di polizia.
Per quanto sopra esposto, Le chiediamo di intervenire in sede governativa affinché la risoluzione dei dubbi interpretativi confermi definitivamente le modalità attualmente utilizzate sia dal Servizio Tep sia dagli altri uffici contabili del Comparto Sicurezza e Difesa per il calcolo delle anzianità circa il sistema retributivo del c.d. abbattimento. E’ evidente che l’effetto di un’eventuale restituzione delle somme già corrisposte ai Funzionari di polizia costituirebbe una grave ingiustizia e sarebbe insopportabile per noi tutti, già duramente provati dagli effetti del blocco economico, peraltro oggetto di proroga e che la motivazione nello svolgimento del nostro lavoro quotidiano verrebbe contaminata da un virale malessere, proprio in un momento storico in cui ci vengono richiesti un impegno ed un sacrificio aggravati dall’emergenza del terrorismo internazionale e dell’immigrazione.
Confidiamo nella Sua attenzione e nel Suo personale impegno a tutela delle legittime ragioni di tutti i Funzionari della Polizia di Stato.
Roma, 8 agosto 2016
LORENA LA SPINA