AL MINISTERO DELL’INTERNO

DIPARTIMENTO DELLA PS

Segreteria del Dipartimento

Ufficio V – Relazioni sindacali della

Polizia di Stato

 

e, p.c.

Alla Direzione Centrale per gli Affari Generali

e le Politiche del Personale della Polizia di Stato

 

 

OGGETTO: Trasferimenti Funzionari e Dirigenti.

 

 

L’imminente approssimarsi del periodo estivo – con le connesse esigenze di programmazione in ambito professionale e familiare – ci impone di rammentare come la necessità di regolamentare le decorrenze dei provvedimenti di trasferimento garantendo un congruo preavviso agli interessati sia una questione seria che coinvolge in modo diretto funzionari e dirigenti.

Infatti, le fisiologiche difficoltà ed incombenze logistiche connesse ad un trasferimento, spesso affrontato unitamente al proprio nucleo familiare, vengono ulteriormente aggravate dalla frequente ed a tratti inspiegabile incertezza sulle tempistiche.

A ciò si aggiunga la cronica questione alloggiativa che peraltro, anche nei casi di trasferimenti d’ufficio, trova ristoro solo parziale nel rimborso del canone di locazione, la cui entità (poco più di 500 euro, peraltro corrisposta con cronici ed inaccettabili ritardi) è ormai inadeguata rispetto ai prezzi degli affitti su tutto il territorio nazionale.

Si tratta, è evidente, di aspetti che finiscono inevitabilmente per incidere non solo sulla serenità dei colleghi e delle loro famiglie – si pensi soltanto all’inserimento dei figli nelle scuole – bensì anche sulla loro stessa disponibilità e propensione ad essere movimentati, mortificando così le legittime aspirazioni professionali di ciascuno e danneggiando anche l’amministrazione, che a diverse condizioni potrebbe certamente disporre di un maggior numero di colleghi disposti a cambiare sede.

Al riguardo, sollecitiamo ulteriormente a fare nostre le buone prassi già adottate da altre Amministrazioni del Comparto Sicurezza e Difesa, a tutela dei propri ufficiali, i quali vengono informati del trasferimento ad altre sedi mesi prima in modo da limitare al massimo i disagi.

Altra soluzione potrebbe essere quella di individuare, quantomeno, un termine minimo inderogabile di decorrenza rispetto alla pubblicazione della velina, che dia al collega trasferito la serenità necessaria ad affrontare le prime incombenze logistiche.

Inoltre, preso atto di quanto di buono finalmente ottenuto sul tema dei traslochi e nell’attesa che il Governo incrementi l’importo del rimborso previsto dalla vigente normativa, riteniamo che le spese sostenute per il canone d’affitto debbano essere anticipate periodicamente per un congruo numero di mensilità al dirigente trasferito d’ufficio, al fine di evitare che un onere legato ad esigenze di servizio gravi per mesi sui bilanci familiari dei colleghi.

Sollecitiamo nuovamente la risoluzione, non più procrastinabile, di una questione annosa che incide direttamente sulla serenità dei colleghi e mina inevitabilmente la loro motivazione.

 

IL SEGRETARIO NAZIONALE ENZO LETIZIA

 

LETTERA SOLLECITO 7 GIUGNO TRASFERIMENTI