Bene Alfano sull’apertura a rivedere il testo del reato di tortura, affinché le donne e gli uomini delle forze di polizia non siano oggetto di pericolose denunce strumentali di criminali senza scrupolo i cui effetti negativi comprometterebbero l’operatività e l’efficienza dell’azione delle forze dell’ordine. Il testo del reato di tortura non deve prestare il fianco a dubbi ed interpretazioni perciò la reiterazione delle condotte violente va salvaguardata al fine di garantire un adeguata tipizzazione della nuova fattispecie e di distinguerla da altre ipotesi delittuose che sono già previste nel nostro ordinamento.
Tortura: Siap-Anfp, bene Alfano su modifica legge
ROMA, 18 LUG – “Bene il ministro dell’Interno Angelino Alfano sull’apertura a rivedere il testo del reato di tortura, affinché le donne e gli uomini delle forze di polizia non siano oggetto di pericolose denunce strumentali di criminali senza scrupolo i cui effetti negativi comprometterebbero l’operatività e l’efficienza dell’azione delle forze dell’ordine”. Lo affermano in una nota i segretari dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp) E Siap Lorena La Spina e Giuseppe Tiani. “Il testo del reato di tortura – proseguono – non deve prestare il fianco a dubbi ed interpretazioni perciò la reiterazione delle condotte violente va salvaguardata al fine di garantire un adeguata tipizzazione della nuova fattispecie e di distinguerla da altre ipotesi delittuose che sono già previste nel nostro ordinamento”.(ANSA).