215-campo8L’attuale formulazione dell’art. 1 della bozza di decreto, concernente il passaggio della dipendenza amministrativa e gestionale del Centro Sportivo di Tor di Quinto dal Servizio Assistenza ed Attività Sociali della Direzione Centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato alla Questura di Roma, è sotto il profilo strutturale assolutamente non condivisibile poiché rappresenta tecnicamente l’avvio di un processo di involuzione del Centro Sportivo che porterà inevitabilmente, nel breve periodo, alla sua chiusura ed un pezzo importante del sistema “welfare” della Polizia di Stato sarà liquidato senza alcuna razionale motivazione.
Nessuna questione si pone per il passaggio della competenza amministrativo contabile alla Questura di Roma, visti anche i risultati positivi conseguiti sotto il profilo della razionalizzazione delle risorse presso l’Istituto per Ispettori di Nettuno che assicura il supporto logistico ed amministrativo contabile, alla Scuola per l’Ordine Pubblico, al Centro Nazionale di Specializzazione e Perfezionamento nel Tiro ed al Centro di Coordinamento dei Cinofili della Polizia di Stato. Ciò consente ai tre organismi di essere autonomi dall’Istituto per Ispettori nonché di garantire in modo certo e permanente il conseguimento degli obiettivi che hanno reso necessario l’istituzione dei citati uffici, che così, hanno pari dignità con l’Istituto per Ispettori, ufficio certamente più complesso ed articolato dotato di maggiori mezzi, uomini e strutture.

Non condividiamo affatto, invece, che il Centro Sportivo di Tor di Quinto sia posto alle dirette dipendenze gestionali della Questura di Roma, poiché tale dipendenza, trasformerà a tutti gli effetti la struttura di Tor di Quinto in ufficio della Questura di Roma le cui “finalità” sono assolutamente differenti. In merito va evidenziato che gli uffici di Nettuno, si tenga ben a mente, non solo sono compatibili, bensì intercorre tra l’ufficio più complesso e gli altri un rapporto di genus ad speciem.
Alcuni esempi con le relative valutazioni ci aiutano meglio a comprendere cosa accadrà nella realtà se non si modifica l’attuale bozza di decreto, in un contesto di carenze organiche, mezzi e risorse di tipo diffuso:
a) se sono disponibili 10 fotocopiatrici funzionanti la Questura, per ovvi motivi, dovrà consegnarle ai commissariati sezionali o distaccati che da anni sono in serie difficoltà anche per procurarsi il toner;
b) se vanno in pensione tre dipendenti di Polizia al Centro Sportivo e presso la Questura vengono assegnati 30 agenti, quest’ultima dovrà ripartirli tra gli uffici operativi per ripianare parzialmente i loro organici, non certo per discriminare l’ufficio di Tor di Quinto bensì, per assicurare i servizi istituzionali che sempre più spesso saltano nei vari quadranti i numerosi Commissariati della Capitale.
Gli esempi che sconsigliano di trasferire le competenze gestionali dell’Ufficio sportivo alla Questura di Roma possono continuare all’infinito.
Pertanto si propone di modificare la bozza di decreto in oggetto nel seguente modo:
art. 1 il Centro Sportivo della Polizia di Stato di Tor di Quinto, sito in Roma, via delle Fornaci di Tor di Quinto n. 64 si avvale del supporto logistico amministrativo-contabile della questura di Roma.

Roma, 1 febbraio 2011

PARERE ALL’UFFICIO RELAZIONI SINDACALI