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Roma, 15 luglio – Gli attentati terroristici in Francia hanno una costante: tutti gli autori hanno alle spalle una storia di reati e crimini comuni, furti, spaccio di droga, violenze e aggressioni.
C’è  dunque un rapporto diretto tra la devianza criminale  e il terrorismo jihadista, poiché l’adesione al fondamentalismo religioso viene visto come un mezzo di redenzione e riscatto sociale. È una potente leva psicologica che fa presa su dei soggetti permeabili al crimine.
Il profilo del terrorista europeo di matrice islamica ci induce a ritenere che il sistema delle espulsioni nei confronti di coloro che hanno mostrato una pericolosità sociale nella commissione di reati comuni,  sia da ricomprendere a pieno titolo tra i pilastri della strategia italiana di prevenzione antiterroristica.
Non devono essere solo l’intelligence o i servizi investigativi a governare la prevenzione, bensì il combinato disposto di intelligence e controllo capillare del territorio.
Perciò sono necessari ulteriori investimenti per rafforzare i servizi delle Volanti e delle Gazzelle dei carabinieri dedicate al contrasto della criminalità diffusa, gli uffici investigativi preposti alla repressione del crimine e gli uffici Immigrazione per le procedure di espulsione, come la revisione e la promozione di accordi bilaterali con gli stati di appartenenza dello straniero, per lo snellimento dell’iter  finalizzato al riconoscimento e al rilascio dei relativi documenti di viaggio.Lorena La Spina
Nizza: Anfp, rafforzare sistema espulsioni per chi delinque
(ANSA) – ROMA, 15 LUG – “Rafforzare il sistema delle espulsioni per chi delinque”. Lo chiede Lorena La Spina, segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari polizia, dopo la strage di Nizza. “Gli attentati terroristici in Francia – osserva La Spina – hanno una costante: tutti gli autori hanno alle spalle una storia di reati e crimini comuni, furti, spaccio di droga, violenze e aggressioni. C’è dunque un rapporto diretto tra la devianza criminale e il terrorismo jihadista, poiché l’adesione al fondamentalismo religioso viene visto come un mezzo di redenzione e riscatto sociale. È una potente leva psicologica che fa presa su dei soggetti permeabili al crimine”. “Il profilo del terrorista europeo di matrice islamica – prosegue – ci induce a ritenere che il sistema delle espulsioni nei confronti di coloro che hanno mostrato una pericolosità sociale nella commissione di reati comuni, sia da ricomprendere a pieno titolo tra i pilastri della strategia italiana di prevenzione antiterroristica. Non devono essere solo l’intelligence o i servizi investigativi a governare la prevenzione, bensì il combinato disposto di intelligence e controllo capillare del territorio”. Perciò, aggiunge, “sono necessari ulteriori investimenti per rafforzare i servizi delle Volanti e delle Gazzelle dei carabinieri dedicate al contrasto della criminalità diffusa, gli uffici investigativi preposti alla repressione del crimine e gli uffici Immigrazione per le procedure di espulsione, come la revisione e la promozione di accordi bilaterali con gli stati di appartenenza dello straniero, per lo snellimento dell’iter finalizzato al riconoscimento e al rilascio dei relativi documenti di viaggio”.
Nizza: funzionari polizia, rafforzare sistema espulsioni
(AGI) – Roma, 15 lug. – “Gli attentati terroristici in Francia hanno  una costante: tutti gli autori hanno alle spalle una storia di reati e  crimini comuni, furti, spaccio di droga, violenze e aggressioni. C’e’ dunque un rapporto diretto tra la devianza criminale e il terrorismo  jihadista, poiche’ l’adesione al fondamentalismo religioso viene visto  come un mezzo di redenzione e riscatto sociale. E’ una potente leva  psicologica che fa presa su dei soggetti permeabili al crimine”. Ad  affermarlo e’ Lorena La Spina, segretario nazionale dell’Associazione  nazionale funzionari polizia.  “Il profilo del terrorista europeo di matrice islamica – continua  La Spina – ci induce a ritenere che il sistema delle espulsioni nei  confronti di coloro che hanno mostrato una pericolosita’ sociale nella  commissione di reati comuni sia da ricomprendere a pieno titolo tra i  pilastri della strategia italiana di prevenzione. Non devono essere solo  l’intelligence o i servizi investigativi a governare la prevenzione,  bensi’ il combinato disposto di intelligence e controllo capillare del  territorio”. “Percio’ – conclude la rappresentante sindacale – sono  necessari ulteriori investimenti per rafforzare i servizi delle volanti  e delle Gazzelle dei carabinieri dedicate al contrasto della  criminalita’ diffusa, gli uffici investigativi preposti alla repressione  del crimine e gli uffici Immigrazione per le procedure di espulsione,  come per la revisione e la promozione di accordi bilaterali con gli  stati di appartenenza dello straniero, per lo snellimento dell’iter  finalizzato al riconoscimento e al rilascio dei relativi documenti di  viaggio”. (AGI)
Terrorismo, La Spina (ANFP): rafforzare sistema espulsioni per chi delinque
(AGENPARL) – Roma, 15 lug 2016 – Gli attentati terroristici in Francia hanno una costante: tutti gli autori hanno alle spalle una storia di reati e crimini comuni, furti, spaccio di droga, violenze e aggressioni. C’è dunque un rapporto diretto tra la devianza criminale e il terrorismo jihadista, poiché l’adesione al fondamentalismo religioso viene visto come un mezzo di redenzione e riscatto sociale. È una potente leva psicologica che fa presa su dei soggetti permeabili al crimine. Il profilo del terrorista europeo di matrice islamica ci induce a ritenere che il sistema delle espulsioni nei confronti di coloro che hanno mostrato una pericolosità sociale nella commissione di reati comuni, sia da ricomprendere a pieno titolo tra i pilastri della strategia italiana di prevenzione antiterroristica. Non devono essere solo l’intelligence o i servizi investigativi a governare la prevenzione, bensì il combinato disposto di intelligence e controllo capillare del territorio. Perciò sono necessari ulteriori investimenti per rafforzare i servizi delle Volanti e delle Gazzelle dei carabinieri dedicate al contrasto della criminalità diffusa, gli uffici investigativi preposti alla repressione del crimine e gli uffici Immigrazione per le procedure di espulsione, come per la revisione e la promozione di accordi bilaterali con gli stati di appartenenza dello straniero, per lo snellimento dell’iter finalizzato al riconoscimento e al rilascio dei relativi documenti di viaggio.