567-3agenzie3MAFIA: FUNZIONARI POLIZIA, DIA ABBANDONATA DA GOVERNO (V. ”MAFIA: VITO, NESSUN TAGLIO A DIA…” DELLE 16.57) (ANSA) – ROMA, 26 OTT – ”In centinaia, donne e uomini della Dia, hanno partecipato al presidio della Camera durante il question time sul futuro della Direzione. Appresa la risposta del ministro dei Rapporti con il Parlamento che ha confermato il taglio della loro busta paga del 20%, sono rimasti esterrefatti e si sentono abbandonati dal Governo nonostante l’impegno che da essi viene profuso quotidianamente”. Lo afferma il segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, Enzo Letizia. (ANSA).

MAFIA: PD, TAGLI A DIA GRAVI E SOSPETTI (ANSA) – ROMA, 26 OTT – ”I nuovi tagli alla Direzione Investigativa Antimafia, che oggi il governo ha incredibilmente quasi negato durante il question time alla Camera, destano in noi molti sospetti. La Dia, infatti, ha partecipato a importantissime inchieste: su Marcello Dell’Utri e i suoi rapporti con il mafioso Vittorio Mangano, sul cassiere del boss Matteo Messina Denaro, sulle infiltrazioni della Ndrangheta al Nord, e quella che ha portato alla richiesta di arresto per l’on. Cosentino, solo per citarne alcune. Non possiamo quindi non chiederci se ci sia una relazione tra queste delicate indagini e la scelta del governo di colpire una struttura che funziona cosi’ bene da essere ormai indispensabile per il contrasto al crimine organizzato”. E’ quanto afferma il deputato del Pd Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza del Partito Democratico. ”Siamo indignati e preoccupati – spiega – per i nuovi tagli del 20% della retribuzione dei 1300 dipendenti: la Dia, struttura fortemente voluta da Giovanni Falcone, e’ gia’ stata colpita negli ultimi dieci anni da un taglio di quasi il 50% del budget dagli iniziali 28 milioni di euro. Oggi il personale di questo organismo investigativo ha manifestato davanti a Montecitorio, un fatto mai accaduto prima. Noi esprimiamo solidarieta’ alle donne e agli uomini impegnati nella lotta contro il crimine organizzato e sosteniamo le loro proteste anche contro il forsennato distacco di personale altamente qualificato in gruppi di lavoro settoriali, chiamati ad occuparsi di singole realta’ criminali, come sta accadendo nel caso degli appalti per la ricostruzione dell’Aquila, nel caso dell’Expo Milano 2015, e della Tav. Questo metodo parcellizza e indebolisce la Dia e questa e’ una grave responsabilita’ che questo governo si sta assumendo”, conclude. (ANSA).

MAFIA:CALIPARI A VITO, A DIA TAGLIATI MILIONI DI EURO DITE SE GOVERNO VUOLE CHIUDERE STRUTTURA VOLUTA DA FALCONE (ANSA) – ROMA, 26 OTT – ”Domandiamo se c’e’ un futuro per la Direzione distrettuale antimafia voluta da Falcone. Domandiamo se sulla sicurezza al di la’ delle parole ascoltate e dei tagli gia’ effettuati, ci sia un impegno serio per l’adozione di misure coordinate e adeguati investimenti. Lo vogliamo sentire chiaramente”. Cosi’ Rosa Villecco Calipari si e’ rivolta al Governo illustrando il question time del PD indirizzato al ministro dell’Interno sulla situazione della Dia e firmato dagli onorevoli Fiano, Ventura, Minniti, Meta, Naccarato, Garavini e Orlando e nella qualeha spiegato come dal 2001 ad oggi gli stanziamenti per la Dia siano stati ridotti da 28 a 15 milioni di euro. ”La criminalita’ organizzata – e’ scritto nell’interrogazione del Pd – ha un volume d’affari quantificato in 311 miliardi di euro nei 27 Paesi dell’Ue, classifica nella quale l’ Italia e’ seconda, con 81 miliardi , ma ai proclami del Governo in tema di lotta al crimine organizzato hanno fanno riscontro una serie di tagli indiscriminati che hanno colpito le forze dell’ordine e gravemente compromesso la funzionalita’ dell’attivita’ di contrasto al crimine, dando agli operatori di Polizia una sensazione di isolamento mai avuta prima, come dimostrano le sempre piu’ frequenti proteste di piazza”. Il Pd sottolinea che tra le strutture ”maggiormente penalizzate in termini di risorse umane e professionali figura la Dia fortemente voluta da Giovanni Falcone e istituita nel 1991. Ma nonostante la riduzione di fondi passati dal 2001 a oggi da 28 a 15 milioni di euro, grazie alla professionalita’ degli operatori Dia, sono in aumento i risultati conseguiti in materia di monitoraggio degli appalti e di sequestri che, dal 2009 al primo semestre 2011 hanno raggiunto l’importo di 5,7 miliardi di euro di beni sequestrati beni e 1,2 miliardi di euro di beni confiscati”. ”Lei ci deve spiegare, una volta per tutte, perche’ il Governo taglia e non investe sulla DIA”, ha concluso la Calipari. (ANSA).

SICUREZZA: CALIPARI (PD), GOVERNO CHIARISCA SE VUOLE CHIUDERE DIA Roma, 26 ott. (Adnkronos) – “Domandiamo se c’e’ un futuro per la Direzione distrettuale antimafia voluta da Falcone. Domandiamo se sulla sicurezza al di la’ delle parole ascoltate e dei tagli gia’ effettuati, ci sia un impegno serio per l’adozione di misure coordinate e adeguati investimenti. Lo vogliamo sentire chiaramente”. Cosi’ Rosa Villecco Calipari si e’ rivolta al Governo illustrando il question time del Pd indirizzato al ministro dell’Interno sulla situazopme della Dia. ”La criminalita’ organizzata -e’ scritto nell’interrogazione – ha un volume d’affari quantificato in 311 miliardi di euro nei 27 Paesi dell’Ue, classifica nella quale l’ Italia e’ seconda, con 81 miliardi (…), ma ai proclami del Governo in tema di lotta al crimine organizzato hanno fanno riscontro una serie di tagli indiscriminati che hanno colpito le forze dell’ordine e gravemente compromesso la funzionalita’ dell’attivita’ di contrasto al crimine, dando agli operatori di Polizia una sensazione di isolamento mai avuta prima, come dimostrano le sempre piu’ frequenti proteste di piazza”. Il Pd sottolinea che tra le strutture maggiormente penalizzate in termini di risorse umane e professionali figura la Dia fortemente voluta da Giovanni Falcone e istituita nel 1991. Ma nonostante la riduzione di fondi passati dal 2001 a oggi da 28 a 15 milioni di euro, grazie alla professionalita’ degli operatori Dia, sono in aumento i risultati conseguiti in materia di monitoraggio degli appalti e di sequestri che, dal 2009 al primo semestre 2011 hanno raggiunto l’importo di 5,7 miliardi di euro di beni sequestrati beni e 1,2 miliardi di euro di beni confiscati. “Lei ci deve spiegare, una volta per tutte, -conclude Calipari- perche’ il Governo taglia e non investe sulla Dia”.

MAFIA: PROTESTA PERSONALE DIA. GARAVINI (PD), GRAVI POSSIBILI TAGLI (ASCA) – Roma, 26 ott – Sono arrivati a scendere in piazza a Montecitorio gli uomini della Direzione investigativa antimafia dopo le notizie su probabili tagli alla struttura. Sfidando anche il maltempo che si e’ abbattuto sulla capitale, alle 15, gli agenti hanno srotolato nella zona antistante al grande portone della Camera dei deputati, i loro striscioni per rendere evidente il disagio per uncolpo di scure che potrebbe colpire anche i loro stipendi. ”In-Dia-gnados”, si fanno chiamare con un pizzico di ilarita’ mentre uno striscione recita piu’ seriamente: ”State uccidendo la Dia, il sogno di Falcone e Borsellino”, ed un altro: ”Il governo arresta la Dia”. La solidarieta’ di alcuni politici, si e’ materializzata con la presenza in piazza del leader dell’Idv, Antonio Di Pietro. ”E’ molto grave che anche il personale della Direzione Investigativa Antimafia debba scendere in piazza contro i tagli sconsiderati del Governo al settore sicurezza. La propaganda sul ”miglior Governo nella lotta contro la mafia’ si sta rivelando sempre piu’ per quel che e’: sfruttamento mediatico del lavoro e dei sacrifici di magistrati e forze di polizia”. Ha detto, invece, Laura Garavini, capogruppo Pd nella Commissione Antimafia.

MAFIA: GARAVINI,PERSONALE DIA COSTRETTO A SCENDERE IN PIAZZA (ANSA) – ROMA, 26 OTT – ”E’ molto grave che anche il personale della Direzione Investigativa Antimafia debba scendere in piazza contro i tagli sconsiderati del Governo al settore sicurezza. La propaganda sul ‘miglior Governo nella lotta contro la mafia’ si sta rivelando sempre piu’ per quel che e’: sfruttamento mediatico del lavoro e dei sacrifici di magistrati e forze di polizia”. Lo ha detto Laura Garavini, capogruppo Pd nella Commissione Antimafia contestando la risposta data dal governo ad una interrogazione riguardanti i tagli alla Dia,la Direzione investigativa antimafia. ”Assistiamo infatti – ha aggiunto Garavini – ad un sistematico indebolimento degli strumenti piu’ utili nella lotta alle mafie: si tolgono strumenti investigativi e si tagliano le risorse. Si cancella la ‘ndrangheta dal codice penale e si svendono i beni mafiosi solo per tamponare qualche falla. Non sono solo scelte economiche, sembra piuttosto una precisa strategia che rischia di compromettere l’intero impianto della lotta alle mafie”. (ANSA).

MAFIA: VITO, NESSUN TAGLIO A DIA, STANZIAMENTO INVARIATO (ANSA) – ROMA, 26 OTT – Non vi e’ alcun taglio alle spese che contribuiscono al funzionamento della Dia. Lo ha detto in Aula, alla Camera, il ministro per i Rapporti con il parlamento Elio Vito rispondendo ad una interrogazione urgente di Rosa Villeco Calipari (Pd). ”Nessun taglio e’ interessato alle spese di funzionamento della Dia e resta invariato lo stanziamento di 4 milioni e 900 mila euro”, ha spiegato il ministro durante il Question Time alla Camera, rispondendo all’interrogazione, rivolta al ministro dell’Interno, sugli intendimenti del governo per ”assicurare la piena operativita’ della Direzione investigativa antimafia”. (ANSA).

SICUREZZA: VITO, NESSUN TAGLIO A SPESE FUNZIONAMENTO DIA QUESTION TIME CAMERA, INTERVENTO SU INDENNITA’ AGGIUNTIVA PER RISTABILIRE EQUITA’ OPERATORI Roma, 26 ott. (Adnkronos) – “Nessun taglio ha interessato le spese di funzionamento” della Direzione investigativa Antimafia e “sotto l’aspetto operativo resta invariato lo stanziamento di circa 4 milioni e 900 mila euro. Di fronte all’urgente necessita’ di operare dei tagli, con il disegno di legge di stabilita’ si e’ ritenuto di intervenire sul trattamento economico aggiuntivo ristabilendo un principio di equita’ fra gli operatori di Polizia”. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito, rispondendo al Question Time alla Camera, a nome del ministro dell’Interno Roberto Maroni, a una interrogazione del Pd. Vito ha motivato che “gli appartenenti alle strutture territoriali delle forze di polizia non godono del trattamento economico accessorio percepito dal personale interforze della Dia”. L’interrogazione – rivolta dalla deputata Pd Rosa Villecco Calipari – chiedeva “una risposta chiara sulle intenzioni del governo in merito al futuro della Dia” “da troppo tempo sottoposta a tagli crescenti e ingiustificati”, con una “progressiva riduzione dei finanziamenti passati dai 28 miliardi di euro del 2001 agli attuali 15 miliardi che non coprono neanche le spese correnti”. Nell’interrogazione si chiedeva conto, a fronte di tagli al personale, dell’utilizzo di quest’ultimo “in gruppi di lavoro superflui”. In proposito, il ministro Vito ha spiegato che “i gruppi di lavoro, chiamati a occuparsi di ricostruzione post terremoto in Abruzzo, dell’Expo 2015 di Milano e della Tav”, sono stati “istituiti presso la direzione centrale della polizia criminale in attuazione di specifiche norme approvate dal Parlamento. Di fronte a opere straordinarie era necessario prestare un’attenzione speciale per evitare infiltrazioni della criminalita’ organizzata”. Questi gruppi – ha concluso – non possono essere considerati superflui. Anzi, consentono un piu’ penetrante controllo antimafia sul territorio”. Adnkronos)

L’UNITA’: L’UNITA’ DIA IN PIAZZA