I ragazzi alla commemorazione della strage di Capaci – che ci ricordano anche la tragedia che in un’altra parte d’Europa si è abbattuta sui loro coetanei – ci dicono che le nuove generazioni hanno capito che Falcone, Borsellino, i giudici, le donne e gli uomini delle forze dell’ordine che hanno sacrificato la vita perché le esistenze dei cittadini, anche quelli che 25 anni fa non erano ancora nati, fosse degna di vivere, sono i buoni maestri, che la loro lezione di dignità, verità e legalità ci insegna che è dall’impegno quotidiano di persone normali che svolgono il loro lavoro con autonomia, rigore, integrità e perseveranza che si realizza quella che senza di loro sembra essere solo un’utopia: la libertà delle mafie e dai condizionamenti criminali.
Le intuizioni profetiche che hanno condannato Falcone e Borsellino e che non tutti avevano compreso, mostrano ancora oggi la strada che si deve percorrere per contrastare una criminalità che proprio ieri ha voluto dare una prova di forza, che negli anni si è trasformata, come avevano previsto anche in una centrale di affari internazionale, contro la quale bisogna impiegare alte professionalità, metodi e strumenti investigativi innovativi, tecnologie sofisticate in grado di “seguire i soldi” per arrivare ai vertici delle cupole e per sottrarre loro la capacità di condurre e trarre profitti dalle attività illecite: droga, riciclaggio, gioco d’azzardo, beni contraffatti, ma anche dalla penetrazione in quelle legali, attraverso l’intimidazione, la corruzione, l’infiltrazione in istituti di credito e aziende in stato di sofferenza.

Falcone Anfp lui e Borsellino buoni maestri per giovani
ANSA – ROMA 23 MAG – I ragazzi alla commemorazione della strage di Capaci – che ci ricordano anche la tragedia che in un’altra parte d’Europa si e’ abbattuta sui loro coetanei – ci dicono che le nuove generazioni hanno capito che Falcone Borsellino i giudici le donne e gli uomini delle forze dell’ordine che hanno sacrificato la vita perchè le esistenze dei cittadini anche quelli che 25 anni fa non erano ancora nati fosse degna di vivere sono i buoni maestri che la loro lezione di dignità verità e legalità ci insegna che e’ dall’impegno quotidiano di persone normali che svolgono il loro lavoro con autonomia rigore integrità e perseveranza che si realizza quella che senza di loro sembra essere solo un’utopia la libertà delle mafie e dai condizionamenti criminali . Lo dice Enzo Letizia segretario dell’Associazione nazionale funzionari polizia. Le intuizioni profetiche che hanno condannato Falcone e Borsellino e che non tutti avevano compreso – osserva Letizia – mostrano ancora oggi la strada che si deve percorrere per contrastare una criminalità che proprio ieri ha voluto dare una prova di forza che negli anni si e’ trasformata come avevano previsto anche in una centrale di affari internazionale contro la quale bisogna impiegare alte professionalità metodi e strumenti investigativi innovativi tecnologie sofisticate in grado di seguire i soldi per arrivare ai vertici delle cupole e per sottrarre loro la capacita’ di condurre e trarre profitti dalle attività illecite droga riciclaggio gioco d’azzardo beni contraffatti ma anche dalla penetrazione in quelle legali attraverso l’intimidazione la corruzione l’infiltrazione in istituti di credito e aziende in stato di sofferenza . ANSA