Stalking: Piantedosi, ‘combatterlo con la cultura prima ancora che con la forza della legge’
Un “fenomeno insidioso”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al convegno per la presentazione del volume ‘Galassia stalking’ organizzato dall’Associazione nazionale funzionari di polizia, riferendosi al reato di atti persecutori. Piantedosi ha sottolineato che questo reato “da una parte pone l’interprete, l’operatore, di fronte a un concetto liberale e garantista perché ci sono atteggiamenti, talvolta premonitori di comportamenti destinati a sfociare in una vera e propria azione di violenza, che hanno un margine di difficile perseguibilità” e dall’altra parte si pone “l’esigenza, dettata dall’esperienza storica, di adottare, per fenomenologie come queste, la massima prevenzione perché quasi sempre atti persecutori possono essere premonitori di comportamenti che sfociano in omicidi, femminicidi”. Piantedosi ha anche ricordato che si tratta di fenomeni che vanno “combattuti prima ancora che con la forza di legge, con la cultura”.