Al Prefetto Alessandra Guidi
Vice Direttore Generale
Preposto all’attività di Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia
Al Dott. Giuseppe Scandone
Direttore Centrale per le Risorse Umane
Ministero dell’Interno
Nel ringraziare per l’attenzione mostrata sul trattamento delle posizioni debitorie da parte di codesto Dipatimento con l’emanazione della circolare del 6 aprile scorso, dobbiamo, tuttavia, segnalare che non sempre gli uffici contabili territoriali comunicano ai funzionari interessati quali siano le voci errate e il relativo calcolo che ha determinato la posizione debitoria. In alcuni casi si arriva, persino, a pretendere che la richiesta di modifica dell’importo della rata mensile debba contenere in modo specifico “le motivazioni che saranno valutate da” lo stesso ufficio contabile, e ciò in difformità con la succitata circolare del 6 aprile.
L’ipotesi di una valutazione discrezionale degli uffici contabili sulla richiesta di rateizzazione più adeguata alle singole esigenze, oltre ad un ingiustificato effetto dissuasivo, determinerebbe un’illegittima disparità di trattamento rispetto al personale.
Pertanto, per quanto sopra esposto, si prega di intervenire affinchè ai dirigenti interessati dalle posizione debitorie siano notificate non solo le somme da restituire bensì anche le motivazioni che le hanno generate, e soprattutto non venga loro imposto di specificare quali siano le motivazioni che inducono a richiedere una diversa rateizzazione del debito, che non trova alcuna giustificazione.
E’ davvero paradossale che di fronte al credito vantato da molti colleghi per l’indennità di trasferimento, che a volte viene versata dopo circa un anno, gli uffici contabili sul territorio siano così fiscali e solerti quando i funzionari sono in debito, e non per colpa loro.
IL SEGRETARIO NAZIONALE
ENZO MARCO LETIZIA