321-militarizzazioneAppreso l’esito della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a Reggio Calabria che si è pronunciata sull’invio dell’esercito in città, dopo le pesanti minacce al Procuratore Pignatone, siamo fermamente convinti che militarizzare le nostre strade non sia la soluzione più adatta e che sia necessario piuttosto il potenziamento delle forze dell’ordine già presenti sul territorio, con il concorso di un’opera di sensibilizzazione di tutta la società civile, dalle associazioni e dell’imprenditoria locale, di tutto il tessuto socio economico sano del Paese, che crede ancora possibile salvaguardare le libertà democratiche, condizione necessaria per il viver civile all’insegna della legalità e del rispetto degli altri.
Queste ci appaiono iniziative flash, generate dall’urgenza e della contingenza ma che rischiano, proprio per la loro estemporaneità, di non produrre risultati definitivi e certi.
Si rimanda appunto.
A nostro avviso, il sistema sicurezza nel Paese ha necessità di una progettualità di più ampio respiro e soprattutto a lungo termine che sappia coinvolgere tutte le forze sane, che non si appelli all’utilizzo della presenza militare a mo’ di mero spauracchio di un sistema criminale che certo ha strumenti tali a disposizione, contrastabili solo da una paziente azione di intelligence e di presenza costante sul territorio, da parte delle forze di polizia deputate a far questo.
L’annuncio del Capo della Polizia Manganelli dell’invio di circa 40 uomini, tra poliziotti, carabinieri e finanzieri a supporto dei colleghi reggini, ci appare più confacente ad una politica oggettiva di prevenzione e contrasto alla criminalità, occasione per rinforzare la presenza dello Stato, non solo ad uso e consumo delle riprese televisive, certamente i tagli alla sicurezza operati al comparto sicurezza da questo Governo non aiutano. Comprendiamo comunque lo sforzo di fornire un supporto in loco, visto l’apprezzabile scelta di impiegare i militari solo per la vigilanza statica degli uffici giudiziari.

Roma, 6 ottobre 2010

Ripreso da ansa, adnkronos, asca, agi

La Repubblica, Il Sole24 Ore

LA REPUBBLICA 7 OTTOBRE 2010

IL SOLE24 ORE