Nel corso della trasmissione di Rai 2, “ore 14” di ieri, abbiamo ascoltato, con sorpresa e rammarico, alcune improvvide esternazioni del Direttore di Affari Italiani che ha accusato poliziotti e Carabinieri di essere privi delle necessarie competenze per rappresentare all’Autorità Giudiziaria quadri operativi e delittuosi complessi, concernente i fatti costituenti reato, utilizzando stereotipi e modelli del primo 900’ – contestualizzando e attualizzando un passato della storia del paese e delle forze di polizia, che offendono gratuitamente la dignità professionale delle donne e degli uomini delle forze di Polizia.
Pur apprezzando la presa di distanza da parte del conduttore della trasmissione, siamo convinti che, a maggior ragione in periodi così delicati, il servizio pubblico Rai debba prestare la massima attenzione nella selezione dei propri ospiti, affinché non vengano screditati con argomentazioni infondate e gratuitamente i servitori dello Stato e le sue Istituzioni.
Sicurezza: Anfp-Siap, in tv offese gratuite a operatori polizia
(AGI) – Roma, 3 mag. – “Nel corso della trasmissione di Rai 2 ‘Ore 14’ di ieri abbiamo ascoltato, con sorpresa e rammarico, alcune improvvide esternazioni del direttore di Affari Italiani che ha accusato poliziotti e carabinieri di essere privi delle necessarie competenze per rappresentare all’autorità giudiziaria quadri operativi e delittuosi complessi, concernente i fatti costituenti reato, utilizzando stereotipi e modelli del primo 900’ – contestualizzando e attualizzando un passato della storia del Paese e delle forze di polizia, che offendono gratuitamente la dignità professionale delle donne e degli uomini delle forze di polizia”. Lo sottolineano in una nota congiunta il segretario generale Siap, Giuseppe Tiani, e il segretario nazionale Anfp, Enzo Marco Letizia.
“Pur apprezzando la presa di distanza da parte del conduttore della trasmissione – proseguono Tiani e Letizia – siamo convinti che, a maggior ragione in periodi così delicati, il servizio pubblico Rai debba prestare la massima attenzione nella selezione dei propri ospiti, affinché non vengano screditati con argomentazioni infondate e gratuitamente i servitori dello Stato e le sue istituzioni”. (AGI)
Poca cultura Ps-Cc’,sindacati contro il direttore Affaritaliani
Esponenti forze dell’ordine contro Perrino per intervento in tv (ANSA) – ROMA, 03 MAG – Poliziotti e carabinieri non hanno “una cultura sufficiente” per capire e segnalare ai magistrati situazioni complesse che possono portare a reati e violenze come quella avvenuta a Genova dove un uomo ha ucciso la sorella 34enne con 17 coltellate perche’ non le aveva dato i soldi. E’ bufera sull’intervento del direttore di Affaritaliani Angelo Maria Perrino a ‘Ore 14′ su Rai 2, con i sindacati delle forze di polizia che parlano di un attacco vergognoso e di offese alla dignita’ di migliaia di donne e uomini che indossano la divisa.
“Voi pensate che un carabinieri o un poliziotto abbiano una cultura sufficiente per ben interpretare una vicenda come questa e ben trascriverla su un foglio di carta e mandarla al magistrato, il quale possa poi decidere sulla base di un quadro articolato e complesso? Assolutamente no – sono le parole di Perrino – Chiunque ha fatto una denuncia sa che i poliziotti e i carabinieri, che sono amici dei giornalisti, scrivono ancora con un dito”. Affermazioni “improvvide” che utilizzano “stereotipi e modelli del primo novecento e offendono gratuitamente la dignita’ professionale delle donne e degli uomini” delle forze dell’ordine dicono il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp) Enzo Letizia e del Siap Giuseppe Tiani che, “pur apprezzando la presa di distanza del conduttore della trasmissione” chiedono che il servizio pubblico “presti la massima attenzione nella selezione dei propri ospiti”. Stessa richiesta arriva dal segretario del Siulp Felice Romano, che parla di affermazioni che nascono da una “cultura incistata di pregiudizi”. “Si e’ oltrepassato il limite additando le donne e gli uomini delle forze di polizia come ignoranti e quindi incapaci di rappresentare alla magistratura le situazioni che poi sfociano, purtroppo, in dolorosi casi di cronaca nera.
Pensavamo fosse superato lo stereotipo del carabiniere o del poliziotto che veste la divisa perche’ non in grado di svolgere altro lavoro. E invece no” aggiunge il segretario dell’Usic, uno dei sindacati dei Carabinieri, Antonio Tarallo che definisce l’intervento “vergognoso e lesivo per l’immagine dei corpi di polizia”.
La vicenda e’ finita anche all’attenzione del presidente della Commissione di vigilanza della Rai Alberto Barachini. “Crediamo sia doveroso – sottolinea il segretario del Coisp Domenico Pianese – che il servizio pubblico prenda formalmente le distanze da affermazioni offensive e macchiettistiche che in alcun modo sono accostabili a chi serve i cittadini e le Istituzioni del nostro Paese con professionalita’ e abnegazione”.
Adnkronos Sicurezza: Tiani (Siap) e Letizia (Anfp), ‘da direttore Affari Italiani offese a forze polizia’
”Nel corso della trasmissione di Rai 2 ‘Ore 14’ di ieri abbiamo ascoltato, con sorpresa e rammarico, alcune improvvide esternazioni del Direttore di Affari Italiani che ha accusato poliziotti e carabinieri di essere privi delle necessarie competenze per rappresentare all’autorità giudiziaria quadri operativi e delittuosi complessi, concernente i fatti costituenti reato, utilizzando stereotipi e modelli del primo ‘900, contestualizzando e attualizzando un passato della storia del Paese e delle forze di polizia, che offendono gratuitamente la dignità professionale delle donne e degli uomini delle forze di Polizia”. Così in una nota il segretario generale Siap Giuseppe Tiani e il segretario nazionale Anfp Enzo Marco Letizia.
”Pur apprezzando la presa di distanza da parte del conduttore della trasmissione, siamo convinti che, a maggior ragione in periodi così delicati, il servizio pubblico Rai debba prestare la massima attenzione nella selezione dei propri ospiti, affinché non vengano screditati con argomentazioni infondate e gratuitamente i servitori dello Stato e le sue Istituzioni”, aggiungono.