1-39agenzie-lulio-2015Roma, 11 febbraio – Sono state rese pubbliche ieri le motivazioni della sentenza con la quale la Corte di Cassazione ha confermato le condanne inflitte a 22 poliziotti della Questura di Rovigo, accusati di aver dormito in ufficio o nelle auto di servizio, invece di svolgere il proprio lavoro al servizio della collettività, per garantirne la sicurezza e vigilare sul territorio.
Le parole utilizzate dai supremi giudici devono farci seriamente riflettere, anche perché evidenziano – definendola ai limiti del grottesco – l’assurdità della linea difensiva seguita, attraverso la quale, tra l’altro, si è cercato goffamente di scaricare la responsabilità sul Questore dell’epoca, Amalia Di Ruocco e sul dirigente dell’ufficio.
A fronte della estrema gravità delle condotte contestate ai 22 poliziotti, che al di là della oggettiva rilevanza penale di quei comportamenti, hanno violato il giuramento di fedeltà alla Repubblica, alle sue leggi ed all’interesse dell’Amministrazione, sollecitiamo l’immediato avvio delle conseguenti iniziative disciplinari, che non potranno che essere improntate al massimo rigore.
Alla dott.ssa Amalia Di Ruocco, che ha dedicato la sua vita alla Polizia di Stato ed ha coraggiosamente sostenuto una battaglia per l’accertamento della verità, subendo attacchi sindacali pretestuosi ed ingiustificabili, esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza.
Dopo anni di ingiusta marginalizzazione, chiediamo che la dott.ssa Di Ruocco, il cui valore professionale è ampiamente documentato da un impegno costante, profuso nell’esclusivo interesse della sicurezza delle persone e dei loro beni, possa finalmente ottenere le gratificazioni professionali che attende con pazienza ormai da troppo tempo.

Cassazione: furbetti Questura; Anfp, riscatto Di Ruocco
(ANSA) – ROMA, 11 FEB – Le motivazioni della sentenza di condanna della Cassazione per i 22 poliziotti della Questura di Rovigo che dormivano in servizio fanno luce sul ruolo del Questore dell’epoca, Amalia Di Ruocco, e sul dirigente dell’ufficio sui quali “si è cercato goffamente di scaricare la responsabilità”. Lo afferma il sindacato Funzionari di Polizia (Anfp). “A fronte della estrema gravità delle condotte contestate ai 22 poliziotti, che, al di là della oggettiva rilevanza penale di quei comportamenti, hanno violato il giuramento di fedeltà alla Repubblica, alle sue leggi e all’interesse dell’Amministrazione, sollecitiamo – sottolinea il sindacato – l’immediato avvio delle conseguenti iniziative disciplinari, che non potranno che essere improntate al massimo rigore”. “Alla dott.ssa Amalia Di Ruocco, che ha dedicato la sua vita alla Polizia di Stato ed ha coraggiosamente sostenuto una battaglia per l’accertamento della verità, subendo attacchi sindacali pretestuosi ed ingiustificabili, esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza”. “Dopo anni di ingiusta marginalizzazione, chiediamo che Di Ruocco, il cui valore professionale è ampiamente documentato da un impegno costante nell’esclusivo interesse della sicurezza delle persone e dei loro beni, possa finalmente ottenere le gratificazioni professionali che attende con pazienza ormai da troppo tempo” conclude il segretario nazionale dell’Anfp, Lorena La Spina. (ANSA)

Rovigo, Anfp: furbetti Questura, condannata ‘volante’
(AGENPARL) – Roma, 11 feb 2016 – Sono state rese pubbliche ieri le motivazioni della sentenza con la quale la Corte di Cassazione ha confermato le condanne inflitte a 22 poliziotti della Questura di Rovigo, accusati di aver dormito in ufficio o nelle auto di servizio, invece di svolgere il proprio lavoro al servizio della collettività, per garantirne la sicurezza e vigilare sul territorio. Le parole utilizzate dai supremi giudici devono farci seriamente riflettere, anche perché evidenziano – definendola ai limiti del grottesco – l’assurdità della linea difensiva seguita, attraverso la quale, tra l’altro, si è cercato goffamente di scaricare la responsabilità sul Questore dell’epoca, Amalia Di Ruocco e sul dirigente dell’ufficio. A fronte della estrema gravità delle condotte contestate ai 22 poliziotti, che al di là della oggettiva rilevanza penale di quei comportamenti, hanno violato il giuramento di fedeltà alla Repubblica, alle sue leggi ed all’interesse dell’Amministrazione, sollecitiamo l’immediato avvio delle conseguenti iniziative disciplinari, che non potranno che essere improntate al massimo rigore. Alla dott.ssa Amalia Di Ruocco, che ha dedicato la sua vita alla Polizia di Stato ed ha coraggiosamente sostenuto una battaglia per l’accertamento della verità, subendo attacchi sindacali pretestuosi ed ingiustificabili, esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza. Dopo anni di ingiusta marginalizzazione, chiediamo che la dott.ssa Di Ruocco, il cui valore professionale è ampiamente documentato da un impegno costante, profuso nell’esclusivo interesse della sicurezza delle persone e dei loro beni, possa finalmente ottenere le gratificazioni professionali che attende con pazienza ormai da troppo tempo.

Anfp: azioni disciplinari contro poliziotti Rovigo condannati
Roma, 11 feb. (askanews) – Il sindacato dei funzionari di polizia (Anfp) chiede l’avvio di iniziative disciplinari nei confronti di 22 poliziotti della Questura di Rovigo accusati di aver dormito in ufficio o nelle auto di servizio, invece di svolgere il proprio lavoro al servizio della collettività, per garantirne la sicurezza e vigilare sul territorio. Ieri sono state rese pubbliche ieri le motivazioni della sentenza con la quale la Corte di Cassazione ha confermato le condanne inflitte a 22 poliziotti.
“Le parole utilizzate dai supremi giudici – afferma l’Anfp – devono farci seriamente riflettere, anche perché evidenziano – definendola ai limiti del grottesco – l’assurdità della linea difensiva seguita, attraverso la quale, tra l’altro, si è cercato goffamente di scaricare la responsabilità sul Questore dell’epoca, Amalia Di Ruocco e sul dirigente dell’ufficio”.
“A fronte della estrema gravità delle condotte contestate ai 22 poliziotti, che al di là della oggettiva rilevanza penale di quei comportamenti, hanno violato il giuramento di fedeltà alla Repubblica, alle sue leggi ed all’interesse dell’Amministrazione, sollecitiamo – prosegue il sindacato dei funzionari di polizia – l’immediato avvio delle conseguenti iniziative disciplinari, che non potranno che essere improntate al massimo rigore”.
L’Anfp esprime solidarietà l questore Amalia Di Ruocco, che “ha dedicato la sua vita alla Polizia di Stato ed ha coraggiosamente sostenuto una battaglia per l’accertamento della verità, subendo attacchi sindacali pretestuosi ed ingiustificabili. Dopo anni di ingiusta marginalizzazione, chiediamo che la dott.ssa Di Ruocco, il cui valore professionale è ampiamente documentato da un impegno costante, profuso nell’esclusivo interesse della sicurezza delle persone e dei loro beni, possa finalmente ottenere le gratificazioni professionali che attende con pazienza ormai da troppo tempo.