Il testo che introduce nel nostro ordinamento il reato di tortura è una pessima legge poiché la sua formulazione è vaga ed indeterminata. Il legislatore è venuto meno all’obbligo di scrivere le fattispecie incriminanti in modo preciso e chiaro, violando il principio di tassatività che è alla base del diritto penale.
La formulazione consentirà una massa di denunce strumentali nei confronti delle Forze di Polizia.
Infatti, pesano come macigni i dubbi interpretativi sia sull’intensità delle sofferenze fisiche per essere qualificate acute, sia sulla verificabilità del trauma psichico e del suo grado. Inoltre, non è specificato in concreto quale sia la condotta incriminatrice del trattamento inumano e degradante.
Il legislatore, piegandosi ad un compromesso che di fatto danneggia le Forze di Polizia, ha rimandato la soluzione di questi nodi all’interpretazione del giudice penale, senza fornire a quest’ultimo e alle parti coinvolte la certezza del diritto.

Roma, 6 luglio 2017

Tortura:funzionari Polizia; legge pessima, formulazione vaga 
(ANSA) – ROMA, 6 LUG – Una “pessima legge”, con una “formulazione vaga e indeterminata”. Così l’Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp) commenta la legge sulla tortura approvata ieri. “Il legislatore è venuto meno all’obbligo di scrivere le fattispecie incriminanti in modo preciso e chiaro, violando il principio di tassatività che è alla base del diritto penale – afferma il segretario Enzo Letizia -. La formulazione consentirà una massa di denunce strumentali nei confronti delle Forze di Polizia” poiché “pesano come macigni i dubbi interpretativi sia sull’intensità delle sofferenze fisiche per essere qualificate acute, sia sulla verificabilità del trauma psichico e del suo grado. Ed inoltre non è specificato in concreto quale sia la condotta incriminatrice del trattamento inumano e degradante”. “Il legislatore, piegandosi ad un compromesso che di fatto danneggia le Forze di Polizia – conclude l’Anfp – ha rimandato la soluzione di questi nodi all’interpretazione del giudice penale, senza fornire a quest’ultimo e alle parti coinvolte la certezza del diritto”.(ANSA).

TORTURA ANFP PESSIMA LEGGE
9Colonne Roma 6 lug – Il testo che introduce nel nostro ordinamento il reato di tortura e’ una pessima legge poiche’ la sua formulazione e’ vaga ed indeterminata. Il legislatore e’ venuto meno all’obbligo di scrivere le fattispecie incriminanti in modo preciso e chiaro violando il principio di tassativita’ che e’ alla base del diritto penale. La formulazione consentira’ una massa di denunce strumentali nei confronti delle Forze di Polizia. Infatti pesano come macigni i dubbi interpretativi sia sull’intensita’ delle sofferenze fisiche per essere qualificate acute sia sulla verificabilita’ del trauma psichico e del suo grado. Inoltre non e’ specificato in concreto quale sia la condotta incriminatrice del trattamento inumano e degradante. Il legislatore piegandosi ad un compromesso che di fatto danneggia le Forze di Polizia ha rimandato la soluzione di questi nodi all’interpretazione del giudice penale senza fornire a quest’ultimo e alle parti coinvolte la certezza del diritto. Lo afferma il segretario nazionale Anfp Enzo Marco Letizia.

Tortura: funzionari polizia, una pessima legge
(AGI) – Roma, 6 lug. – Il testo che introduce nel nostro ordinamento il reato di tortura e’ una pessima legge poiché la sua formulazione e’ vaga ed indeterminata-. Ad affermarlo e’ Enzo Marco Letizia, segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari polizia.  -Il legislatore – sostiene Letizia – e’ venuto meno all’obbligo di scrivere le fattispecie incriminanti in modo preciso e chiaro, violando il principio di tassatività’ che e’ alla base del diritto penale. La formulazione consentirà una massa di denunce strumentali nei confronti delle forze di polizia. Infatti, pesano come macigni i dubbi interpretativi sia sull’intensità delle sofferenze fisiche per essere qualificate acute, sia sulla verificabilita’ del trauma psichico e del suo grado. Inoltre, non e’ specificato in concreto quale sia la condotta incriminatrice del trattamento inumano e degradante-.   -Il legislatore – conclude il rappresentante sindacale – piegandosi ad un compromesso che di fatto danneggia le forze di|polizia, ha rimandato la soluzione di questi nodi all’interpretazione del giudice penale, senza fornire a quest’ultimo e alle parti coinvolte la certezza del diritto-. (AGI)