306-9maroniRoma, 5 novembre 2010 – Comprendiamo e condividiamo l’esigenza di mirare a contrastare sia la devianza criminale sia le cause dei fenomeni di insicurezza percepiti a livello locale attraverso l’affinamento della capacità dei sindaci di collocarsi in presa diretta con i problemi di sicurezza urbana. Però si pongono almeno due questioni da una parte più gli strumenti di azione si avvicinano ai contesti che alimentano i circuiti politici locali più rischiano di caricarsi di contenuti impropri ed appare, allora, necessario recuperare il senso del limite e dello scopo della funzione realizzando una cooperazione interistituzionale tra le autorità di Pubblica Sicurezza compresa quella tecnica del Questore con i sindaci precedente all’emanazione delle ordinanze sulla sicurezza urbana. Dall’altra parte, quanto più le strategie di intervento si diversificano e si parcellizzano tanto più appare necessario un consapevole investimento in mezzi, personale e conoscenze onde evitare che il plularismo degli strumenti si traduca in dilettantismo.

Ripreso da Agi, Asca

LEGGI “L’UNITA'”

DICHIARAZIONI SU “L’UNITA'”