Oggetto: osservazioni allo schema di decreto del Ministero dell’Interno recante l’innalzamento del livello di preposizione di alcuni Uffici territoriali della Polizia di Stato, con contestuale declassamento di altri. Informazione preventiva ex art. 25 D.P.R. n. 164/2002.
AL MINISTERO DELL’INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PS
Segreteria del Dipartimento
Ufficio V – Relazioni sindacali della
Polizia di Stato
Valutiamo con attenzione la riorganizzazione dei posti funzione dirigenziali contenuta nel Decreto del Ministro in oggetto indicato, che da un lato prevede il rafforzamento di alcuni Uffici attraverso l’elevazione di specifici incarichi a Primo Dirigente e, dall’altro, comporta la rimodulazione di alcune posizioni precedentemente attribuite alla medesima qualifica, con effetti significativi sull’assetto organizzativo delle Questure interessate.
L’elevazione a Primo Dirigente di alcuni posti funzione rappresenta un riconoscimento della strategicità di alcune aree operative, che necessitano di una guida con maggiore autonomia decisionale e capacità di coordinamento.
Tra le posizioni elevate figurano:
Al riguardo, se da un lato si rafforzano alcuni settori, dall’altro si assiste alla rimodulazione di posizioni dirigenziali già consolidate, con impatti rilevanti sulla gestione delle relative funzioni.
I posti funzione interessati dal ridimensionamento, pur restando di qualifica dirigenziale, riguardano:
In merito, riteniamo che vadano bene valutate le possibili conseguenze della rimodulazione, in province in cui la polizia amministrativa e l’anticrimine svolgono un ruolo significativo nel controllo del degrado urbano e della criminalità diffusa.
In ogni caso, una delle questioni più delicate riguarda il futuro dei Primi Dirigenti attualmente in servizio nei posti ridimensionati, infatti l’assenza di criteri trasparenti sulla riallocazione comporta il rischio di trasferimenti non concordati, inoltre la mancata previsione di un periodo di transizione potrebbe causare disagi nella gestione operativa delle Questure.
Considerando che il ridimensionamento riguarda esclusivamente qualifiche dirigenziali (Primi Dirigenti, Vice Questori e Vice Questori Aggiunti), sarebbe stato auspicabile prevedere misure di garanzia per il personale coinvolto, finalizzate ad evitare penalizzazioni per coloro che hanno ricoperto incarichi dirigenziali con competenza e dedizione. Tuttavia tali misure possono essere realizzate attraverso un attenta gestione delle risorse umane nella fase attuativa del Decreto del Ministro de quo.
Nel ritenere che la riorganizzazione dei posti funzione debba essere equilibrata e rispettosa delle professionalità già in servizio, richiediamo che la riallocazione dei Dirigenti interessati dal ridimensionamento avvenga secondo criteri chiari e trasparenti, evitando trasferimenti forzati o penalizzazioni. Proponiamo, ove possibile, di attendere il naturale pensionamento dei dirigenti coinvolti quando la scadenza non sia imminente, qualora essi non desiderino un trasferimento o non vi sia, a breve termine, un posto funzione disponibile nella stessa Questura. Perciò riteniamo che l’Amministrazione debba dialogare con i Dirigenti interessati, affinché abbiano la possibilità di valutare soluzioni compatibili con la loro esperienza professionale e le loro esigenze anche di natura familiare.
Nel riconoscere l’importanza di rafforzare alcune funzioni chiave della Polizia di Stato attraverso l’innalzamento di determinati posti funzione a Primo Dirigente, tuttavia, riteniamo che questa trasformazione debba avvenire tutelando anche il personale coinvolto nel ridimensionamento.
Roma, 17 marzo 2025