A pochi giorni dal no all’estradizione di Vincenzo Vecchi, oggi l’A.G. transalpina è nuovamente balzata agli onori delle cronache nostrane per aver rigettato definitivamente la richiesta di estradizione – presentata dal nostro Governo ed avallata da quello parigino – nei confronti di dieci noti terroristi che, dopo l’esperienza degli “anni di piombo”, avevano riparato Oltralpe.
Stavolta, però, non si tratta solo di antagonisti responsabili di gravissimi e violenti disordini di piazza, bensì di noti militanti di gruppi eversivi della sinistra extraparlamentare, delle Brigate Rosse, dei Proletari Armati per il Comunismo, già condannati con sentenza passata in giudicato ed alcuni dei quali responsabili, fra l’altro, dell’uccisione di diversi appartenenti alle Forze dell’Ordine.
Tra le varie motivazioni addotte dai Giudici francesi per il diniego vi è il rilievo che i terroristi vivono ormai stabilmente in Francia dove hanno costruito una situazione familiare stabile e, di conseguenza, l’estradizione avrebbe provocato “un danno sproporzionato al loro diritto ad una vita privata e familiare”.
Il pensiero corre veloce alle tante vittime: ne citiamo alcune come il Commissario Luigi Calabresi, il generale Enrico Galvaligi, l’agente Michele Granato, Renato Briano (Direttore del personale della Ercole Marelli), l’appuntato dei carabinieri Giuseppe Gurrieri, l’agente della D.I.G.O.S. milanese Andrea Campagna, il maresciallo della polizia penitenziaria Antonio Santoro, il brigadiere di polizia Antonio Custra.
A voler polemizzare, verrebbe subito da chiedersi come valuterebbero i magistrati transalpini il danno subito da familiari ed amici che hanno visto morire per mano violenta e senza motivo mariti, padri e colleghi. Ma siamo Poliziotti: ad altri il compito di battere doverosamente i pugni sulle scrivanie che contano; a noi l’obbligo di fare memoria. Oggi il senso di giustizia è ferito.

TERRORISMO: FUNZIONARI POLIZIA, ‘NO ESTRADIZIONE TERRORISTI E’ FERITA PER GIUSTIZIA’ = Roma, 29 mar. (Adnkronos) – “A pochi giorni dal no all’estradizione di Vincenzo Vecchi, l’A.G. transalpina e’ nuovamente balzata agli onori delle cronache nostrane per aver rigettato definitivamente la richiesta di estradizione – presentata dal nostro Governo ed avallata da quello parigino – nei confronti di dieci noti terroristi che, dopo l’esperienza degli ”anni di piombo”, avevano riparato Oltralpe. Stavolta, pero’, non si tratta solo di antagonisti responsabili di gravissimi e violenti disordini di piazza, bensi’ di noti militanti di gruppi eversivi della sinistra extraparlamentare, delle Brigate Rosse, dei Proletari Armati per il Comunismo, gia’ condannati con sentenza passata in giudicato ed alcuni dei quali responsabili, fra l’altro, dell’uccisione di diversi appartenenti alle Forze dell’Ordine”. Cosi’ in una nota Enzo Letizia segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia.

“Tra le varie motivazioni – spiega Letizia – addotte dai Giudici francesi per il diniego vi e’ il rilievo che i terroristi vivono ormai stabilmente in Francia dove hanno costruito una situazione familiare stabile e, di conseguenza, l’estradizione avrebbe provocato ”un danno sproporzionato al loro diritto ad una vita privata e familiare”. Il pensiero corre veloce alle tante vittime: ne citiamo alcune come il Commissario Luigi Calabresi, il generale Enrico Galvaligi, l’agente Michele Granato, Renato Briano (Direttore del personale della Ercole Marelli), l’appuntato dei carabinieri Giuseppe Gurrieri, l’agente della D.I.G.O.S. milanese Andrea Campagna, il maresciallo della polizia penitenziaria Antonio Santoro, il brigadiere di polizia Antonio Custra. A voler polemizzare, verrebbe subito da chiedersi come valuterebbero i magistrati transalpini il danno subito da familiari ed amici che hanno visto morire per mano violenta e senza motivo mariti, padri e colleghi. Ma siamo Poliziotti: ad altri – conclude Letizia – il compito di battere doverosamente i pugni sulle scrivanie che contano; a noi l’obbligo di fare memoria. Oggi il senso di giustizia e’ ferito”.

FUNZIONARI DI POLIZIA: NO ESTRADIZIONE TERRORISTI E’ FERITA PER GIUSTIZIA
Politica Interna By Redazione (AGENPARL) – mer 29 marzo 2023 Funzionari Polizia no estradizione terroristi e’ ferita per giustizia A pochi giorni dal no all’estradizione di Vincenzo Vecchi, oggi l’A.G. transalpina e’ nuovamente balzata agli onori delle cronache nostrane per aver rigettato definitivamente la richiesta di estradizione – presentata dal nostro Governo ed avallata da quello parigino – nei confronti di dieci noti terroristi che, dopo l’esperienza degli “anni di piombo”, avevano riparato Oltralpe.
Stavolta, pero’, non si tratta solo di antagonisti responsabili di gravissimi e violenti disordini di piazza, bensi’ di noti militanti di gruppi eversivi della sinistra extraparlamentare, delle Brigate Rosse, dei Proletari Armati per il Comunismo, gia’ condannati con sentenza passata in giudicato ed alcuni dei quali responsabili, fra l’altro, dell’uccisione di diversi appartenenti alle Forze dell’Ordine.
Tra le varie motivazioni addotte dai Giudici francesi per il diniego vi e’ il rilievo che i terroristi vivono ormai stabilmente in Francia dove hanno costruito una situazione familiare stabile e, di conseguenza, l’estradizione avrebbe provocato “un danno sproporzionato al loro diritto ad una vita privata e familiare”.
Il pensiero corre veloce alle tante vittime: ne citiamo alcune come il Commissario Luigi Calabresi, il generale Enrico Galvaligi, l’agente Michele Granato, Renato Briano (Direttore del personale della Ercole Marelli), l’appuntato dei carabinieri Giuseppe Gurrieri, l’agente della D.I.G.O.S. milanese Andrea Campagna, il maresciallo della polizia penitenziaria Antonio Santoro, il brigadiere di polizia Antonio Custra.
A voler polemizzare, verrebbe subito da chiedersi come valuterebbero i magistrati transalpini il danno subito da familiari ed amici che hanno visto morire per mano violenta e senza motivo mariti, padri e colleghi.
Ma siamo Poliziotti: ad altri il compito di battere doverosamente i pugni sulle scrivanie che contano; a noi l’obbligo di fare memoria. Oggi il senso di giustizia e’ ferito.

Sentenza ex Br: Anfp, il senso della giustizia e’ ferito (ANSA) – ROMA, 29 MAR – “Oggi il senso di giustizia e’ ferito”. Cosi’ Enzo Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, sulla mancata estradizione degli ex terroristi dalla Francia.
“Tra le varie motivazioni addotte dai giudici francesi per il diniego – sostiene Letizia – vi e’ il rilievo che i terroristi vivono ormai stabilmente in Francia dove hanno costruito una situazione familiare stabile e, di conseguenza, l’estradizione avrebbe provocato “un danno sproporzionato al loro diritto ad una vita privata e familiare”. Il pensiero corre veloce alle tante vittime: ne citiamo alcune come il commissario Luigi Calabresi, il generale Enrico Galvaligi, l’agente Michele Granato, Renato Briano (direttore del personale della Ercole Marelli), l’appuntato dei carabinieri Giuseppe Gurrieri, l’agente della digos milanese Andrea Campagna, il maresciallo della polizia penitenziaria Antonio Santoro, il brigadiere di polizia Antonio Custra.  A voler polemizzare – aggiunge – verrebbe subito da chiedersi come valuterebbero i magistrati transalpini il danno subito da familiari ed amici che hanno visto morire per mano violenta e senza motivo mariti, padri e colleghi. Ma siamo poliziotti: ad altri il compito di battere doverosamente i pugni sulle scrivanie che contano; a noi l’obbligo di fare memoria”. (ANSA).