In merito all’articolo 23 dell’emananda Legge Finanziaria, che introduce misure di trattenimento in servizio per il personale prossimo alla pensione, l’Associazione non si oppone, in linea di principio, all’innalzamento dell’età pensionabile, purché questo venga gestito in modo coerente con la specificità professionale della Polizia di Stato. Qualsiasi misura di estensione dell’età dovrà essere adottata esclusivamente su base volontaria e non dovrà compromettere le legittime aspettative di carriera dei colleghi che non sono coinvolti nel pensionamento, evitando “tappi” che ostacolino la naturale progressione di carriera.
Siamo, altresì, preoccupati per le modalità di applicazione di tali misure. Riteniamo che limitare l’innalzamento dell’età pensionabile solo a una parte minoritaria del personale, come ipotizzato per un massimo del 10% dei pensionandi, escludendo il restante 90%, creerebbe una disparità ingiustificata. Tale approccio sarebbe iniquo e discriminatorio. Chiediamo, quindi, che eventuali modifiche coinvolgano tutti i funzionari in modo equo, garantendo un trattamento che riconosca il contributo di ciascuno in modo omogeneo e rispettoso della dignità professionale.
Il nostro gruppo di lavoro sulla previdenza è impegnato in un approfondito confronto con il trattamento pensionistico delle altre Forze di Polizia, delle Forze Armate del Comparto Sicurezza e Difesa e del pubblico impiego. Questo lavoro di analisi comparativa ha l’obiettivo di formulare richieste precise e bilanciate, che siano coerenti con le esigenze e le specificità del nostro servizio. Siamo fermamente convinti che il riconoscimento della specificità del nostro lavoro debba tradursi anche in un trattamento pensionistico adeguato, che valorizzi la complessità e la delicatezza delle nostre funzioni.
Crediamo che solo un approccio equo e rispettoso delle diverse esigenze del personale possa garantire un sistema previdenziale sostenibile e in linea con i valori della nostra professione.
Perciò, l’Associazione è impegnata a tutelare i diritti e il benessere della categoria, soprattutto in una fase cruciale come quella del pensionamento. Continueremo a lavorare per formulare proposte concrete e bilanciate, che rispecchino la realtà complessa e le sfide quotidiane della nostra professione.
IL SEGRETARIO NAZIONALE
ENZO MARCO LETIZIA