Due indagini confermano oggi che il mercato di vite disperate in fuga da guerra e fame e la speculazione sull’emergenza costituita dal loro arrivo nel nostro Paese, sono una delle fonti più redditizie per la criminalità, come d’altra parte era stato rivelato anche dall’inchiesta su Mafia Capitale. Si tratta di quella sul Cara di Mineo, condotta dalla Commissione Antimafia dell’Assemblea Regionale siciliana e di quella della procura di Merano, che ha messo in luce come tra le attività della rete di 17 presunti terroristi sparsi in tutta Europa e con sede nella provincia di Trento, ci fosse il commercio di esseri umani. Oggi si aggiunge una nuova preoccupazione, che il sistema di sfruttamento che le organizzazioni criminali hanno messo in piedi con profitto, possa essere permeabile all’infiltrazione di affiliati o fiancheggiatori del terrorismo.
L’Italia, che attraverso Mare Nostrum, Mare sicuro e Twins ha salvato e dato rifugio a migliaia di uomini, donne e bambini e che ha contribuito a contrastare la rete dei trafficanti, deve impegnarsi per combattere lo sfruttamento degli esseri umani e i suoi effetti più perversi, che possono contribuire a finanziare gli orrendi misfatti dei fanatici.
Per questo è auspicabile che il nostro Paese si assuma una leadership nel coordinamento con i partner europei, perché il tema immigrazione, la tutela dei migranti e il rispetto dei loro diritti e della loro dignità sono un problema comune, che impone anche la revisione dei vincoli economici, in modo da mobilitare le risorse necessarie a fronteggiare le situazioni di crisi e la possibilità che organizzazioni parallele si sostituiscano agli Stati per alimentare profitti delittuosi.
Ma altrettanto urgente è l’incremento delle risorse per la sicurezza: nuove assunzioni, formazione del personale, potenziamento degli uffici e delle strutture territoriali. Misure prioritarie, così come il rafforzamento del quadro giuridico internazionale sui controlli in materia di rintracciabilità delle operazioni bancarie, sull’antiriciclaggio e sul trasferimento di denaro. In questo modo si potranno portare allo scoperto i collegamenti tra le organizzazioni dedite al crimine finanziario, gli impresari della tratta di esseri umani e i possibili legami con la rete terroristica.
E’ necessario, infine, consolidare una cultura della cittadinanza che favorisca la collaborazione generalizzata degli immigrati, in modo che, sentendosi parte della nostra collettività, essi possano contribuire alla sicurezza di tutti.
Lorena La Spina
Migranti:Anfp, tratta esseri umani può alimentare terrorismo
(ANSA) – ROMA, 4 DIC – “L’Italia deve impegnarsi per combattere lo sfruttamento degli esseri umani e i suoi effetti più perversi, che possono contribuire a finanziare gli orrendi misfatti dei fanatici”. Lo afferma il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia Lorena La Spina auspicando che “il nostro Paese si assuma una leadership nel coordinamento con i partner europei”. Allo stesso tempo, prosegue, è’ urgente un “incremento delle risorse per la sicurezza” per procedere a “nuove assunzioni, formazione del personale, potenziamento degli uffici e delle strutture territoriali”. Misure “prioritarie” alle quali va aggiunto “il rafforzamento del quadro giuridico internazionale sui controlli in materia di rintracciabilità delle operazioni bancarie, sull’antiriciclaggio e sul trasferimento di denaro”. In questo modo, conclude, “si potranno portare allo scoperto i collegamenti tra le organizzazioni dedite al crimine finanziario, gli impresari della tratta di esseri umani e i possibili legami con la rete terroristica”.(ANSA).
MIGRANTI: ANFP, SISTEMA SFRUTTAMENTO PUÒ ESSERE PERMEABILE A TERRORISMO = La Spina, nuova minaccia che si aggiunge alla speculazione criminale dell’emergenza Roma, 4 dic. (AdnKronos) – «Il sistema di sfruttamento dei migranti, che le organizzazioni criminali hanno messo in piedi con profitto, potrebbe essere permeabile all’infiltrazione di affiliati o fiancheggiatori del terrorismo». È la preoccupazione avvertita dal segretario nazionale dell’Anfp, l’Associazione nazionale funzionari di polizia, Lorena La Spina, che sottolinea: «Il mercato di vite disperate in fuga da guerra e fame e la speculazione sull’emergenza costituita dal loro arrivo nel nostro Paese, sono una delle fonti più redditizie per la criminalità, come d’altra parte era stato rivelato anche dall’inchiesta su Mafia Capitale». La Spina ricorda in particolare «l’inchiesta sul Cara di Mineo, condotta dalla Commissione Antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana e quella della procura di Merano, che ha messo in luce come tra le attività della rete di 17 presunti terroristi sparsi in tutta Europa e con sede nella provincia di Trento, ci fosse il commercio di esseri umani». Per l’Anfp, «l’Italia, che attraverso Mare Nostrum, Mare Sicuro e Twins ha salvato e dato rifugio a migliaia di uomini, donne e bambini e che ha contribuito a contrastare la rete dei trafficanti, deve impegnarsi per combattere lo sfruttamento degli esseri umani e i suoi effetti più perversi, che possono contribuire a finanziare gli orrendi misfatti dei fanatici». (segue)
MIGRANTI: ANFP, SISTEMA SFRUTTAMENTO PUÒ ESSERE PERMEABILE A TERRORISMO (2) = (AdnKronos) – Per questo motivo, secondo l’Anfp «è auspicabile che il nostro Paese assuma una leadership nel coordinamento con i partner europei, perché il tema immigrazione, la tutela dei migranti e il rispetto dei loro diritti e della loro dignità sono un problema comune, che impone anche la revisione dei vincoli economici, in modo da mobilitare le risorse necessarie a fronteggiare le situazioni di crisi e la possibilità che organizzazioni parallele si sostituiscano agli Stati per alimentare profitti delittuosi». Ma «altrettanto urgente – sottolinea il segretario La Spina – è l’incremento delle risorse per la sicurezza: nuove assunzioni, formazione del personale, potenziamento degli uffici e delle strutture territoriali. Misure prioritarie, così come il rafforzamento del quadro giuridico internazionale sui controlli in materia di rintracciabilità delle operazioni bancarie, sull’antiriciclaggio e sul trasferimento di denaro». In questo modo, osserva, «si potranno portare allo scoperto i collegamenti tra le organizzazioni dedite al crimine finanziario, gli impresari della tratta di esseri umani e i possibili legami con la rete terroristica. È necessario, infine, consolidare una cultura della cittadinanza che favorisca la collaborazione generalizzata degli immigrati, in modo che, sentendosi parte della nostra collettività, essi possano contribuire alla sicurezza di tutti».