Roma, 27 agosto – “Come Associazione Funzionari di Polizia siamo costretti a denunciare i gravi rischi per la sicurezza che le posizioni di questi giorni sulla vicenda della nave Diciotti rischiano di generare.
Ovviamente non ci riferiamo alle legittime convinzioni personali di singoli o associazioni ma ai rapporti tra istituzioni fondamentali per il Paese come sono Governo e Magistratura.
Interpretazioni del codice penale che appaiono evidenti forzature (Ipotesi di arresti illegali in assenza di provvedimenti di arresto), esternazioni plateali e pubblicizzazione di interrogatori di funzionari dello Stato
che adempiono al proprio dovere giuridico evidenziano un conflitto istituzionale che, se non risolto immediatamente, rischia di compromettere anche il sistema sicurezza del nostro Paese.”
Interviene così Enzo Letizia, segretario dell’ANFP, a proposito del caso dei migranti della nave Diciotti e della posizione di indagato del Ministro dell’Interno Matteo Salvini.
“La questione dei flussi migratori è questione seria e complessa non solo da un punto di vista umanitario ma anche sotto il profilo delle dinamiche criminali che governano e traggono ingentissimi guadagni da questa attività.
Immaginare di rinunciare ad un’azione mirata ad una seria ed effettiva inversione di tendenza vuol dire essere complici di interessi criminali e di favorire, alimentare ed accrescere il fenomeno della tratta”
“La nostra linea politica è da sempre stata quella di favorire la corretta e positiva collaborazione tra le Istituzioni che per prime danno l’esempio ai cittadini di questo Paese.
Da tecnici della sicurezza ribadiamo, come in passato, che non avere consapevolezza della necessità di interventi strutturati (dal contributo a stabilizzare la Libia rendendolo un paese sicuro, ad una politica dell’accoglienza condivisa con l’Europa e che non veda l’Italia a diventare una sorta di “campo profughi per stranieri”, ad un adeguato controllo attraverso protocolli condivisi circa le attività delle associazioni non governative) che peraltro erano stati condivisi ed avviati anche con il precedente governo ed il Ministro Minniti in particolare.
“Ribadiamo”, conclude Letizia, “che affrontare la questione migranti solo ed esclusivamente sotto il profilo dell’accoglienza, senza riflettere sulle dinamiche criminali sia a breve che a medio e lungo periodo, vuol dire rinunciare alle fondamentali condizioni di sicurezza di cui chi vive in Italia deve poter godere”.
“Da ultimo ci sentiamo di esprimere la nostra solidarietà e vicinanza al Capo di Gabinetto del Ministro, Matteo Piantedosi, già Vice Capo della Polizia, che conosciamo e stimiamo come persona e fedele e corretto servitore dello Stato”
Migranti. Anfp; su Diciotti forzature, a rischio sicurezza
Solidarieta’ a prefetto Piantedosi, corretto servitore dello Stato (ANSA) – ROMA, 27 AGO – I “gravi rischi per la sicurezza che le posizioni di questi giorni sulla vicenda della nave Diciotti rischiano di generare” vengono evidenziati da Enzo Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari polizia.
“Ovviamente – rileva Letizia – non ci riferiamo alle legittime convinzioni personali di singoli o associazioni ma ai rapporti tra istituzioni fondamentali per il Paese come sono Governo e Magistratura. Interpretazioni del codice penale che appaiono evidenti forzature (ipotesi di arresti illegali in assenza di provvedimenti di arresto), esternazioni plateali e pubblicizzazione di interrogatori di funzionari dello Stato che adempiono al proprio dovere giuridico evidenziano un conflitto istituzionale che, se non risolto immediatamente, rischia di compromettere anche il sistema sicurezza del nostro Paese”.
“Ribadiamo – prosegue il segretario dell’Anfp – che affrontare la questione migranti solo ed esclusivamente sotto il profilo dell’accoglienza, senza riflettere sulle dinamiche criminali sia a breve che a medio e lungo periodo, vuol dire rinunciare alle fondamentali condizioni di sicurezza di cui chi vive in Italia deve poter godere. Da ultimo – conclude – ci sentiamo di esprimere la nostra solidarieta’ e vicinanza al capo di Gabinetto del Ministro, Matteo Piantedosi, gia’ vice capo della Polizia, che conosciamo e stimiamo come persona e fedele e corretto servitore dello stato”.(ANSA).
Diciotti: Anfp, conflitti istituzioni rischio per sicurezza =
(AGI) – Roma, 27 ago. – “Come Associazione Funzionari di Polizia siamo costretti a denunciare i gravi rischi per la sicurezza che le posizioni di questi giorni sulla vicenda della nave Diciotti rischiano di generare”. Lo dichiara in una nota Enzo Letizia, segretario dell’Anfp (Associazione Nazionale Funzionari Polizia), intervenendo sul caso dei migranti della nave Diciotti e della posizione di indagato del ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Ovviamente – sottolinea – non ci riferiamo alle legittime convinzioni personali di singoli o associazioni ma ai rapporti tra istituzioni fondamentali per il Paese come sono Governo e Magistratura.Interpretazioni del codice penale che appaiono evidenti forzature (Ipotesi di arresti illegali in assenza di provvedimenti di arresto), esternazioni plateali e pubblicizzazione di interrogatori di funzionari dello Stato che adempiono al proprio dovere giuridico evidenziano un conflitto istituzionale che, se non risolto immediatamente, rischia di compromettere anche il sistema sicurezza del nostro Paese.” La Anfp ribadisce che “la questione dei flussi migratori e’ questione seria e complessa non solo da un punto di vista umanitario ma anche sotto il profilo delle dinamiche criminali che governano e traggono ingentissimi guadagni da questa attivita’. Immaginare di rinunciare ad un’azione mirata ad una seria ed effettiva inversione di tendenza vuol dire essere complici di interessi criminali e di favorire, alimentare ed accrescere il fenomeno della tratta”. (AGI) Rm8/Pgi (Segue)
Diciotti: Anfp, conflitti istituzioni rischio per sicurezza (2)=
(AGI) – Roma, 27 ago. – “La nostra linea politica – prosegue il segretario Letizia – e’ da sempre stata quella di favorire la corretta e positiva collaborazione tra le Istituzioni che per prime danno l’esempio ai cittadini di questo Paese. Da tecnici della sicurezza ribadiamo, come in passato, che non avere consapevolezza della necessita’ di interventi strutturati (dal contributo a stabilizzare la Libia rendendolo un paese sicuro, ad una politica dell’accoglienza condivisa con l’Europa e che non veda l’Italia a diventare una sorta di “campo profughi per stranieri”, ad un adeguato controllo attraverso protocolli condivisi circa le attivita’ delle associazioni non governative) che peraltro erano stati condivisi ed avviati anche con il precedente governo ed il ministro Minniti in particolare.
“Ribadiamo”, conclude Letizia, “che affrontare la questione migranti solo ed esclusivamente sotto il profilo dell’accoglienza, senza riflettere sulle dinamiche criminali sia a breve che a medio e lungo periodo, vuol dire rinunciare alle fondamentali condizioni di sicurezza di cui chi vive in Italia deve poter godere. Da ultimo ci sentiamo di esprimere la nostra solidarieta’ e vicinanza al Capo di Gabinetto del ministro, Matteo Piantedosi, gia’ Vice Capo della Polizia, che conosciamo e stimiamo come persona e fedele e corretto servitore dello Stato”. (AGI)