La manifestazione di domani a Roma è, con ogni probabilità, la prima di una serie di iniziative, anche di orientamento politico diverso, che dovranno essere gestite con grande senso di responsabilità ed equilibrio.

L’analisi di quanto avviene nel Paese ci restituisce una realtà dove sono presenti, in modo trasversale ed eterogeneo, sentimenti di frustrazione, paura e rabbia.

Sentimenti che non possono semplicemente essere repressi e che si tradurranno, domani come quasi certamente anche in seguito, in manifestazioni di piazza.

Siamo consapevoli che saranno momenti delicati perché i sentimenti negativi che pervadono diversi strati sociali possono essere strumentalmente utilizzati per essere incanalati in azioni di violenza.

Il compito delle autorità di pubblica sicurezza sarà quindi straordinariamente complesso e delicato tra il dovere di assicurare il diritto costituzionalmente garantito alla libera manifestazione del pensiero ed il dovere di garantire alla collettività di non essere danneggiata è messa in pericolo da azioni illegali.

Sarà quindi l’equilibrio che il diritto richiama al comportamento del buon padre di famiglia la bussola che orienterà le scelte in questi scenari. “Ci auguriamo che tutti coloro i quali rivestono ruoli di responsabilità è di rappresentanza dei cittadini, sappiano modulare le loro azioni e le loro parole affinché il legittimo dissenso non degeneri in azioni criminali.

Su questo saremo vigili e non esiteremo a richiamare alle proprie responsabilità politiche coloro i quali dovessero istigare a violare le leggi.

Così in una nota il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, interviene in merito alla manifestazione in programma domani a Roma.

Fase 3: funzionari polizia, dissenso non degeneri in violenze


(AGI) – Roma, 5 giu. – “La manifestazione di domani a Roma e’, con ogni probabilita’, la prima di una serie di iniziative, anche di orientamento politico diverso, che dovranno essere gestite con grande senso di responsabilita’ ed equilibrio”. Ad affermarlo e’ il portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, Girolamo Lacquaniti, sottolineando che “l’analisi di quanto avviene nel Paese ci restituisce una realta’ dove sono presenti, in modo trasversale ed eterogeneo, sentimenti di frustrazione, paura e rabbia. Sentimenti che non possono semplicemente essere repressi e che si tradurranno, domani come quasi certamente anche in seguito, in manifestazioni di piazza”.
“Siamo consapevoli che saranno momenti delicati – continua Lacquaniti – perche’ i sentimenti negativi che pervadono diversi strati sociali possono essere strumentalmente utilizzati per essere incanalati in azioni di violenza.
Il compito delle autorita’ di pubblica sicurezza sara’ quindi straordinariamente complesso e delicato tra il dovere di assicurare il diritto costituzionalmente garantito alla libera manifestazione del pensiero ed il dovere di garantire alla collettivita’ di non essere danneggiata e messa in pericolo da azioni illegali”.
“Sara’ quindi l’equilibrio che il diritto richiama al comportamento del buon padre di famiglia la bussola che orientera’ le scelte in questi scenari – conclude il portavoce dell’Anfp – Ci auguriamo che tutti coloro i quali rivestono ruoli di responsabilita’ e’ di rappresentanza dei cittadini sappiano modulare le loro azioni e le loro parole affinche’ il legittimo dissenso non degeneri in azioni criminali. Su questo saremo vigili e non esiteremo a richiamare alle proprie responsabilita’ politiche coloro i quali dovessero istigare a violare le leggi”. (AGI)

Ultrà in piazza: Anfp, servono responsabilità e equilibrio

Appello funzionari polizia, politica moderi azioni e parole

(ANSA) – ROMA, 5 GIU – “La manifestazione di domani a Roma è, con ogni probabilità, la prima di una serie di iniziative, anche di orientamento politico diverso, che dovranno essere gestite con grande senso di responsabilità ed equilibrio”. Lo dice il
portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp) Girolamo Lacquaniti sottolineando che l’analisi della situazione nel paese “restituisce una realtà dove sono presenti, in modo trasversale ed eterogeneo, sentimenti di frustrazione, paura e rabbia che non possono essere semplicemente repressi”.
Il compito delle forze di polizia, domani come in occasioni di manifestazioni future, dice ancora Lacquaniti, “sarà quindi straordinariamente complesso e delicato, tra il dovere di assicurare il diritto costituzionalmente garantito alla libertà
di manifestazione ed il dovere di garantire alla collettività di non essere danneggiata è messa in pericolo da azioni illegali”.
Ecco perché, è l’appello che arriva dai funzionari di polizia, “ci auguriamo che tutti coloro i quali rivestono ruoli di responsabilità è di rappresentanza dei cittadini, sappiano modulare le loro azioni e le loro parole affinché il legittimo dissenso non degeneri in azioni criminali”.
Su questo, conclude l’Anfp, “saremo vigili e non esiteremo a richiamare alle proprie responsabilità politiche coloro i quali dovessero istigare a violare le leggi”. (ANSA)