1-39agenzie-lulio-2015Roma, 8 giugno – È necessario essere vigili ed attenti affinché mai, in nome di una malintesa libertà di espressione, si finisca col concedere licenza di esercitare l’apologia di reato, di propagandare ideologie ed azioni criminali, cercando un palcoscenico per dare pubblicità a violenza, sopraffazione e morte.
Non possiamo quindi che solidarizzare con il SIAP di Palermo che ha promosso un sit-in per protestare contro la presentazione in un albergo della città di Palermo del libro di Salvo Riina, già salito agli onori della cronaca grazie all’inopportuno invito rivolto all’autore di partecipare a una nota trasmissione della televisione pubblica.  Non si può trattare come se fosse un saggio sociologico o una cronaca romanzata, degni di suscitare confronto e riflessione, lo scritto di Riina, che già rivendicò in un precedente prodotto letterario – ben prima della discutibile legittimazione offerta da media che preferiscono l’audience del sensazionalismo alla corretta informazione – le gesta criminali del padre (“li ha scannati tutti”) e trattò i moniti e le azioni paterne come vere e proprie lezioni pedagogiche.
E non si può non interpretare come una vera e propria sfida, verso le Istituzioni e la società civile, che sia stata scelta per l’evento la piazza di Palermo, città teatro degli assassinii di tanti che hanno sacrificato la loro esistenza nel contrastare la mafia, e proprio a cavallo dell’anniversario degli attentati nei quali trovarono la morte Falcone e Borsellino.
Tutti i cittadini e non solo i servitori dello Stato in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata, hanno il dovere di esprimere indignazione e condanna: la mafia si nutre di consenso, cresce nel malessere e nella perdita dei valori etici della legalità, della giustizia, della solidarietà, si alimenta con l’arroganza, la prevaricazione e la disonestà. E’ necessario fare fronte comune contro chi vuole annientare la fiducia, l’aspettativa del futuro, la coesione sociale, cercando di influenzare, attraverso un potere maturato nella paura, coloro che ritengono a torto di non essere protetti dallo Stato, dalle sue istituzioni e da chi ogni giorno invece si prodiga per la scurezza ed il rispetto dei principi democratici.
Ci auguriamo che la presentazione non abbia luogo. Ma se così non fosse, invitiamo i cittadini e la stampa a disertarla, a dimostrazione della convinzione ferma e tenace che la responsabilità di salvaguardare libertà, diritti, legalità è di tutti, così come di tutti è il loro godimento.

Lorena LA SPINA

Mafia: Anfp, nessuno partecipi a presentazione libro Riina
(ANSA) – ROMA, 8 GIU – “Ci auguriamo che la presentazione del libro non abbia luogo. Ma se così non fosse, invitiamo i cittadini e la stampa a disertarla, a dimostrazione che la responsabilità di salvaguardare libertà, diritti e legalità è di tutti”. Lo afferma il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp) Lorena La Spina contestando la presentazione del libro di Salvo Riina in un hotel di Palermo. “Non si può trattare come se fosse un saggio sociologico lo scritto di Riina – aggiunge l’Anfp – e non si può non interpretare come una vera e propria sfida verso le Istituzioni e la società civile, che sia stata scelta per l’evento Palermo, città teatro degli assassinii di tanti che hanno sacrificato la loro esistenza nel contrastare la mafia”. Ecco perché “tutti i cittadini e non solo i servitori dello Stato hanno il dovere di esprimere indignazione e condanna. E’ necessario fare fronte comune contro chi vuole annientare la fiducia e la coesione sociale – conclude l’Anfp – cercando di influenzare coloro che ritengono a torto di non essere protetti dallo Stato, dalle sue istituzioni e da chi ogni giorno invece si prodiga per la scurezza ed il rispetto dei principi democratici”.(ANSA).
 Mafia: funzionari polizia, no a presentazione libro Salvo Riina
(AGI) – Roma, 8 giu. – “Ci auguriamo che la presentazione non abbia  luogo. Ma se cosi’ non fosse, invitiamo i cittadini e la stampa a  disertarla, a dimostrazione della convinzione ferma e tenace che la  responsabilita’ di salvaguardare liberta’, diritti, legalita’ e’ di  tutti, cosi’ come di tutti e’ il loro godimento”. Il segretario  nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, Lorena la  Spina, prende posizione sulla annunciata presentazione in un albergo  palermitano del libro di Salvo Riina.
“E’ necessario essere vigili ed attenti – premette La Spina –  affinche’ mai, in nome di una malintesa liberta’ di espressione, si  finisca col concedere licenza di esercitare l’apologia di reato, di  propagandare ideologie ed azioni criminali, cercando un palcoscenico per  dare pubblicita’ a violenza, sopraffazione e morte. Non possiamo quindi  che solidarizzare con il Siap di Palermo che ha promosso un sit-in per  protestare contro la presentazione. Non si puo’ trattare come se fosse  un saggio sociologico o una cronaca romanzata, degni di suscitare  confronto e riflessione, lo scritto di Riina, che gia’ rivendico’ in un  precedente prodotto letterario – ben prima della discutibile  legittimazione offerta da media che preferiscono l’audience del  sensazionalismo alla corretta informazione – le gesta criminali del  padre (‘li ha scannati tutti’) e tratto’ i moniti e le azioni paterne  come vere e proprie lezioni pedagogiche”.
“Tutti i cittadini e non solo i servitori dello Stato in prima  linea nella lotta alla criminalita’ organizzata hanno il dovere di  esprimere indignazione e condanna – conclude il segretario dell’Anfp –  La mafia si nutre di consenso, cresce nel malessere e nella perdita dei  valori etici della legalita’, della giustizia, della solidarieta’, si  alimenta con l’arroganza, la prevaricazione e la disonesta’”. (AGI)