Signor Capo della Polizia,
noi – che della battaglia per l’eliminazione delle sperequazioni rispetto agli ufficiali del Comparto Sicurezza e Difesa ne abbiamo fatto un elemento caratterizzante della propria azione sindacale – siamo costantemente impegnati sul progetto complessivo di contrasto ad ogni sperequazione ed alla risoluzione delle singole questioni che le determinano.
Riteniamo, perciò, che la condizione dei 17 anni di anzianità per essere scrutinati alla promozione da Primo Dirigente sia un limite ordinamentale da cassare. Ma va affrontato contemporaneamente l’altro problema che è dirimente sul versante della progressione di carriera, cioè quello della pianta organica, infatti, la categoria da anni è interessata dalla c.d. “bomba anagrafica” dovuta agli errori di programmazione che hanno caratterizzato l’azione amministrativa tra la metà degli anni ottanta fino al termine degli anni novanta.
La mancata programmazione ha così determinato un “ingorgo” nella progressione di carriera tanto che occorre attendere in media 22/23 anni di servizio per accedere alla qualifica di Primo Dirigente, per questo siamo decisamente contrari alla riduzione dell’organico di questa qualifica da 709 a 628, contenuta nel decreto di Riordino. In realtà, ciò determinerà una maggiore lentezza nella progressione di carriera, e la vanificazione dei risultati ottenuti attraverso l’anticipazione delle funzioni dirigenziali alla qualifica di Vice Questore Aggiunto.
Va sottolineato, altresì, che la “non riduzione” dell’organico è un tema, tutto interno alla nostra Amministrazione, che è centrale per le aspettative dei funzionari nonché per l’efficienza stessa della Polizia di Stato.
Concentrarsi solo sulla questione del limite dei 17 anni per lo scrutinio a Primo Dirigente sarebbe assai riduttivo essendo la progressione in carriera direttamente connessa al numero dei posti funzione in organico.
Per quanto sopra esposto, conoscendo la Sua sensibilità ai temi che riguardano la dirigenza di Polizia, La preghiamo di adottare le conseguenti determinazioni tese a risolvere le aspettative della categoria.
Roma, 15 ottobre 2018