Alla Segreteria del Dipartimento della Pubblica sicurezza
Ufficio per le Relazioni Sindacali

Si trasmette l’acclusa nota della Segreteria Interprovinciale di Roma di questa Associazione concernente una questione di rilievo nazionale.
Infatti, in essa si evidenzia che a causa di disfunzioni amministrative del Ministero degli Affari Esteri, il personale ed i Funzionari di Polizia inviati in missione all’estero per partecipare ai vari tavoli di lavoro presso la medesima Commissione,  devono provvedere autonomamente all’acquisto del biglietto aereo ed allorquando gli uffici competenti della stessa effettueranno il rimborso, dovranno versare quanto ricevuto all’Ufficio cassa del Viminale.
E’ una procedura inaccettabile, in quanto a causa di disfunzioni e di mancate soluzioni amministrative, gli effetti negativi ricadono sul personale inviato in missione.
Si prega di far conoscere quali saranno i provvedimenti per evitare che i colleghi per ogni missione de quo  siano costretti ad anticipare una somma non inferiore a 500 euro per il solo biglietto aereo.

 

 

OGGETTO: Missioni estero –Rimborso spese viaggio a carico Commissione Europea – criticità.

ALLA SEGRETERIA NAZIONALE A.N.F.P.

Recentemente il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha partecipato che l’agenzia di viaggio ‘Cisalpina’ non provvederà più all’anticipo del costo dei biglietti di viaggio, rimborsati dalla Commissione Europea e relativi alla partecipazione di delegati italiani a tavoli di lavoro presso l’anzidetta istituzione.
Nelle more dell’adozione di una procedura interna da parte dell’Amministrazione, – che avrebbe dovuto già essere in atto – tale comunicazione rischia di aggravare ulteriormente la procedura di anticipo e chiusura missione da parte dei colleghi del Dipartimento della Pubblica Sicurezza che rappresentano l’Italia presso gli innumerevoli tavoli di lavoro in Commissione.
Riteniamo in proposito che debba essere scongiurato qualsiasi tentativo da parte dell’Amministrazione di ‘gravare’ ulteriormente sulle tasche dei colleghi, scaricando l’onere dell’acquisto e del rimborso del prezzo del biglietto sulle loro personali risorse finanziarie.
Non è assolutamente ipotizzabile, infatti, che il delegato italiano possa provvedere autonomamente all’acquisto del titolo di viaggio e, una volta ottenuto il rimborso, al versamento della somma nelle casse dell’Amministrazione.
L’Amministrazione ha il dovere di mettere il proprio dipendente nelle condizioni ottimali per poter espletare le proprie funzioni istituzionali senza dover ricorrere a soluzioni che tengano esclusivamente conto delle proprie procedure contabili e che generino nocumento ai colleghi., i quali, – è giusto e doveroso sottolinearlo – non vanno in vacanza ma a esprimere la propria ‘riconosciuta’ professionalità in contesti internazionali nell’interesse nazionale, dando lustro alla nostra nazione.
Ci auguriamo vivamente che l’Amministrazione trovi in tempi brevissimi una soluzione idonea a risolvere questa criticità che, peraltro, si è già manifestata nel corrente mese di settembre, allorquando sono ricominciati i lavori di diversi tavoli di interesse strategico per la sicurezza europea e nazionale.

Roma, 17 settembre 2019

Il Segretario Interprovinciale
Federico Sciaudone

NOTA ALLE RELAZIONI SINDACALI 

NOTA DEL SEGRETARIO PROVINCIALE