Oggetto: mancata attuazione dell’autonoma area negoziale per i Dirigenti di Polizia.

 

 

Al Signor Ministro dell’Interno

Pref. Matteo Piantedosi

 

Al Signor Ministro per la Pubblica Amministrazione

Sen. Paolo Zangrillo

 

e, p.c.

 

Al Signor Capo della Polizia

Pref. Vittorio Pisani

 

Signori Ministri,

il mancato avvio del primo contratto in attuazione dell’art. 46 del decreto legislativo n. 95/2017 sta provocando enorme delusione nei dirigenti di tutte le Forze di Polizia e delle Forze Armate che non vedono riconosciuto il loro ruolo strategico ed insostituibile nella tutela della sicurezza interna e ed esterna.

Infatti, nei sei anni trascorsi dall’introduzione dell’area negoziale, il resto del pubblico impiego e lo stesso personale dei ruoli non dirigenziali hanno concluso ben due contratti, per cui si è determinato un effetto paradossale, in quanto per numerose indennità accessorie al personale dirigente viene corrisposto un compenso inferiore rispetto a quello percepito dal restante personale.

Nel ritenere inammissibile che non venga tenuto nella giusta considerazione il servizio di chi è chiamato a ruoli di responsabilità dirigenziale, è necessario e improcrastinabile che il Governo si renda parte attiva affinché si apra concretamente la fase negoziale, per realizzare gli obiettivi sia dell’adeguamento delle indennità accessorie, sia l’incremento delle risorse disponibili per la relativa contrattazione rimuovendo così quello che, oggettivamente, appare essere una penalizzazione non comprensibile.

Inoltre, è essenziale prorogare la disapplicazione dei commi 5 e 6 dell’art. 46 del citato decreto legislativo poiché, tenuto conto dell’architettura della contrattazione limitata ai soli aspetti normativi e delle indennità accessorie di cui al citato art. 46, se l’applicazione non fosse prorogata introdurrebbe un meccanismo che riduce illegittimamente lo stipendio dei dirigenti.

Fiduciosi nella Vostra sensibilità e nell’attenzione che da sempre ponete alle problematiche attinenti alla difesa e alla sicurezza del Paese e alle donne e agli uomini che quotidianamente la garantiscono, attendiamo, un cortese riscontro.

 

 

 

LETTERA 5 LUGLIO 2023 MINISTRI INTERNO E PA