Roma, 19 luglio – I dati consolidati disponibili, relativi al triennio 2014/2016, rivelano un’incoraggiante tendenza generale alla diminuzione del numero dei reati commessi sul nostro territorio nazionale, incluso l’omicidio, i reati predatori, i furti in abitazione (che hanno conosciuto una contrazione assai significativa, oltre 40.000 casi in meno nell’intervallo temporale considerato) e le rapine in abitazione. In Italia, la disciplina sulla legittima difesa è stata già modificata all’inizio del 2006, con l’introduzione di una presunzione assoluta di proporzione tra offesa e difesa nei casi di violazione di domicilio, cui è stata equiparata quella dei luoghi in cui viene esercitata un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale. Ulteriori modifiche, tese a rafforzare il quadro sanzionatorio, hanno riguardato l’introduzione di una disposizione specifica volta a punire il furto in abitazione e di un’aggravante mirata per la rapina in abitazione. E’ certamente necessario mettersi nei panni di chi è costretto a difendersi, del suo grave turbamento quando è in pericolo l’integrità fisica, la vita propria, dei suoi familiari o di altri soggetti presenti legittimamente in quei luoghi: la vittima deve essere posta al centro. Al contempo, però, bisogna sempre tener presente che in un sistema efficace di rule of law, in una democrazia sana ed efficiente, che trova nella Costituzione il suo costante riferimento, la tutela della sicurezza resta sempre compito primario dello Stato e la salvaguardia della vita – il più fondamentale dei diritti umani – deve mantenere comunque un valore assoluto. Nel contemperamento di tali fondamentali priorità deve essere individuata una soluzione equilibrata ed in linea con i principi del nostro ordinamento.
Guardiamo, infine, con favore al prospettato intervento sui tempi di prescrizione dei reati, poiché avrebbe il pregio d’incidere positivamente sulla certezza della pena, vero e proprio elemento strategico nel complesso sistema della sicurezza interna del Paese: le vittime dei reati vanno rispettate ed i criminali puniti, senza se e senza ma.

Legittima Difesa: funzionari polizia, vita prima di tutto
(ANSA) – ROMA, 19 LUG – “I dati consolidati disponibili, relativi al triennio 2014/2016, rivelano un’incoraggiante tendenza generale alla diminuzione del numero dei reati commessi sul nostro territorio nazionale, incluso l’omicidio, i reati predatori, i furti in abitazione (che hanno conosciuto una contrazione assai significativa, oltre 40.000 casi in meno nell’intervallo temporale considerato) e le rapine in abitazione”. Lo afferma il segretario nazionale dell’Anfp Marco Letizia. “In Italia, la disciplina sulla legittima difesa è stata già modificata all’inizio del 2006, con l’introduzione di una presunzione assoluta di proporzione tra offesa e difesa nei casi di violazione di domicilio, cui è stata equiparata quella dei luoghi in cui viene esercitata un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale – aggiunge – Ulteriori modifiche, tese a rafforzare il quadro sanzionatorio, hanno riguardato l’introduzione di una disposizione specifica volta a punire il furto in abitazione e di un’aggravante mirata per la rapina in abitazione. E’ certamente necessario mettersi nei panni di chi è costretto a difendersi, del suo grave turbamento quando è in pericolo l’integrità fisica, la vita propria, dei suoi familiari o di altri soggetti presenti legittimamente in quei luoghi: la vittima deve essere posta al centro. Al contempo, però, bisogna sempre tener presente che in un sistema efficace di rule of law, in una democrazia sana ed efficiente, che trova nella Costituzione il suo costante riferimento, la tutela della sicurezza resta sempre compito primario dello Stato e la salvaguardia della vita – il più fondamentale dei diritti umani – deve mantenere comunque un valore assoluto. Nel contemperamento di tali fondamentali priorità deve essere individuata una soluzione equilibrata ed in linea con i principi del nostro ordinamento. Guardiamo, infine, con favore al prospettato intervento sui tempi di prescrizione dei reati, poiché avrebbe il pregio d’incidere positivamente sulla certezza della pena, vero e proprio elemento strategico nel complesso sistema della sicurezza interna del Paese – conclude – le vittime dei reati vanno rispettate ed i criminali puniti, senza se e senza ma”.(ANSA).

Legittima difesa, Anfp: tutela sicurezza è compito dello Stato
Roma, 19 lug. (askanews) – “La tutela della sicurezza resta sempre compito primario dello Stato e la salvaguardia della vita – il piu’ fondamentale dei diritti umani – deve mantenere comunque un valore assoluto”. Lo afferma il segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, Enzo Letizia, che interviene sul tema della legittima difesa.
“I dati consolidati disponibili, relativi al triennio 2014/2016, – ricorda Letizia – rivelano un’incoraggiante tendenza generale alla diminuzione del numero dei reati commessi sul nostro territorio nazionale, incluso l’omicidio, i reati predatori, i furti in abitazione (che hanno conosciuto una contrazione assai significativa, oltre 40.000 casi in meno nell’intervallo temporale considerato) e le rapine in abitazione”.
“In Italia, – prosegue Letizia – la disciplina sulla legittima difesa e’ stata gia’ modificata all’inizio del 2006, con l’introduzione di una presunzione assoluta di proporzione tra offesa e difesa nei casi di violazione di domicilio, cui e’ stata equiparata quella dei luoghi in cui viene esercitata un’attivita’ commerciale, professionale o imprenditoriale. Ulteriori modifiche, tese a rafforzare il quadro sanzionatorio, hanno riguardato l’introduzione di una disposizione specifica volta a punire il furto in abitazione e di un’aggravante mirata per la rapina in abitazione. E’ certamente necessario mettersi nei panni di chi e’ costretto a difendersi, del suo grave turbamento quando e’ in pericolo l’integrita’ fisica, la vita propria, dei suoi familiari o di altri soggetti presenti legittimamente in quei luoghi: la vittima deve essere posta al centro. Al contempo, pero’, bisogna sempre tener presente che in un sistema efficace di rule of law, in una democrazia sana ed efficiente, che trova nella Costituzione il suo costante riferimento, la tutela della sicurezza resta sempre compito primario dello Stato e la salvaguardia della vita – il piu’ fondamentale dei diritti umani – deve mantenere comunque un valore assoluto. Nel contemperamento di tali fondamentali priorita’ deve essere individuata una soluzione equilibrata ed in linea con i principi del nostro ordinamento”.
“Guardiamo, infine, con favore al prospettato intervento sui tempi di prescrizione dei reati, poiche’ avrebbe il pregio d’incidere positivamente sulla certezza della pena, vero e proprio elemento strategico nel complesso sistema della sicurezza interna del Paese: le vittime dei reati – conclude – vanno rispettate ed i criminali puniti, senza se e senza ma”.

Legittima difesa: funzionari polizia, tutela vita valore assoluto
(AGI) – Roma, 19 lug. – “I dati consolidati disponibili, relativi al triennio 2014/2016, rivelano un’incoraggiante tendenza generale alla diminuzione del numero dei reati commessi sul territorio nazionale, incluso l’omicidio, i reati predatori, i furti e le rapine in abitazione”. A sottolinearlo e’ Enzo Marco Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari polizia, ricordando che “in Italia, la disciplina sulla legittima difesa e’ stata gia’ modificata all’inizio del 2006, con l’introduzione di una presunzione assoluta di proporzione tra offesa e difesa nei casi di violazione di domicilio, cui e’ stata equiparata quella dei luoghi in cui viene esercitata un’attivita’ commerciale, professionale o imprenditoriale. Ulteriori modifiche, tese a rafforzare il quadro sanzionatorio, hanno riguardato l’introduzione di una disposizione specifica volta a punire il furto in abitazione e di un’aggravante mirata per la rapina in abitazione”.
Per Letizia, “e’ certamente necessario mettersi nei panni di chi e’ costretto a difendersi, del suo grave turbamento quando e’ in pericolo l’integrita’ fisica, la vita propria, dei suoi familiari o di altri soggetti presenti legittimamente in quei luoghi: la vittima deve essere posta al centro. Al contempo, pero’, bisogna sempre tener presente che in un sistema efficace di rule of law, in una democrazia sana ed efficiente, che trova nella Costituzione il suo costante riferimento, la tutela della sicurezza resta sempre compito primario dello Stato e la salvaguardia della vita – il piu’ fondamentale dei diritti umani – deve mantenere comunque un valore assoluto. Nel contemperamento di tali fondamentali priorita’ deve essere individuata una soluzione equilibrata ed in linea con i principi del nostro ordinamento”.
“Guardiamo, infine, con favore – conclude il segretario dell’Anfp – al prospettato intervento sui tempi di prescrizione dei reati, poiche’ avrebbe il pregio d’incidere positivamente sulla certezza della pena, vero e proprio elemento strategico nel complesso sistema della sicurezza interna del Paese: le vittime dei reati vanno rispettate ed i criminali puniti, senza se e senza ma”. (AGI)

LEGITTIMA DIFESA: FUNZIONARI POLIZIA, TUTELA SICUREZZA COMPITO PRIMARIO STATO =
Letizia, salvaguardia della vita deve mantenere un valore assoluto Roma, 19 lug. – (AdnKronos) – “E’ certamente necessario mettersi nei panni di chi e’ costretto a difendersi, del suo grave turbamento quando e’ in pericolo l’integrita’ fisica, la vita propria, dei suoi familiari o di altri soggetti presenti legittimamente in quei luoghi: la vittima deve essere posta al centro. Al contempo, pero’, bisogna sempre tener presente che in un sistema efficace di rule of law, in una democrazia sana ed efficiente, che trova nella Costituzione il suo costante riferimento, la tutela della sicurezza resta sempre compito primario dello Stato e la salvaguardia della vita, il piu’ fondamentale dei diritti umani – deve mantenere comunque un valore assoluto. Nel contemperamento di tali fondamentali priorita’ deve essere individuata una soluzione equilibrata ed in linea con i principi del nostro ordinamento”. Lo ha detto il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia, Enzo Letizia, intervenendo in tema di legittima difesa.

“I dati consolidati disponibili, relativi al triennio 2014/2016, rivelano un’incoraggiante tendenza generale alla diminuzione del numero dei reati commessi sul nostro territorio nazionale – riferisce Letizia – incluso l’omicidio, i reati predatori, i furti in abitazione, che hanno conosciuto una contrazione assai significativa, oltre 40mila casi in meno nell’intervallo temporale considerato, e le rapine in abitazione”. In Italia, ricorda il segretario Anfp, “la disciplina sulla legittima difesa e’ stata gia’ modificata all’inizio del 2006, con l’introduzione di una presunzione assoluta di proporzione tra offesa e difesa nei casi di violazione di domicilio, cui e’ stata equiparata quella dei luoghi in cui viene esercitata un’attivita’ commerciale, professionale o imprenditoriale. Ulteriori modifiche, tese a rafforzare il quadro sanzionatorio, hanno riguardato l’introduzione di una disposizione specifica volta a punire il furto in abitazione e di un’aggravante mirata per la rapina in abitazione”.

“Guardiamo, infine, con favore al prospettato intervento sui tempi di prescrizione dei reati – conclude Letizia – poiche’ avrebbe il pregio d’incidere positivamente sulla certezza della pena, vero e proprio elemento strategico nel complesso sistema della sicurezza interna del Paese: le vittime dei reati vanno rispettate ed i criminali puniti, senza se e senza ma”.