Signor Ministro,
abbiamo appreso che il Governo ha approvato un ordine del giorno volto ad estendere la corresponsione degli 80 euro mensili anche ai funzionari direttivi che, in ragione dell’anzianità di servizio raggiunta (13, 15, 23 e 25 anni di servizio), percepiscono alcune voci del trattamento economico dirigenziale.
In merito, chiediamo un Suo autorevole intervento, affinché sia riconosciuta la “specificità” anche nei confronti dei funzionari della Polizia di Stato che sono chiamati ogni giorno a garantire la sicurezza del nostro Paese, in un contesto peraltro sempre più delicato e complesso.
La nostra non è una categoria di burocrati, che gestisce il personale comodamente seduta in poltrona. La nostra è una categoria quotidianamente impegnata in servizi operativi e di ordine pubblico, costantemente reperibile, in ogni momento tenuta ad assumere decisioni immediate, che spesso incidono sui diritti fondamentali delle persone, sopportandone sempre in maniera diretta le eventuali conseguenze e responsabilità.
Anche quest’anno, molti dei nostri colleghi sono rimasti feriti in servizio. Basti ricordare la manifestazione dei “No Expo” a Milano, il comizio di Salvini a Bologna, i disordini dopo una partita di calcio a Genova, gli scontri al cantiere della Tav in Piemonte.
Lungi dal poter essere considerati una casta di privilegiati, i funzionari della Polizia di Stato gestiscono le più elevate responsabilità in materia di ordine e sicurezza pubblica ed hanno sopportato con dignità e compostezza i pesantissimi effetti del blocco economico, al pari del personale delle altre qualifiche.
Nei giorni scorsi, in un incontro con i Cocer interforze, il Ministro Pinotti ha assicurato l’estensione degli 80 euro a tutti gli ufficiali, compresi quelli che fruiscono di parte del trattamento dirigenziale.
Va inoltre aggiunto che non può che lasciarci perplessi la completa esclusione della nostra dirigenza da qualunque forma di valorizzazione economica, nella legge di stabilità. I dirigenti della Polizia di Stato, come più volte l’ANFP è stata costretta a ricordare, rappresentano l’high management di un’Amministrazione che è impegnata – a tutti i suoi livelli – nel garantire la sicurezza dell’intera collettività. Su di essi gravano le maggiori responsabilità in tale ambito, inclusa la direzione degli uffici di maggior rilievo, nonché dei più importanti e complicati servizi operativi e di ordine pubblico. Anche ben oltre i cinquant’anni di età, essi sono chiamati a garantire mobilità su tutto il territorio nazionale, spesso in assenza di alloggi di servizio, con grande sacrificio personale e familiare, oltre che economico.
La “specificità” è stata sancita dalla legge senza riserve né distinzioni, per i lavoratori del Comparto di ogni ordine e grado e va dunque affermata trasversalmente, pur tenendo conto delle peculiari e diverse attribuzioni delle varie qualifiche.
Le chiediamo oggi di voler sostenere con forza le nostre più che legittime aspettative.
Con cordialità e stima.
Lorena La Spina