Roma 18 lug. Adnkronos – ”A 28 anni dalla morte di Paolo Borsellino e degli agenti della Polizia di Stato Emanuela Loi Agostino Catalano Vincenzo Li Muli Walter Eddie Cosina e Claudio Traina resta immutato il dolore per la loro morte e la presenza di ancora troppe persone che tendono a sottostimare o addirittura negare la presenza tentacolare della mafia anche in regioni diverse da quella di origine”. Cosi’ in una nota il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia Girolamo Lacquaniti ricorda il 28′ anniversario della strage di via D’Amelio. ”Si dice – spiega – che la beffa piu’ grande che il demonio abbia fatto al mondo e’ stata quella di fargli credere di non esistere ecco perche’ riteniamo che quanti negano o sottovalutano la pervasiva presenza della mafia in molti settori non solo criminali ma anche economici ne siano di fatto complici . Per Lacquaniti ”occorre la piena coscienza e consapevolezza che il drammatico periodo che stiamo vivendo sotto il profilo economico e sociale rappresenta una drammatica occasione per le organizzazioni di stampo mafioso di aggredire ed acquisire ancora piu’ spazio nei settori economici specie quelli piu’ in crisi grazie alle ingenti disponibilita’ di liquidita’ . segue

Adnkronos – ”Onorare Borsellino ed i 5 poliziotti morti insieme a lui vuol dire dare sostegno a magistratura e forze dell’ordine evitando che speculazioni polemiche avvelenino il clima del nostro Paese chiamato ad una prova di unita’ senza precedenti- sottolinea – Rafforzare la lotta alla mafia vuol dire continuare nella strada intrapresa fornendo ancora piu’ strumenti ai Questori che in qualita’ di autorita’ di pubblica sicurezza molto possono incidere ed in modo particolarmente rapido attraverso le misure di prevenzione”. ”Nelle cronache di questi giorni gli arresti per associazioni a delinquere di stampo mafioso continuano da nord a sud. Spesso senza particolare clamore. Il nostro timore – conclude – e’ che la mancanza di omicidi venga percepita come la scomparsa del problema mafioso. Al contrario come dimostra la storia criminale del nostro Paese ne testimonia la forza ed il salto di qualita’ verso l’aggressione silenziosa ma letale alla imprenditoria sana del nostro Paese”.