262-commissariato

La procura presso il tribunale del SIULP romano accusa il dirigente di un Commissariato della Questura di aver violato l’articolo 12 dell’Accordo Nazionale Quadro, poiché il presunto colpevole ha negato ad un anzianissimo poliziotto di 54 anni l’esonero dai servizi previsti nelle fasce serali e notturne, pur non essendo quest’ultimo impiegato normalmente nei servizi esterni.
Il Sostituto Procuratore di quella segreteria provinciale, con il solito sillogismo del “dove sta scritto” e sul “cosa s’intende per turno”, chiede il rinvio a giudizio del dirigente alla commissione provinciale incaricata di valutare le risposte negative alle domande di esonero, sulla cui istituzione nutriamo seri dubbi di legittimità.
E’ evidente che questi p.m. onorari ignorano che la Cassazione dell’Ufficio Relazioni sindacali del Superiore Ministero sull’art. 12 si è espressa, in modo costante, come segue: “si rammenta che la richiesta di esonero dai turni previsti nelle fasce serali e notturne può essere inoltrata in presenza di requisiti di anzianità, di cui all’art. 12 dell’ANQ del personale impiegato ovvero che presta servizio esterno”, in cui è evidente che ovvero è una congiunzione e dunque “ne consegue che non è sufficiente, a tali fini, la mera impiegabilità nei servizi esterni atteso che tale condizione per la peculiarità del servizio di polizia (salvo particolari e accertate situazioni di inidoneità) sussiste per la generalità del personale. Diversamente la norma si sarebbe dovuta limitare a richiedere esclusivamente i requisiti di anzianità e non anche che il personale sia impiegato nei servizi esterni”.
A titolo di esempio si rammenta alla procura del SIULP romano che rientrano nella tipologia dell’art. 12 dell’ANQ coloro che vengono impiegati in modo continuativo, e non saltuario, nei servizi esterni come poliziotto di quartiere, volante, posti fissi e altri simili servizi delle Specialità.
Infine, la Cassazione del Superiore Ministero ricorda “il carattere sperimentale della disposizione, attesa l’esigenza di valutare attentamente l’impatto della norma sulla funzionalità dei servizi”. Certi Sostituti Procuratori sindacali, che mettono sotto inchiesta i dirigenti di polizia per pura ideologia politica, debbono comprendere che se vanno avanti così ai poliziotti toglieranno, come sta peraltro avvenendo, ogni norma economica che riconosca la nostra specificità rispetto al pubblico impiego.
La Segreteria Provinciale


Roma, 11 dicembre 2010