406-images1Ansa, 15 mag – Far salire sulle motovedette che pattugliano il canale di Sicilia dei mediatori culturali ”che sappiano distinguere ed individuare chi scappa dalle zone di guerra e che tutti noi conosciamo” in modo da evitare che nei respingimenti siano coinvolti anche i richiedenti asilo. E’ quanto propone l’Associazione funzionari di polizia sottolineando che ”altrettanto prioritaria e’ l’istituzione, insieme al ministro dell’Interno Maroni, degli uffici degli 11 esperti di immigrazione presso quei paesi a maggiore rischio migratorio”. ”E’ noto che l’immigrato irregolare – sostiene il segretario Enzo Letizia – e’ nell’80% dei casi un overstayer che si e’ disfatto dei propri documenti per rendere difficile il riconoscimento da parte delle sue autorità consolari”. L’altra necessità e’ quella di ”non lasciare sola la Libia: e’ un paese che va aiutato a rinforzare le strutture di accoglienza e di trasporto, o ci dovremmo abituare a breve a vedere nel deserto i resti umani di chi torna indietro, linfa vitale per certi gruppi anarchico-insurrezionalisti italiani che inevitabilmente creeranno problemi seri al nostro ordine pubblico”.

Ripreso da Apcom, Adnkron, Ansa, Asca, Velino