44-equitazioneSignor Capo della polizia,

come noto, a Foresta Burgos si è svolto il primo corso di equitazione nel cui ambito si sono verificati due gravi incidenti, il primo ad aprile ed il secondo a giugno, che hanno coinvolto due frequentatrici Commissari capo.

La collega coinvolta nell’incidente di aprile attualmente indossa ancora il busto e gli specialisti non hanno sciolto la riserva sull’opportunità di effettuare, comunque, un intervento chirurgico alla colonna vertebrale.

A seguito della caduta verificatasi nel mese di giugno, la frequentatrice ha rischiato in modo serio di rimanere paralizzata agli arti inferiori e pare che la scheggia della vertebra abbia leso irreversibilmente il midollo spinale.

La funzionaria, operata d’urgenza, sarà costretta a letto fino agli inizi di agosto, i tempi di guarigione saranno particolarmente lunghi e c’è incertezza sul completo recupero fisico.

Riteniamo necessario evidenziare che i due incidenti in questione presentano delle inquietanti similitudini: stesso cavallo, stesso istruttore, stesso giorno, il lunedì, dopo la pausa del week-end.

Al riguardo, occorre sottolineare che la funzionaria coinvolta nel secondo incidente aveva diligentemente esposto all’istruttore, la mattina dell’evento, che il cavallo appariva piuttosto nervoso ed irrequieto, probabilmente a causa dell’inattività nel fine settimana ed aveva proposto di far “sgambare” personalmente l’animale prima di montarlo, per allentare la tensione accumulata nei due giorni precedenti, ricevendo dall’istruttore un’inopportuna e avventata risposta negativa.

Poco dopo l’epilogo facilmente prevedibile: il cavallo si è lanciato improvvisamente al galoppo senza rispondere ai comandi della giovane frequentatrice, infine disarcionandola.

La collega rimasta vittima dell’incidente nel mese di aprile ha riferito una dinamica sostanzialmente equiparabile a quella sin qui descritta.

Si ha, pertanto, la netta sensazione che i gravissimi episodi in questione avrebbero potuto e dovuto essere evitati con la doverosa applicazione di elementari regole di prudenza e di buon senso, per altro dovute da parte di chi – proprio in considerazione della specifica preparazione posseduta – era stato incaricato della formazione delle due colleghe.

Per quanto sopra esposto, invitiamo ad avviare un’inchiesta amministrativa sui due incidenti di cui si è detto, volta a verificare le condizioni di sicurezza generali dello svolgimento del corso, le cause che hanno determinato le cadute e l’eventuale responsabilità dell’istruttore, valutando, altresì, l’opportunità, in attesa dell’esito degli accertamenti in questione, di sospendere il medesimo dall’attività addestrativa.

Roma, 12 luglio 2011

Enzo Marco Letizia

LETTERA AL CAPO DELLA POLIZIA PER FORESTA BURGOS