Dopo l’ultimo incontro e la pausa estiva, si è svolto ieri il sesto incontro tecnico per discutere del rinnovo del contratto di lavoro del personale non dirigente (che riguarda fino alla qualifica di Commissario Capo e quelle equiparate dei Tecnici e dei Medici) del Comparto Sicurezza e Difesa. Questo incontro rappresenta un passo significativo nella volontà delle parti di chiudere rapidamente le negoziazioni, sostenuti dalla recente dichiarazione di impegno politico nel finanziare i permessi e i distacchi dei neo sindacati militari attraverso i risparmi di spesa del Ministero della Difesa.
Nel corso dell’incontro, è stata espressa nuovamente la richiesta di convocare un tavolo specifico per trattare il rinnovo del contratto del personale dirigente, una questione in sospeso ormai da anni. Il ritardo prolungato nella negoziazione del contratto dirigenziale sta avendo un effetto negativo sugli sviluppi in questo ambito e sta generando un crescente malcontento tra il personale dirigente interessato, che continua ad aspettare da troppo tempo una risoluzione. La mancanza di progressi concreti rischia di compromettere ogni tentativo di migliorare le condizioni dell’area dirigenziale, aumentando il senso di frustrazione tra il personale coinvolto.
Oltre alla questione del contratto dirigenziale, è stato anche ribadito che non è più possibile rimandare l’apertura del tavolo di concertazione per la previdenza. La necessità di attuare i principi di equi ordinazione dei coefficienti di trasformazione – come ribadito nell’ultima legge di bilancio – è cruciale per garantire una maggiore equità e parità di trattamento tra i dipendenti. I rappresentanti del personale hanno sottolineato l’urgenza di definire regole chiare e stabili per il sistema previdenziale, considerando che tali questioni sono fondamentali per la serenità e la pianificazione del futuro da parte dei lavoratori.
È stata avanzata anche la richiesta di prevedere, in analogia a quanto già avvenuto per il comparto militare, che i permessi e i distacchi per il personale dirigente siano finanziati con i risparmi di spesa del Ministero dell’Interno. Questa proposta mira a garantire un trattamento equo anche per i dirigenti, evitando disparità tra categorie e garantendo risorse dedicate in modo adeguato. In questo modo, i risparmi ottenuti da un settore specifico verrebbero utilizzati per sostenere il miglioramento delle condizioni di lavoro dei dirigenti, senza pesare ulteriormente sul bilancio generale dello Stato.
Nel complesso, l’incontro ha messo in evidenza la necessità di affrontare con determinazione e tempestività i vari punti ancora in sospeso. Da un lato, c’è l’urgenza di chiudere il contratto per il personale non dirigente e dall’altro, la necessità di aprire finalmente un confronto serio per il primo contratto del personale dirigente, nonché di avviare una concertazione mirata sulle questioni previdenziali.
Roma, 1 ottobre 2024
Enzo Marco Letizia
Contratto personale non Dirigente esito incontro 30 sett 2024