Recentemente, su X (ex Twitter), è stato lanciato un sondaggio che invitava gli utenti a esprimere un giudizio su quale Ministro dell’Interno avesse gestito meglio la sicurezza del Paese. Questo tipo di iniziative, pur rientrando nelle dinamiche della comunicazione digitale contemporanea, solleva interrogativi rilevanti sulla trattazione di temi delicati come la sicurezza pubblica.

La sicurezza non è una percezione, ma un insieme di politiche, strategie e interventi concreti che richiedono analisi approfondite, dati oggettivi e valutazioni tecniche. Affrontarla attraverso un semplice sondaggio online rischia di ridurre una questione di primaria importanza a un’opinione superficiale, priva del necessario approfondimento. Le politiche di sicurezza pubblica non si misurano con una votazione social, ma attraverso indicatori reali, risultati sul campo e il confronto tra esperti del settore.

L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia ritiene che la sicurezza dei cittadini sia un bene comune che deve essere sottratto a logiche di polarizzazione e semplificazione. Ogni Ministro dell’Interno opera in un contesto storico e politico specifico, con vincoli e sfide diverse, e il giudizio sulla loro azione non può essere affidato a un like o a un voto espresso in pochi secondi su una piattaforma digitale.

La discussione sulla sicurezza richiede strumenti adeguati di analisi e un dibattito basato su dati concreti. Il rischio, altrimenti, è quello di alimentare percezioni distorte, influenzate più dalla comunicazione istantanea che dalla realtà dei fatti. La sicurezza è una responsabilità istituzionale e professionale che merita rispetto e serietà.

In un’epoca in cui l’informazione circola rapidamente e si presta a semplificazioni estreme, è essenziale ribadire che le valutazioni sulle politiche di sicurezza devono basarsi su criteri rigorosi e istituzionali. Per questo, invitiamo a un confronto serio e documentato, evitando che questioni di tale rilevanza siano relegate a dinamiche di spettacolarizzazione digitale.

Roma, 21 febbraio 2025

 

IL SEGRETARIO NAZIONALE

ENZO MARCO LETIZIA

Editoriale 21 febb sondaggi