Il senso di una giornata in memoria delle vittime da Covid, risiede nella necessità di riflettere su cosa concretamente può fare ognuno di noi per evitare che continuino o almeno possa ridursi il più possibile il numero di lutti. Una giornata di memoria che non può essere solo un vuoto esercizio retorico ma si deve tradurre in un’azione concreta.
Come Funzionari di Polizia crediamo che il modo migliore da parte di ognuno e di ciascuno sia quello di seguire e rispettare le regole vigenti. Siamo consapevoli di quanto i cittadini siano provati da queste lunghe limitazioni ma crediamo allo stesso tempo che occorra uno sforzo collettivo di responsabilità per uscirne. Abbiamo detto e lo ribadiamo che il rispetto delle regole non può essere solo un problema di Polizia perché delle norme di tale portata ed ampiezza impongono, prima di tutto, un impegno della collettività.
Oggi, se questa giornata deve avere un senso, se più di 100.000 persone che vivevano in questo Paese hanno diritto al giusto rispetto, il modo migliore è di rispettare le regole e così facendo rispettare il nostro e l’altrui diritto alla salute ed alla vita.
(ANSA) – ROMA, 18 MAR – “Il modo migliore da parte di ognuno e di ciascuno per onorare le vittime e’ quello di seguire e rispettare le regole vigenti”. E’ quanto afferma il portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp) Girolamo Lacquaniti in occasione della giornata in memoria delle vittime del Covid sottolineando che la memoria “non puo’ essere solo un vuoto esercizio retorico ma si deve tradurre in un’azione concreta”.
“Il senso di una giornata in memoria delle vittime da Covid – aggiunge Lacquaniti – risiede nella necessita’ di riflettere su cosa concretamente puo’ fare ognuno di noi per evitare che continuino o almeno possa ridursi il piu’ possibile il numero di lutti. Siamo consapevoli di quanto i cittadini siano provati da queste lunghe limitazioni ma crediamo allo stesso tempo che occorra uno sforzo collettivo di responsabilita’ per uscirne”. E “il rispetto delle regole non puo’ essere solo un problema di Polizia, perche’ delle norme di tale portata ed ampiezza impongono, prima di tutto, un impegno della collettivita’”. Ecco perche’, conclude l’Anfp, “se piu’ di 100.000 persone che vivevano in questo Paese hanno diritto al giusto rispetto, il modo migliore e’ di rispettare le regole e cosi’ facendo rispettare il nostro e l’altrui diritto alla salute ed alla vita”. (ANSA).