Napoli, 3 mar. (Adnkronos) – “Dare il massimo impulso affinche’ gli operatori della sicurezza possano al piu’ presto accedere alla vaccinazione, riconoscendo cosi’ il loro ruolo di tutori dell’ordine e della sicurezza pubblica”. E’ quanto chiede il segretario regionale campano dell’Anfp (Associazione nazionale funzionari di polizia), Pietropaolo Auriemma, in una lettera rivolta al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Secondo Auriemma, nell’ottica di “dare il massimo impulso alla campagna di vaccinazione”, si deve dare “necessariamente voce alle numerose legittime richieste degli appartenenti alle forze dell’ordine che non devono ne’ possono rimanere ancora inascoltate. La Regione Campania ha deciso, per quello che ci e’ dato sapere, di vaccinare il personale delle forze dell’ordine dopo quello insegnante e scolastico, riferendo di attenersi alla direttive del Ministero della Salute. Al riguardo si evidenzia che il 2 gennaio scorso il Ministro della Salute ha emanato il decreto concernente il piano strategico nazionale dei vaccini, per la prevenzione delle infezioni da Covid-19, allegando il progetto di preparazione della strategia vaccinale del 12 dicembre 2020”. (segue)

Adnkronos – Il decreto, prosegue Auriemma, “aveva anche, previsto che il piano poteva essere integrato in ragione di nuove evenienze scientifiche o di elementi sopravvenuti, ritenuti di rilievo per la strategia di contrasto all’epidemia. In merito, l’8 febbraio scorso, il ministro della Salute ha emanato delle nuove ‘raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti Covid-19′ nel cui allegato viene espressamente stabilito che il personale scolastico e universitario, docente e non docente, delle forze armate e di Polizia, delle carceri e dei servizi penitenziari, possa essere vaccinato senza un ordine di priorita’ predefinito tra loro e in contemporanea alle categorie piu’ a rischio qualora fossero disponibili vaccini non indicati per queste ultime categorie”.
Auriemma sostiene quindi che “fondamentale in questo contesto e’ l’individuazione di quelle categorie di lavoratori che risultano piu’ esposte per frequenza di contatti con il pubblico. Tra queste categorie sicuramente e’ da considerare quella degli appartenenti alle forze dell’ordine, quantomeno al pari di quella degli insegnanti che nel piano regionale sono stati inseriti nella fase 3 in posizione preminente rispetto agli operatori della sicurezza. Il tempo in questo momento e’ un valore aggiunto e tutto cio’ che consente di essere piu’ rapidi – conclude Auriemma – e’ fondamentale per ottenere l’obiettivo prefissato”.