Oggetto: Costituzione di un polo di gestione attraverso un protocollo d’intesa con l’INPS per le pratiche pensionistiche relative al personale della Polizia di Stato.
Signor Capo della Polizia,
nel 2017, l’Arma dei Carabinieri e, due anni dopo, la Guardia di Finanza, hanno istituito, in collaborazione con l’INPS, centri dedicati alla gestione delle pensioni. Questi poli assicurano un passaggio fluido dal ricevimento dell’ultimo stipendio alla prima pensione senza soluzione di continuità, garantiscono i versamenti del TFS nei termini previsti per legge, e facilitano l’accesso sia al piccolo prestito che a quello pluriennale, oltre a controllare e correggere eventuali errori nei calcoli pensionistici.
Un’attenzione particolare è riservata all’aggiornamento pensionistico, in considerazione di vari fattori come la maturazione di classi, scatti o adeguamenti economici il cui iter amministrativo non si è perfezionato prima del collocamento in quiescenza, assicurando arretrati e ricalcoli ai fini previdenziali.
La proposta di estendere questo modello alla Polizia di Stato segnerebbe un avanzamento significativo, offrendo al personale di polizia un accesso diretto e efficiente ai servizi pensionistici. Un tale collegamento con l’INPS potrebbe notevolmente ridurre i tempi di attesa e incrementare l’efficienza nella gestione delle pratiche, fornendo al personale un punto di contatto chiaro per ogni esigenza previdenziale, riducendo, altresì, gli errori amministrativi.
Questa iniziativa rafforzerebbe il concetto di specificità, sottolineato nell’articolo 19 della legge del 4 novembre 2010, che riconosce il valore unico del servizio svolto anche dalle Forze di Polizia, apprezzato dai cittadini per il cruciale contributo alla sicurezza e all’ordine pubblico del Paese. Tale specificità, riconosciuta anche nelle trattative sindacali, sottolinea l’importanza di garantire i diritti previdenziali.
In conclusione, creare un polo tra l’INPS e la Polizia di Stato non solo migliorerebbe l’accesso e la qualità dei servizi previdenziali per il personale, ma avrebbe anche un impatto positivo sulla qualità generale dei servizi di polizia, poiché contribuisce a un maggiore benessere e soddisfazione degli appartenenti poiché ne assicura la cura anche dopo il collocamento in pensione.
Enzo Marco Letizia