Dal 1° agosto 2021 al 31 luglio 2022 in Italia sono stati commessi oltre novecentomila furti. In una ricerca dello scorso ottobre il 40% degli italiani ha paura della microcriminalità ed il 30% di subire un furto.
Per questo nell’apprezzare le prime dichiarazioni del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, facciamo appello allo stesso affinché riveda in profondità la riforma Cartabia nella parte in cui ha introdotto per vari reati l’istituto della querela. Infatti, siamo convinti che l’espressione microcriminalità sia inadeguata ed offensiva per i cittadini.
Inadeguata perché non coglie gli effetti di destabilizzazione ed allarme sociale di questo tipo di delitti, che colpiscono in genere le persone più deboli, più esposte, per le quali il danno, oggettivamente non rilevante, può rivelarsi gravissimo a causa delle modeste condizioni economiche. Offensiva perché il cittadino comune è spettatore delle gesta della grande criminalità, ma vittima quotidiana di attacchi predatori, di attentati alla sua libertà di movimento, di turbative alla sua vita di relazione. Siamo convinti che i cittadini devono avvertire che i reati che turbano da vicino la loro vita abbiano nella considerazione della politica un’attenzione pari alla preoccupazione che quei fatti suscitano in loro stessi, purtroppo la riforma Cartabia, va nella direzione opposta complicando il lavoro alle forze di polizia e la vita alle vittime di questi reati con il sistema della querela, che addirittura viene considerata rimessa se quest’ultime non si presentono al processo. Un Paese civile non può accettare che la riduzione dei procedimenti penali gravi sulle spalle delle vittime.
Roma, 18 gennaio 2023
SICUREZZA: ANFP, ‘IN ITALIA OLTRE 900MILA FURTI IN UN ANNO, NORDIO RIVEDA RIFORMA CARTABIA’ =
Roma, 18 gen. (Adnkronos) – “Dal 1° agosto 2021 al 31 luglio 2022 in Italia sono stati commessi oltre novecentomila furti. In una ricerca dello scorso ottobre il 40% degli italiani ha paura della microcriminalita’ ed il 30% di subire un furto. Per questo nell’apprezzare le prime dichiarazioni del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, facciamo appello allo stesso affinche’ riveda in profondita’ la riforma Cartabia nella parte in cui ha introdotto per vari reati l’istituto della querela. Siamo convinti che l’espressione microcriminalita’ sia inadeguata e offensiva per i cittadini”. Cosi’ in una nota il Segretario Nazionale dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Enzo Marco Letizia.
“Inadeguata – spiega il sindacalista – perche’ non coglie gli effetti di destabilizzazione e allarme sociale di questo tipo di delitti, che colpiscono in genere le persone piu’ deboli, piu’ esposte, per le quali il danno, oggettivamente non rilevante, puo’ rivelarsi gravissimo a causa delle modeste condizioni economiche. Offensiva perche’ il cittadino comune e’ spettatore delle gesta della grande criminalita’, ma vittima quotidiana di attacchi predatori, di attentati alla sua liberta’ di movimento, di turbative alla sua vita di relazione. I cittadini devono avvertire che i reati che turbano da vicino la loro vita abbiano nella considerazione della politica un’attenzione pari alla preoccupazione che quei fatti suscitano in loro stessi. La riforma Cartabia va nella direzione opposta, complicando il lavoro alle forze di polizia e la vita alle vittime di questi reati con il sistema della querela, che addirittura viene considerata rimessa se quest’ultime non si presentono al processo. Un Paese civile non puo’ accettare che la riduzione dei procedimenti penali gravi sulle spalle delle vittime”.
Giustizia:funzionari ps, urgente rivisitazione riforma Cartabia – (AGI) – Roma, 18 gen. – “Dal 1 agosto 2021 al 31 luglio 2022 in Italia sono stati commessi oltre novecentomila furti. In una ricerca dello scorso ottobre il 40% degli italiani ha paura della microcriminalita’ ed il 30% di subire un furto.
Per questo nell’apprezzare le prime dichiarazioni del ministro della Giustizia Carlo Nordio, facciamo appello allo stesso affinche’ riveda in profondita’ la riforma Cartabia nella parte in cui ha introdotto per vari reati l’istituto della querela”.
Ad affermarlo e’ il segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, Enzo Marco Letizia.
“Siamo convinti – continua – che l’espressione microcriminalita’ sia inadeguata ed offensiva per i cittadini.
Inadeguata perche’ non coglie gli effetti di destabilizzazione ed allarme sociale di questo tipo di delitti, che colpiscono in genere le persone piu’ deboli, piu’ esposte, per le quali il danno, oggettivamente non rilevante, puo’ rivelarsi gravissimo a causa delle modeste condizioni economiche. Offensiva perche’ il cittadino comune e’ spettatore delle gesta della grande criminalita’ ma vittima quotidiana di attacchi predatori, di attentati alla sua liberta’ di movimento, di turbative alla sua vita di relazione”.
“Siamo convinti – conclude Letizia – che i cittadini devono avvertire che i reati che turbano da vicino la loro vita abbiano nella considerazione della politica un’attenzione pari alla preoccupazione che quei fatti suscitano in loro stessi, purtroppo la riforma Cartabia va nella direzione opposta complicando il lavoro alle forze di polizia e la vita alle vittime di questi reati con il sistema della querela, che addirittura viene considerata rimessa se quest’ultime non si presentano al processo. Un Paese civile non puo’ accettare che la riduzione dei procedimenti penali gravi sulle spalle delle vittime”.
Giustizia: Anfp, rivedere Cartabia per evitare impunita’ (ANSA) – ROMA, 18 GEN – “Facciamo appello al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, affinche’ riveda in profondita’ la riforma Cartabia nella parte in cui ha introdotto per vari reati l’istituto della querela. Infatti, siamo convinti che l’espressione microcriminalita’ sia inadeguata ed offensiva per i cittadini”. Lo afferma il segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia Enzo Marco Letizia.
“Inadeguata – sostiene Letizia – perche’ non coglie gli effetti di destabilizzazione ed allarme sociale di questo tipo di delitti, che colpiscono in genere le persone piu’ deboli, piu’ esposte, per le quali il danno, oggettivamente non rilevante, puo’ rivelarsi gravissimo a causa delle modeste condizioni economiche. Offensiva perche’ il cittadino comune e’ spettatore delle gesta della grande criminalita’, ma vittima quotidiana di attacchi predatori, di attentati alla sua liberta’ di movimento, di turbative alla sua vita di relazione”.
“Siamo convinti – prosegue il segretario dell’Anfp – che i cittadini devono avvertire che i reati che turbano da vicino la loro vita abbiano nella considerazione della politica un’attenzione pari alla preoccupazione che quei fatti suscitano in loro stessi. Purtroppo – aggiunge – la riforma Cartabia va nella direzione opposta complicando il lavoro alle forze di polizia e la vita alle vittime di questi reati con il sistema della querela, che addirittura viene considerata rimessa se quest’ultime non si presentono al processo. Un Paese civile non puo’ accettare che la riduzione dei procedimenti penali gravi sulle spalle delle vittime”.