Carceri: funzionari polizia, no domiciliari per detenuti 41 bis = (AGI) – Roma, 23 apr. – “Abbiamo appreso con preoccupazione delle scarcerazioni di diversi detenuti in applicazione a norme finalizzate al contenimento della diffusione del Covid-19”. A sottolinearlo e’ il portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, Girolamo Lacquaniti. “Fermo restando che il diritto alla salute deve essere garantito a tutti – spiega Lacquaniti – crediamo pero’ che non sia accettabile come soluzione quella di consentire la detenzione domiciliare a soggetti sottoposti al regime del 41 bis. Crediamo sia molto piu’ coerente sottoporli a regimi di isolamento temporaneo laddove effettivamente necessario per motivi di salute”. (AGI) (Segue)
Carceri: funzionari polizia, no domiciliari per detenuti 41 bis (2) – Roma, 23 apr. – “Assistiamo infatti in queste ore – prosegue il portavoce dell’Anfp – anche a scarcerazioni di soggetti che, privi di domicilio, si trovano poi paradossalmente per strada come accaduto a Verona. L’emergenza carceraria non e’ un problema nuovo in questo Paese e da anni invitiamo le forze politiche ad intervenire in un piano di investimenti per evitare il dilagare di un costante e diffuso senso di impunita’. Consapevoli di questo ribadiamo che crediamo esistano sistemi diversi per tutelare la salute anche dei detenuti rispetto a quelli che prevedono la fuoriuscita dalle carceri di quei soggetti condannati per reati di stampo mafioso o contro la persona. Ci auguriamo – conclude Lacquaniti – che su questo punto possano concordare tutte le forze parlamentari, ristabilendo uno dei principi cardine dello stato di diritto, quale quello della certezza della pena. Non e’ possibile che le criticita’ del sistema carcerario ricadano sulle spalle delle forze dell’ordine e della societa’ civile che e’ tra le vittime di chi oggi e’ detenuto”.

CORONAVIRUS: FUNZIONARI POLIZIA, ‘SU SCARCERAZIONI TROVARE SOLUZIONI CHE NON SIANO RESA STATO’ = Roma, 23 apr. – (Adnkronos) – “Abbiamo appreso con preoccupazione delle scarcerazioni di diversi detenuti in applicazione a norme finalizzate al contenimento della diffusione del covid19. Fermo restando che il diritto alla salute deve essere garantito a tutti, crediamo però che non è accettabile come soluzione quella di consentire la detenzione domiciliare a soggetti sottoposti al regime del 41 bis. Crediamo sia molto più coerente sottoporli a regimi di isolamento temporaneo laddove effettivamente necessario per motivi di salute”. Così in una nota il portavoce dell’associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, sulla scarcerazione di due detenuti in regime di carcere duro. “Assistiamo infatti a queste ore anche a scarcerazioni di soggetti che, privi di domicilio, si trovano poi paradossalmente per strada come accaduto a Verona. L’emergenza carceraria non è un problema nuovo in questo Paese – continua la nota – e da anni invitiamo le forze politiche ad intervenire in un piano di investimenti per evitare il dilagare di un costante e diffuso senso di impunità. Consapevoli di questo ribadiamo che crediamo esistano sistemi diversi per tutelare la salute anche dei detenuti rispetto a quelli che prevedono la fuoriuscita dalle carceri di quei soggetti condannati per reati di stampo mafioso o contro la persona”. “Ci auguriamo che su questo punto possano concordare tutte le forze parlamentari, ristabilendo uno dei principi cardine dello stato di diritto, quale quello della certezza della pena. Non è possibile che le criticità del sistema carcerario ricadano sulle spalle delle forze dell’ordine e della società civile che è tra le vittime di chi oggi è detenuto”, conclude la nota.