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Roma, 4 gennaio – Premesso che la Polizia è pronta in momenti di crisi ad assumersi oneri non propri, come quello del sovraffollamento delle carceri, tuttavia nell’approfondire il tema non ci si può chiedere di sottacere i problemi.
In un documento inviato alla Commissione Giustizia del Senato questa Associazione ha ripetuto che la detenzione per 48 ore nelle nostre celle di sicurezza degli arrestati metterebbe in crisi il sistema di sicurezza dei cittadini.
Infatti, i 21.000 detenuti coinvolti nel cosiddetto fenomeno delle porte girevoli incidono mediamente per soli 115 posti giornalieri (facendo la dovuta proporzione 365 giorni sta 21.000 come due giorni sta a x) è quindi evidente quanto sia risibile il recupero dei posti letti in carcere.
Mentre questo significherebbe privare, di norma, il territorio di un servizio per 24 ore di 115 volanti della Polizia di stato e/o delle gazzelle dei Carabinieri essendo necessari almeno due operatori per 4 turni di 6 ore per sorvegliare un arrestato fino all’udienza per direttissima. E’ come se privassimo in modo random del servizio di controllo del territorio e del contrasto della criminalità diffusa un’area da 6 a 10 milioni di italiani (a seconda delle zone). Un costo assolutamente insostenibile per la sicurezza dei cittadino a fronte di un recupero di appena di 115 posti letto nelle carceri.
Inoltre è evidente che il Ministro Severino non conosce le nostre celle di sicurezza assolutamente inidonee per spazio e condizioni igieniche a garantire un trattamento dignitoso della persona, tanto che esse sono prive di un bagno.
Infine i nostri uffici non sono in grado di assicurare pasti caldi, assistenza sanitaria ed un letto pulito. Mentre gli istituti carcerari ne hanno la piena capacità essendo questi servizi tra le loro funzioni primarie.

Ripreso da Adnkronos, Agi, Asca, TMNEWS

CARCERI: ANFP, CON CAMERE SICUREZZA SISTEMA IN CRISI
115 VOLANTI POLIZIA IN MENO OGNI GIORNO A PRESIDIO TERRITORIO’

(ANSA) – ROMA, 4 GEN – “La detenzione per 48 ore nelle nostre celle di sicurezza degli arrestati metterebbe in crisi il sistema di sicurezza dei cittadini”. Lo segnala il segretario dell’Anfp (Associazione nazionale funzionari di polizia), Enzo Letizia. “Infatti – stima Letizia – i 21.000 detenuti coinvolti nel cosiddetto fenomeno delle porte girevoli incidono mediamente per soli 115 posti giornalieri; è quindi evidente quanto sia risibile il recupero dei posti letti in carcere. Mentre questo significherebbe privare, di norma, il territorio di un servizio per 24 ore di 115 volanti della Polizia di stato e/o delle gazzelle dei Carabinieri essendo necessari almeno due operatori per 4 turni di 6 ore per sorvegliare un arrestato fino all’udienza per direttissima”. E’, esemplifica il segretario dell’Anfp, “come se privassimo in modo casuale del servizio di  controllo del territorio e del contrasto della criminalità diffusa un’area abitata da 6 a 10 milioni di italiani”.    Inoltre, prosegue Letizia, “é evidente che il ministro Severino non conosce le nostre celle di sicurezza assolutamente inidonee per spazio e condizioni igieniche a garantire un trattamento dignitoso della persona, tanto che esse sono prive di un bagno. Infine – aggiunge – i nostri uffici non sono in grado di assicurare pasti caldi, assistenza sanitaria ed un letto pulito. Mentre gli istituti carcerari ne hanno la piena capacità essendo questi servizi tra le loro funzioni primarie”. (ANSA).