Droga: Anfp, bene Lamorgese su norma arresto per spaccio (V. “Droga: Lamorgese, carcere anche per…” delle 16.58)
(ANSA) – ROMA, 19 FEB – “Accogliamo con particolare favore l’ipotesi normativa predisposta dal ministero dell’Interno che consentirà l’applicazione di misure cautelari in carcere per chi spaccia sostanze stupefacenti indipendentemente dalla quantità ceduta. I dati in nostro possesso sono allarmanti non solo e non tanto per quanto riguarda l’uso di stupefacenti ma anche e soprattutto per il dilagare del suo consumo tra i più giovani”. Così in portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, commenta l’annuncio del ministro dell’Interno relativo ad una norma che preveda l’applicazione di misure cautelari in carcere per reati connessi allo spaccio di stupefacenti, indipendentemente dalla quantità. “Le attività di spaccio al minuto, poi -ricorda Lacquaniti – sono ormai caratterizzate da venditori di morte che, approfittando dell’attuale normativa, sono in possesso di quantitativi ridotti proprio per evitare Il carcere”. “Da sempre – prosegue il portavoce dell’Anfp – insistiamo sulla necessità di avere un sistema che garantisca l’effettività della sanzione e nel caso specifico dello spaccio questa necessità si è oggi trasformata in una urgenza assoluta. L’impegno ed il lavoro svolto quotidianamente dagli appartenenti alle forze di polizia nelle piazze dello spaccio di tutti i centri urbani è infatti oggi mortificato dalla impossibilità, di fatto, di applicare misure limitative della libertà personale nei confronti di soggetti sorpresi in flagranza di reato di cessione di stupefacenti e regolarmente rilasciati dopo meno di 48 ore- Ci auguriamo quindi – conclude – che quanto dichiarato oggi dal ministro Lamorgese possa trovare piena attuazione in tempi brevi”. (ANSA)
Droga: Lamorgese, carcere anche per spaccio modica quantità – Ministro Interno, soluzione in tavolo con ministero Giustizia
(ANSA) – ANCONA, 19 FEB – “Ho predisposto una norma per superare l’attuale disposizione dell’art. 73 comma cinque che non prevede l’arresto immediato per i casi di spaccio di droga”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese dopo aver presieduto il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in Prefettura ad Ancona. “Abbiamo fatto un tavolo di lavoro con il ministero della giustizia – ha spiegato – e abbiamo trovato una soluzione che convince sia noi che la giustizia, dando la possibilità di arrestare immediatamente con la custodia in carcere coloro che si macchiano di questo reato”. Sulle segnalazioni ricevute da vari Comitati per l’ordine e sicurezza, Lamorgese ha osservato: “E’ stato rilevato il fatto che arrestare, senza custodia in carcere, e il giorno dopo vedere nello stesso angolo di strada lo spacciatore preso il giorno prima, incide anche sulla demotivazione del personale di polizia che tanto si impegna su questo versante e vede la propria attività essere posta nel nulla quando il giorno dopo li ritroviamo nello stesso posto”. Ad Ancona, il ministro ha rilevato una diminuzione di reati in città (-10%) e in provincia (-13%) e una situazione “sotto controllo dove funziona molto bene la fase di prevenzione”. Però come segnalato anche da altri Comitati, si registra l’utilizzo di droga da ragazzi sempre più giovani. Per gli organici delle forze di polizia ad Ancona nel 2020 in arrivo “una ventina di persone ulteriori” dopo l’integrazione 2018 con 45 unità.(ANSA).