Roma, 1 febbraio – Non comprendiamo affatto, se dovese essere confermata, l’iniziativa del Ministero dello Sport di rimuovere le barriere settoriali all’interno delle curve dello Stadio Olimpico. Esse, determinando l’uscita di un’orda di violenti dalle curve, hanno consentito di ridurre quasi a zero i momenti di tensione e di scontro tra gli ultrà laziali e romanisti con le forze di polizia. Domani ricorre il decennale della morte dell’Ispettore Capo Filippo Raciti, il cui omicidio è maturato in un clima di connivenza tra il mondo del calcio e le tifoserie nel quale si arrivò persino a tollerare la presenza di violenti sugli spalti . La lezione dell’assassinio di Raciti ci rammenta che nessuna intesa o rapporto è possibile con il mondo degli ultrà. Lo Stato non può permettersi di cedere nei confronti di coloro che scioperano contro il principio di legalità e le istituzioni che garantiscono la sicurezza.
Enzo Marco Letizia
Calcio: barriere Olimpico;Anfp, rimuoverle e’ resa a violenti
Funzionari polizia: nessuna intesa possibile con gli ultra’ (ANSA) – ROMA, 1 FEB – “Non comprendiamo affatto, se dovesse essere confermata, l’iniziativa del Ministero dello Sport di rimuovere le barriere settoriali all’interno delle curve dello Stadio Olimpico”. E’ quanto afferma il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp) Enzo Letizia, secondo il quale “rimuoverle e’ una resa ai violenti”. Le barriere, dice “determinando l’uscita di un’orda di violenti dalle curve, hanno consentito di ridurre quasi a zero i momenti di tensione e di scontro tra gli ultra’ laziali e romanisti con le forze di polizia”. La lezione dell’assassinio di Raciti, di cui domani ricorre il decennale, conclude Letizia, “ci rammenta che nessuna intesa o rapporto e’ possibile con il mondo degli ultra’. Lo Stato non puo’ permettersi di cedere nei confronti di coloro che scioperano contro il principio di legalita’ e le istituzioni che garantiscono la sicurezza”.
CALCIO FUNZIONARI PS INCOMPRENSIBILE EVENTUALE RIMOZIONE BARRIERE STADIO OLIMPICO
Roma 1 feb. AdnKronos – Non comprendiamo affatto se dovesse essere confermata l’iniziativa del Ministero dello Sport di rimuovere le barriere settoriali all’interno delle curve dello Stadio Olimpico . Lo dichiara in una nota il segretario nazionale dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia Enzo Marco Letizia che aggiunge Esse determinando l’uscita di un’orda di violenti dalle curve hanno consentito di ridurre quasi a zero i momenti di tensione e di scontro tra gli ultra’ laziali e romanisti con le forze di polizia . Domani – prosegue Letizia – ricorre il decennale della morte dell’Ispettore Capo Filippo Raciti il cui omicidio e’ maturato in un clima di connivenza tra il mondo del calcio e le tifoserie nel quale si arrivo’ persino a tollerare la presenza di violenti sugli spalti. La lezione dell’assassinio di Raciti ci rammenta che nessuna intesa o rapporto e’ possibile con il mondo degli ultra’. Lo Stato – sottolinea Letizia – non puo’ permettersi di cedere nei confronti di coloro che scioperano contro il principio di legalita’ e le istituzioni che garantiscono la sicurezza.
Stadio Olimpico: Letizia (Anfp): rimuovere barriere è resa dello Stato ai violenti
(AGENPARL) – Roma, 01 feb 2017 – “Non comprendiamo affatto, se dovese essere confermata, l’iniziativa del Ministero dello Sport di rimuovere le barriere settoriali all’interno delle curve dello Stadio Olimpico. Esse, determinando l’uscita di un’orda di violenti dalle curve, hanno consentito di ridurre quasi a zero i momenti di tensione e di scontro tra gli ultrà laziali e romanisti con le forze di polizia. Domani ricorre il decennale della morte dell’Ispettore Capo Filippo Raciti, il cui omicidio è maturato in un clima di connivenza tra il mondo del calcio e le tifoserie nel quale si arrivò persino a tollerare la presenza di violenti sugli spalti”. Lo dichiara in una nota il segretario nazionale Anfp, Enzo Marco Letizia.
Calcio: funzionari polizia, barriere Olimpico da non rimuovere =
(AGI) – Roma, 1 feb. – “Non comprendiamo affatto, se dovesse essere confermata, l’iniziativa del ministero dello Sport di rimuovere le barriere settoriali all’interno delle curve dello Stadio Olimpico”. Ad affermarlo e’ Enzo Marco Letizia, segretario nazionale dell’Associazione nazionale funzionari polizia. “Esse – spiega Letizia – determinando l’uscita di un’orda di violenti dalle curve, hanno consentito di ridurre quasi a zero i momenti di tensione e di scontro tra gli ultra’ laziali e romanisti con le forze di polizia. Domani ricorre il decennale della morte dell’ispettore capo Filippo Raciti, il cui omicidio e’ maturato in un clima di connivenza tra il mondo del calcio e le tifoserie nel quale si arrivo’ persino a tollerare la presenza di violenti sugli spalti. La lezione dell’assassinio di Raciti ci rammenta che nessuna intesa o rapporto e’ possibile con il mondo degli ultra’. Lo Stato – conclude il segretario nazionale dell’Anfp – non puo’ permettersi di cedere nei confronti di coloro che scioperano contro il principio di legalita’ e le istituzioni che garantiscono la sicurezza”. (AGI)
ANSA/ Verso stop barriere Olimpico. Malago’ “Fiducia a tifosi”. Martedi’ vertice Viminale. Stadio: nuove trattative Comune-AS Roma
(ANSA) – ROMA, 1 FEB – Dopo mesi e mesi di proteste, malcontento e sciopero del tifo, con la clamorosa decisione della Curva Sud di disertare il derby del 4 dicembre, le barriere allo Stadio Olimpico sembrano avere i giorni contati. Per martedi’ 7 e’ in programma al Viminale una riunione operativa tra i ministri dell’Interno, Marco Minniti, e dello Sport, Luca Lotti, con i vertici di Roma e Lazio per trovare una soluzione a un problema che si trascina ormai da agosto 2015. L’incontro dovra’ servire a mettere nero su bianco gli impegni dei club una volta tolte le barriere volute dall’allora prefetto di Roma, Franco Gabrielli. Alla ricerca di una soluzione si e’ dedicato molto negli ultimi tempi il neoministro Lotti che ha lavorato sottotraccia insieme al collega del Viminale su come eliminare l’effetto negativo delle barriere che hanno scatenato la protesta delle tifoserie delle due squadre capitoline che hanno, da allora, disertato lo stadio: se gli ultra’ laziali alla fine si sono mostrati meno intransigenti, la curva della Roma ha invece negli ultimi due anni perso una media di circa 12mila spettatori a partita, cioe’ piu’ di un quarto degli spettatori. Il lavoro diplomatico messo in atto negli ultimi mesi e’ riuscito pero’ alla fine a portare il dossier sul tavolo operativo, con buone chance di soluzione. “Conosco la questione e questa sera andro’ dal ministro Lotti – ha fatto sapere il presidente del Coni, Giovanni Malago’, la cui visita era prevista da tempo – Ho sempre fatto il tifo per la rimozione, anche sapendo che non era nostra competenza perche’ noi siamo solo i proprietari dello stadio. Se si e’ trovata una soluzione con chi ha la responsabilita’ dell’ordine pubblico non posso che essere felice”, ha aggiunto Malago’ che ha riconosciuto alle tifoserie di Roma e Lazio “di aver dimostrato maturita’. Spero che tutto vada a buon fine”, ha concluso il n.1 del Coni che ha poi sollevato un altro problema di cui si dovra’ tenere conto, barriere o non barriere, nel caso si dovesse arrivare al derby di Coppa Italia, il che vorrebbe dire giocarne tre in meno di 60 giorni (1 marzo, 5 aprile e 30 aprile): a che ora farli giocare, considerando che l’Osservatorio li ha sempre rigorosamente fatti svolgere di pomeriggio? “Normalmente la Coppa Italia ha un contratto con la Rai per giocare la sera – ha ricordato Malago’ -, di conseguenza o c’e’ una deroga a quel contratto oppure bisognera’ dare un’autorizzazione a giocare la sera”. Insomma, un’altra questione di cui si dovra’ parlare martedi’ prossimo. Se e’ nutrito il partito di chi vuol dare credito e fiducia alle curve, c’e’ anche chi – e’ il caso dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia – la pensa diversamente. Per il segretario dell’Anfp, Enzo Letizia, “rimuovere le barriere e’ una resa ai violenti”. Le barriere, “determinando l’uscita di un’orda di violenti dalle curve, hanno consentito di ridurre quasi a zero i momenti di tensione e di scontro tra ultra’ e forze di polizia”. Barriere (e ottimismo) a parte, il calcio della capitale fa intanto i conti anche con un’altra questione in piedi da tempo: il nuovo Stadio della Roma. Secondo le ultime indiscrezioni, gia’ in settimana potrebbe esserci un nuovo incontro tra Campidoglio e club giallorosso. Un’accelerazione in vista della scadenza del 3 marzo, termine di chiusura della conferenza dei servizi entro il quale si punta a raggiungere un’intesa. Sul tavolo, a quanto si apprende, c’e’ un dialogo sul miglioramento del progetto con due punti fermi: l’equilibrio economico-finanziario determinato dalla cosiddetta Legge sugli stadi e il rispetto della procedura fissata dalla conferenza dei servizi. (ANSA).