Con l’ultima legge di bilancio, il Governo ha previsto un incremento della dotazione del fondo istituito dall’art. 1, comma 95, della legge 30 dicembre 2021, n. 234. Questo fondo è destinato esclusivamente all’adozione di provvedimenti normativi mirati a una graduale perequazione del regime previdenziale per il personale delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e del Corpo dei Vigili del Fuoco. L’obiettivo è introdurre misure compensative per gli effetti della liquidazione dei trattamenti pensionistici del personale in uscita a partire dal 2022, attraverso l’aumento del coefficiente di trasformazione del montante contributivo, che rappresenta uno degli obiettivi dell’Associazione in tema di trattamenti previdenziali.

Queste risorse, tuttavia, sono attualmente limitate e distribuite per coprire le esigenze degli anni 2022, 2023, 2024 e 2025. La domanda sorge spontanea: tale provvedimento è sufficiente? La risposta è chiara e inequivocabile: assolutamente no!

Tuttavia, non possiamo ignorare la presenza di questo finanziamento. Sebbene insufficiente, rappresenta comunque un punto di partenza; tra il nulla e un passo avanti, è preferibile questo passo.

È dunque essenziale che i provvedimenti previsti vengano attuati al più presto. Questa tempestività non solo risponderebbe alle esigenze immediate del personale, ma costituirebbe una base solida per garantire ulteriori finanziamenti a partire dal 2026. In questo modo, eviteremmo il rischio che, dopo anni di attese, si torni a una situazione di totale immobilismo.

Ogni ritardo nell’adozione di questi provvedimenti mette in pericolo il futuro previdenziale di chi ha servito il Paese con dedizione. Non possiamo permetterci di riaprire le porte del nulla. Lavoriamo affinché questa prima tranche di finanziamenti rappresenti l’inizio di un percorso di reale equità e giustizia per noi ed il restante personale.

 

Roma, 29 agosto 2024

Enzo Marco Letizia

Editoriale 29 agosto 2024