L’assoluzione di Massimo Improta, dirigente della Polizia di Stato, è avvenuta solo dopo oltre 12 anni. Un periodo insopportabile per qualsiasi cittadino ed ancor di più per chi esercita le funzioni di tutore dell’ordine.
La soddisfazione che proviamo per il felice esito della vicenda che ha visto coinvolto il nostro collega non può far venir meno la riflessione sulla necessità che le tutele legali per i funzionari di Polizia debbano essere adeguate. L’esposizione al rischio di denunce strumentali anche a fini risarcitori è tale da rischiare di intimidire i funzionari nelle loro azioni. Paradossalmente, poi, in caso di assoluzione con sentenze che impongono il pagamento delle spese processuali alle controparti il Ministero pretende la restituzione dei già modesti anticipi per le spese di giustizia lasciando al funzionario il tentativo spesso infruttuoso di rivalersi su nullatenenti.
Crediamo che il Ministro degli Interni debba quanto prima convocare un tavolo con i rappresentati sindacali per trovare nuove e più adeguate tutele a favore di chi non solo rischia la propria incolumità fisica ma anche quella dell’onore e della propria serenità”. Così in una nota il segretario dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia Enzo Marco Letizia commenta l’assoluzione di Massimo Improta per la vicenda di un tifoso arrestato nel 2010.
Funzionari polizia, Improta assolto ma servono piu’ tutele legali (ANSA) – ROMA, 21 FEB – “L’assoluzione di Massimo Improta, dirigente della Polizia di Stato, e’ avvenuta solo dopo oltre 12 anni. Un periodo insopportabile per qualsiasi cittadino ed ancor di piu’ per chi esercita le funzioni di tutore dell’ordine”. Cosi’ il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, Enzo Marco Letizia, commenta l’assoluzione di Massimo Improta per la vicenda di un tifoso arrestato nel 2010.
“La soddisfazione che proviamo per il felice esito della vicenda che ha visto coinvolto il nostro collega non puo’ far venir meno la riflessione sulla necessita’ che le tutele legali per i funzionari di polizia debbano essere adeguate. L’esposizione al rischio di denunce strumentali anche a fini risarcitori e’ tale da rischiare di intimidire i funzionari nelle loro azioni, commenta ancora Letizia per il quale “paradossalmente, poi, in caso di assoluzione con sentenze che impongono il pagamento delle spese processuali alle controparti il ministero pretende la restituzione dei gia’ modesti anticipi per le spese di giustizia lasciando al funzionario il tentativo spesso infruttuoso di rivalersi su nullatenenti”.
Crediamo che il Ministro degli Interni debba quanto prima convocare un tavolo con i rappresentati sindacali per trovare nuove e piu’ adeguate tutele a favore di chi non solo rischia la propria incolumita’ fisica ma anche quella dell’onore e della propria serenita, conclude Letizia. (ANSA).
ROMA: LETIZIA (ANFP) IMPROTA ASSOLTO DOPO ANNI, TUTELE LEGALI SIANO ADEGUATE (Adnkronos) – ”L’assoluzione di Massimo Improta, dirigente della Polizia di Stato, e’ avvenuta solo dopo oltre 12 anni. Un periodo insopportabile per qualsiasi cittadino ed ancor di piu’ per chi esercita le funzioni di tutore dell’ordine. La soddisfazione che proviamo per il felice esito della vicenda che ha visto coinvolto il nostro collega non puo’ far venir meno la riflessione sulla necessita’ che le tutele legali per i funzionari di Polizia debbano essere adeguate”. Cosi’ il segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia Enzo Marco Letizia commenta l’assoluzione di Massimo Improta per la vicenda di un tifoso arrestato nel 2010.
”L’esposizione al rischio di denunce strumentali anche a fini risarcitori e’ tale da rischiare di intimidire i funzionari nelle loro azioni – continua il sindacalista – Paradossalmente, poi, in caso di assoluzione con sentenze che impongono il pagamento delle spese processuali alle controparti il Ministero pretende la restituzione dei gia’ modesti anticipi per le spese di giustizia lasciando al funzionario il tentativo spesso infruttuoso di rivalersi su nullatenenti. Crediamo che il Ministro degli Interni debba quanto prima convocare un tavolo con i rappresentati sindacali per trovare nuove e piu’ adeguate tutele a favore di chi non solo rischia la propria incolumita’ fisica ma anche quella dell’onore e della propria serenita”’.