Come è noto i Vice Questori Aggiunti, i Vice Questori e qualifiche equiparate dei ruoli dei tecnici e dei medici, per effetto del passaggio dal precedente sistema di contrattualizzazione all’area dirigenziale, non percepiscono più il trattamento economico accessorio connesso ai fondi per l’efficienza per i servizi istituzionali.

In attesa dell’avvio del tavolo negoziale per la dirigenza, che non è stato ancora adeguatamente finanziato, la perdita retributiva media annua è di circa 2.000 euro lordi pro capite per un  ammontare totale di circa 4 milioni di euro.

In merito, abbiamo sempre evidenziato l’insufficienza del fondo, di appena  900 mila euro, previsto dal comma 11 dell’art. 45 del decreto sul riordino delle carriere, finalizzato a fronteggiare specifiche esigenze di carattere operativo ovvero di valorizzare l’attuazione di specifici programmi o il raggiungimento di qualificati obbiettivi, perciò simile negli scopi  al c.d. FESI.

Tra l’altro, abbiamo anche stigmatizzato le sperequazioni del suddetto fondo per V.Q.A e V.Q. rispetto a quanto stanziato per i gradi corrispondenti degli Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri  e della Guardia di Finanza.

Va detto con chiarezza che sarebbe insufficiente allo scopo, aggiungere al citato fondo anche le somme previste, per la Polizia di Stato, dal DPCM del 21 marzo scorso per l’area negoziale della dirigenza, in quanto lo stanziamento, ripartito in tre anni, è assai esiguo.

Di seguito si riporta una tabella esplicativa:

 

2018 2019 2020
Fondo comma 11 art. 45 decreto riordino 900.000 900.000 900.000
Fondi stanziati area negoziale dirigenza per la polizia di stato 605.651 1.055.948 1.506.245
Somme necessarie per compensare detrimento retributivo accessorio 4.000.000 4.000.000 4.000.000

 

Pertanto, se si volesse conseguire l’obbiettivo minimo di compensare integralmente le perdite retributive  del FESI, sarebbero necessari circa 2,5 milioni per il 2018, 2 milioni per il 2019 ed 1,5 milioni per il 2020.

Ma tale obbiettivo, da solo, sarebbe del tutto irragionevole, poiché verrebbero sacrificate le aspettative dei Primi Dirigenti, Dirigenti Superiori e Dirigenti Generali. E, dunque, sono necessari non meno di ulteriori 2000 euro pro capite, per i circa mille colleghi già dirigenti prima del riordino delle carriere, ai soli fini perequativi con le altre qualifiche, per un totale di circa 2 milioni di euro.

L’obiettivo, dunque, è quello dei 6 milioni di euro annui a decorrere dal 2018, per soddisfare le esigenze del trattamento economico accessorio connesso al c.d. FESI per le qualifiche da V.Q.A. a D.G. Mentre attualmente, a decorrere dal 2020, sono disponibili per l’area negoziale della Polizia di Stato solo 1,5 milioni di euro che rappresentano circa il 16% dei 9,5 milioni stanziati per l’area negoziale della dirigenza di tutte le Forze di Polizia e delle Forze Armate.

Va segnalato, infine, che per raggiungere il predetto obbiettivo minimo dei 6 milioni all’area negoziale  della dirigenza della Polizia di Stato occorrerebbe, per tutta l’area negoziale e i suoi riflessi per le altre Forze del comparto, un ulteriore stanziamento complessivo di circa 25 milioni di euro, e sarebbe comunque il soddisfacimento soltanto di un primo livello di sacrosante esigenze del personale.

È evidente, dunque, che la questione è più articolata di quanto non si voglia far credere. Per evitare che si aggiunga confusione a quella già esistente in merito alle risorse ancora non stanziate a favore della carriera dei Funzionari, e alla loro destinazione, continueremo a fornire regolarmente una completa informazione sulle nostre iniziative  e sul reale stato delle cose.

In questi giorni, in cui il Parlamento discute la legge di bilancio, stiamo incontrando i vari esponenti dei gruppi parlamentari affinché possano individuare, attraverso il confronto con le nostre rappresentanze, le opportune soluzioni alle problematiche che la categoria vive.

Roma, 7 dicembre 2018

Problematiche area negoziale 7 dicembre 2018