A 29 anni dalla morte di Paolo Borsellino e degli agenti della Polizia di Stato Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina riteniamo importante ricordare un concetto che Borsellino ha più volte ripetuto e che rimane più che mai attuale: la necessità di non concedersi pause nella lotta alla mafia pena il rischio di ritrovarsi al punto di partenza.
La straordinaria emergenza sanitaria che ormai da tempo stiamo vivendo non solo rappresenta una ghiotta occasione per le organizzazioni mafiose per inquinare l’economia sana del nostro Paese ma rischia anche di mettere in secondo piano quella azione di educazione alla legalità ed al riscatto morale che il magistrato riteneva condizione indispensabile per sconfiggere “il puzzo del compromesso e della complicità.
Accogliamo con soddisfazione e condividiamo il pensiero del Presidente del Parlamento Europeo che ha sottolineato la necessità di una azione unitaria in ambito europeo per la lotta alle organizzazioni mafiose”.
Le migliori risorse investigative delle diverse forze di Polizia sono infatti da tempo impegnate oltre a contrastare i rischi connessi a forme di usura e di sciacallaggio nei confronti di aziende ed imprenditori, a far sì che gli importanti aiuti economici previsti per il nostro paese non finiscano nelle mani sbagliate”.
Continuare senza incertezze e senza sosta la lotta a tutte le mafie è l’unico modo per rendere omaggio alla memoria di Paolo Borsellino e dei nostri colleghi caduti insieme a lui in una missione che oggi è affidata ad ognuno e ciascuno di no. Così in una nota il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, ricorda il ventinovesimo anniversario della strage di Via D’Amelio.
Roma 19 lug. Adnkronos – ”A 29 anni dalla morte di Paolo Borsellino e degli agenti della Polizia di Stato Emanuela Loi Agostino Catalano Vincenzo Li Muli Walter Eddie Cosina e Claudio Traina riteniamo importante ricordare un concetto che Borsellino ha piu’ volte ripetuto e che rimane piu’ che mai attuale la necessita’ di non concedersi pause nella lotta alla mafia pena il rischio di ritrovarsi al punto di partenza”. Lo dice in una nota il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia Girolamo Lacquaniti. ”La straordinaria emergenza sanitaria che ormai da tempo stiamo vivendo – spiega – non solo rappresenta una ghiotta occasione per le organizzazioni mafiose per inquinare l’economia sana del nostro Paese ma rischia anche di mettere in secondo piano quella azione di educazione alla legalita’ ed al riscatto morale che il magistrato riteneva condizione indispensabile per sconfiggere ‘il puzzo del compromesso e della complicita” . ”Accogliamo con soddisfazione e condividiamo il pensiero del Presidente del Parlamento Europeo che ha sottolineato la necessita’ di una azione unitaria in ambito europeo per la lotta alle organizzazioni mafiose – aggiunge – Le migliori risorse investigative delle diverse forze di Polizia sono infatti da tempo impegnate oltre a contrastare i rischi connessi a forme di usura e di sciacallaggio nei confronti di aziende ed imprenditori a far si’ che gli importanti aiuti economici previsti per il nostro paese non finiscano nelle mani sbagliate. Continuare senza incertezze e senza sosta la lotta a tutte le mafie e’ l’unico modo per rendere omaggio alla memoria di Paolo Borsellino e dei nostri colleghi caduti insieme a lui in una missione che oggi e’ affidata ad ognuno e ciascuno di noi”.