L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia esprime sorpresa e rammarico per l’esclusione del Vice Ispettore Christian Di Martino dall’elenco dei premiati con l’Ambrogino d’Oro 2024. Un’assenza che lascia senza parole, considerando che Di Martino, con coraggio e abnegazione, ha rischiato la propria vita per difendere i cittadini e la città di Milano.
Christian Di Martino non è solo un servitore dello Stato, ma un autentico eroe silenzioso. La comunità spesso si accorge del valore di questi uomini e donne soltanto quando accadono eventi drammatici, come quello che ha coinvolto Di Martino, il cui sacrificio ha tenuto Milano e l’intero Paese col fiato sospeso quando il poliziotto lottava, su di un letto ospedaliero, tra la vita e la morte.
La sua azione, in quel tragico 9 maggio, è diventata un simbolo dell’autentica missione che i poliziotti italiani compiono ogni giorno: garantire la sicurezza dei cittadini e, al contempo, sostenere la tenuta sociale del nostro Paese, intervenendo con prontezza in migliaia di situazioni di crisi acute. È un compito che va ben oltre un semplice lavoro, configurandosi come una vera e propria missione al servizio della collettività.
Ci saremmo aspettati un riconoscimento trasversale da parte della politica, un gesto che celebrasse non solo il valore individuale, ma anche il ruolo essenziale delle forze dell’ordine nel tessuto sociale italiano. Purtroppo, così non è stato. Questa vicenda lascia un’amarezza profonda e rende evidenti le responsabilità di chi avrebbe potuto, e dovuto, valorizzare un esempio tanto alto di dedizione e sacrificio. Così in una nota Enzo Letizia segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia
(AGI) – Roma, 22 nov. – L’Associazione nazionale funzionari di polizia esprime “sorpresa e rammarico per l’esclusione del vice ispettore Christian Di Martino dall’elenco dei premiati con l’Ambrogino d’Oro 2024. Un’assenza che lascia senza parole, considerando che Di Martino, con coraggio e abnegazione, ha rischiato la propria vita per difendere i cittadini e la citta’ di Milano”. Lo scorso 9 maggio, mentre era in servizio alla stazione di Milano-Lambrate, il vice ispettore venne accoltellato da uno straniero segnalato per aver lanciato pietre contro i treni e i passeggeri in transito. “Christian Di Martino – scrive Enzo Letizia, segretario dell’Associazione – non e’ solo un servitore dello Stato, ma un autentico eroe silenzioso. La comunita’ spesso si accorge del valore di questi uomini e donne soltanto quando accadono eventi drammatici, come quello che ha coinvolto Di Martino, il cui sacrificio ha tenuto Milano e l’intero Paese col fiato sospeso quando il poliziotto lottava, su di un letto ospedaliero, tra la vita e la morte. La sua azione, in quel tragico 9 maggio, e’ diventata un simbolo dell’autentica missione che i poliziotti italiani compiono ogni giorno: garantire la sicurezza dei cittadini e, al contempo, sostenere la tenuta sociale del nostro Paese, intervenendo con prontezza in migliaia di situazioni di crisi acute. E’ un compito che va ben oltre un semplice lavoro, configurandosi come una vera e propria missione al servizio della collettivita’”.
“Ci saremmo aspettati un riconoscimento trasversale da parte della politica – conclude l’esponente sindacale – un gesto che celebrasse non solo il valore individuale, ma anche il ruolo essenziale delle forze dell’ordine nel tessuto sociale italiano.
Purtroppo, cosi’ non e’ stato. Questa vicenda lascia un’amarezza profonda e rende evidenti le responsabilita’ di chi avrebbe potuto, e dovuto, valorizzare un esempio tanto alto di dedizione e sacrificio”. (AGI)