Signor Capo della polizia,
fu Seneca a dire: L’amore per un cane dona grande forza all’uomo. E invece Konrad Lorenz “Per il cane l’amicizia personale è tutto. Ricordate però che in questo modo vi assumete un impegno tutt’altro che lieve, perché dopo e’ impossibile rompere l’amicizia con un cane fedele, e darlo via equivale a un omicidio”.
E’ in nome di questo impegno, mai realmente espresso, ma implicito nel contesto della relazione tra gli uomini e la natura, quel bene prezioso intorno a noi che abbiamo avuto in prestito dalle generazioni a venire e dovremmo restituire armonioso ed equilibrato, che ci rivolgiamo a Lei per richiamare la Sua attenzione su un caso che ci sta particolarmente a cuore e che ci auguriamo susciterà il Suo interessamento.
Sul Centro Cinofili di Nettuno, una struttura in grado di ospitare cento cani, dotata di efficienti infrastrutture compresa un’infermeria, equipaggiato con attrezzature moderne per l’analisi e la diagnosi precoce delle patologie, pesa il trasferimento a oltre 120 Km di distanza nel centro di Ladispoli.
La struttura di Nettuno è una realtà di eccellenza che costituisce un orgoglio per i cittadini fin dal 1947, grazie all’opera dei suoi istruttori e conduttori di eccezionali capacità dimostrate a livello nazionale e internazionale (si tratta tra l’altro dei formatori del cane Rocky) e di un sito che testimonia una operatività vivace e dinamica grazie al coincidere di numerose attività particolarmente qualificate, come i i corsi effettuati sulle tre aree strategiche di interesse primario: Polizia Giudiziaria ed Ordine Pubblico, Antidroga e Antiesplosivo.
Proprio per questi motivi la città di Nettuno ha stretto un sodalizio con il Centro sancito dalla collaborazione volontaria e gratuita che molti cittadini hanno offerto agli operatori nel mantenere in piena efficienza la struttura, tanto che gli istruttori ed i conduttori, dismessi i panni degli addestratori, con entusiasmo si sono offerti di garantire la manutenzione e di conservare la qualità e la funzionalità dei locali e dei vani adibiti all’ospitalità degli animali. Tanto che ne è stata garantita un’operatività qualificata con costi irrisori, mentre si ha notizia che l’allestimento ancora incompleto della sede di Ladispoli, peraltro in grado di ospitare un numero molto ridotto di animali non superiore a 40, comporterebbe una spesa per milioni di euro.
Se la decisione fosse irreversibile si tratterebbe di una scelta irrazionale e contestabile per motivi economici ma soprattutto perché contrasta con criteri di efficienza e di buona amministrazione. Si rammenta che il centro cinofili di Nettuno può disporre, in comune, delle strutture dell’Istituto per Ispettori che ha la funzionalità di un vero e proprio “Campus”.
Il personale per motivi di età e proprio in considerazione del radicamento territoriale di risorse e umane e strutture non ha più la forza per un trasferimento e non è plausibile che addetti di nuova leva garantiscano le stesse prestazioni, la stessa qualità professionale e le stesse performance.
Dando luogo al non nuovo verificarsi di una politica che non premia la competenza ed il know how del personale, si pensi solo che con somme notevolmente inferiori rispetto a quelle impegnate per la sede di Ladispoli sarebbe stato possibile esaltare le potenzialità già presenti nel vasto complesso di Nettuno.
Ma c’è un’altra considerazione che ci permettiamo di sottoporLe: sarebbe innovativo creare una virtuosa sinergia tra la Scuola per l’Ordine Pubblico ed il Centro di addestramento cani per costituire un patrimonio prezioso suscettibile di contribuire a fronteggiare e risolvere alcuni problemi non marginali in materia di ordine pubblico, soprattutto nelle piccole Questure dove si avverte con più forza la carenza organica.
Il ricorso a cani addestrati con tanta maestria e riconosciuta capacità potrebbe rappresentare un deterrente efficacissimo per il contenimento di fenomeni quali il tifo violento degli stadi o la presenza di facinorosi in alcune tipologie di manifestazioni.
Al riguardo, inoltre, si rappresenta che i cani di polizia giudiziaria ed ordine pubblico oggi possono stare a casa del conduttore, per cui non si dovrebbero effettuare spese per la costruzione di box sul territorio.
Sarebbe davvero una scelta poco felice quella di depauperare una realtà così consolidata e così promettente, in grado tra l’altro di contribuire in maniera innovativa alle aspirazione di sicurezza e al suo mantenimento.
Siamo certi di trovare ancora una volta ascolto nella Sua persona la giusta attenzione.
Il Segretario Nazionale
Enzo Marco Letizia