Gli autori delle devastazioni compiute nel corso della manifestazione «MayDayParade No-Expo» del Primo maggio a Milano, hanno un volto, sono stati identificati e si conosce la loro storia, che racconta della militanza in organizzazioni antagoniste che esercitano professionalmente la violenza.
Grazie ad un’attività di indagine puntigliosa, svolta dalla DIGOS della locale Questura, durata mesi, sono dieci le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite a Milano, e contestualmente in Grecia, con la collaborazione dei relativi uffici di Polizia, a carico di cinque giovani milanesi appartenenti alla locale area «Anarco-Squatter-Antagonista» (già noti alla DIGOS) e cinque anarchici greci. A questi si aggiungono cinque indagati a piede libero per i medesimi reati: tre milanesi, un comasco e un greco.
Gli investigatori che hanno condotto le minuziose indagini, grazie all’esame di migliaia di immagini e particolari del materiale video-fotografico raccolto, frutto del prezioso ed insostituibile lavoro del personale del Gabinetto di Polizia Scientifica, hanno isolato comportamenti di singoli soggetti, potendo attribuire loro specifiche azioni penalmente rilevanti.
La città tutta aveva reagito alle violenze con straordinaria vitalità e partecipazione democratica, trasformando il dolore e la condanna per l’offesa subita da Milano, in un appassionato atto d’amore collettivo verso la città, contribuendo a ripristinare tutti i luoghi oggetto delle barbare distruzioni. Il successo dell’azione investigativa è la migliore risposta al loro impegno spontaneo di quei giorni e la conferma che i responsabili di atti criminosi non possono certo sperare nell’impunità.
Proprio per questo, alla soddisfazione e all’apprezzamento per l’efficiente operato delle Polizia di Stato, uniamo l’auspicio che la magistratura dia ora applicazione rigorosa alla legge, affinché sia dato riscontro inequivocabile ai bisogni e alle aspettative del Paese in tema di sicurezza e di ordine pubblico.
L’esperienza maturata offre un’ulteriore occasione per riflettere sulla necessità che sia finalmente introdotto l’arresto in flagranza differita anche in questo ambito e che siano inasprite le pene per chi abusa del diritto di manifestazione del pensiero, mettendo a repentaglio interessi fondamentali, sia privati sia collettivi.
Roma, 12 novembre 2015
1 maggio: Anfp, necessario arresto in flagranza differita
(ANSA) – ROMA, 12 NOV – “La città tutta aveva reagito alle violenze con straordinaria vitalità e partecipazione democratica, trasformando il dolore e la condanna per l’offesa subita da Milano, in un appassionato atto d’amore collettivo verso la città, contribuendo a ripristinare tutti i luoghi oggetto delle barbare distruzioni. Il successo dell’azione investigativa è la migliore risposta al loro impegno spontaneo di quei giorni e la conferma che i responsabili di atti criminosi non possono certo sperare nell’impunità”. Così Lorena La Spina, segretario dell’Associazione nazionale funzionari polizia, commenta gli arresti per gli scontri alla manifestazione del primo maggio a Milano. “Proprio per questo – osserva La Spina – alla soddisfazione e all’apprezzamento per l’efficiente operato delle Polizia di Stato, uniamo l’auspicio che la magistratura dia ora applicazione rigorosa alla legge, affinché sia dato riscontro inequivocabile ai bisogni e alle aspettative del Paese in tema di sicurezza e di ordine pubblico. L’esperienza maturata – sottolinea – offre un’ulteriore occasione per riflettere sulla necessità che sia finalmente introdotto l’arresto in flagranza differita anche in questo ambito e che siano inasprite le pene per chi abusa del diritto di manifestazione del pensiero, mettendo a repentaglio interessi fondamentali, sia privati sia collettivi”. (ANSA).EXPO: ANFP, SODDISFAZIONE PER FERMI AUTORI DEVASTAZIONI
Roma, 12 nov. (AdnKronos) – Gli autori delle devastazioni compiute nel corso della manifestazione ‘MayDayParade No-Expò del Primo maggio a Milano, hanno un volto, «sono stati identificati e si conosce la loro storia, che racconta della militanza in organizzazioni antagoniste che esercitano professionalmente la violenza», sottolinea Lorena Spina, segretaria nazionale di Anfp. Grazie ad un’attività di indagine svolta dalla Digos della locale questura, durata mesi, sono dieci le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite a Milano, e contestualmente in Grecia, con la collaborazione dei relativi uffici di Polizia, a carico di cinque giovani milanesi appartenenti alla locale area ‘Anarco-Squatter-Antagonistà e cinque anarchici greci. A questi si aggiungono cinque indagati a piede libero per i medesimi reati: tre milanesi, un comasco e un greco. (segue)
(2) = (AdnKronos) – «Gli investigatori che hanno condotto le indagini, grazie all’esame di migliaia di immagini e particolari del materiale video-fotografico raccolto, frutto del prezioso ed insostituibile lavoro del personale del gabinetto di Polizia scientifica, hanno isolato- prosegue La Spina- comportamenti di singoli soggetti, potendo attribuire loro specifiche azioni penalmente rilevanti». Proprio per questo, alla soddisfazione e all’apprezzamento per l’efficiente operato delle polizia di Stato, «uniamo l’auspicio che la magistratura dia ora applicazione rigorosa alla legge, affinché – conclude- sia dato riscontro inequivocabile ai bisogni e alle aspettative del Paese in tema di sicurezza e di ordine pubblico».