1-39agenzie-lulio-2015Roma, 13 novembre – La feroce aggressione ai danni di un ebreo ortodosso, colpito da diverse coltellate alla schiena e al volto, avvenuta ieri sera a Milano, rievoca episodi analoghi verificatisi in Francia e nel resto d’Europa, dove antisemitismo e xenofobia sono diventati temi e contenuti di slogan e programmi elettorali di partiti e movimenti politici. Una rilevazione annuale redatta su questo argomento scottante dal Kantor Center dell’Università di Tel Aviv ha censito, nel 2014, 776 episodi di intolleranza violenta rispetto ai 554 del 2013, con un aumento del fenomeno del 40% e il numero quest’anno è destinato ad aumentare.
E’ doveroso attendere le risposte degli inquirenti, ma l’oggetto della violenza e la dinamica dei fatti lascerebbero pensare che si sia trattato di un brutale atto di antisemitismo.  Ma  oltre al lavoro di prevenzione e vigilanza che le forze dell’ordine e lo Stato già compiono con efficacia, sarebbe auspicabile  una risposta collettiva  dei cittadini di tutto il Paese,  che  contrasti con la forza della ragione e della civiltà i rigurgiti  antisemiti, xenofobi  o discriminatori, che si presentano con sconfortante puntualità quando una crisi economica suscita malessere e risentimento e che si indirizzano verso chi viene percepito come estraneo, diverso e quindi minaccioso.
Ci auguriamo che il nostro quotidiano lavoro sul campo, svolto con partecipazione e spirito di servizio per garantire una umana e civile accoglienza a chi arriva spinto dalla guerra o dal bisogno, serva di esempio per incrementare quella coesione sociale che costituisce il motore dei processi di pace e di equità e per sconfiggere la diffidenza e la paura.
Ma occorre anche sempre maggiore vigilanza, l’impiego straordinario di Forze dell’ordine e una reazione democratica di tutti contro la minaccia di un terrorismo, che, come dimostrano gli arresti di ieri, vuol fare proselitismo ideologico e militante dell’odio nel nostro Paese, anche attraverso messaggi che incitano all’uccisione degli ebrei e che nell’episodio di Milano hanno trovato conferma.

Ebreo accoltellato: Funzionari polizia, cittadini rispondano
(ANSA) – ROMA, 13 NOV – “La feroce aggressione ai danni di un ebreo ortodosso, colpito da diverse coltellate alla schiena e al volto, avvenuta ieri sera a Milano, rievoca episodi analoghi verificatisi in Francia e nel resto d’Europa, dove antisemitismo e xenofobia sono diventati temi e contenuti di slogan e programmi elettorali di partiti e movimenti politici”. E’ quanto afferma una nota dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, che chiedono una risposta collettiva dei cittadini contro questi episodi di antisemitismo. “Una rilevazione annuale redatta su questo argomento scottante dal Kantor Center dell’Università di Tel Aviv ha censito, nel 2014, 776 episodi di intolleranza violenta rispetto ai 554 del 2013, con un aumento del fenomeno del 40% e il numero quest’anno è destinato ad aumentare. E’ doveroso attendere le risposte degli inquirenti, ma l’oggetto della violenza e la dinamica dei fatti lascerebbero pensare che si sia trattato di un brutale atto di antisemitismo. Ma oltre al lavoro di prevenzione e vigilanza che le forze dell’ordine e lo Stato già compiono con efficacia – prosegue la nota – sarebbe auspicabile una risposta collettiva dei cittadini di tutto il Paese, che contrasti con la forza della ragione e della civiltà i rigurgiti antisemiti, xenofobi o discriminatori, che si presentano con sconfortante puntualità quando una crisi economica suscita malessere e risentimento e che si indirizzano verso chi viene percepito come estraneo, diverso e quindi minaccioso”. “Ci auguriamo che il nostro quotidiano lavoro sul campo, svolto con partecipazione e spirito di servizio per garantire una umana e civile accoglienza a chi arriva spinto dalla guerra o dal bisogno, serva di esempio per incrementare quella coesione sociale che costituisce il motore dei processi di pace e di equità e per sconfiggere la diffidenza e la paura. Ma occorre anche sempre maggiore vigilanza, l’impiego straordinario di Forze dell’ordine e una reazione democratica di tutti contro la minaccia di un terrorismo, che, come dimostrano gli arresti di ieri, vuol fare proselitismo ideologico e militante dell’odio nel nostro Paese, anche attraverso messaggi che incitano all’uccisione degli ebrei e che nell’episodio di Milano hanno trovato conferma”, conclude l’Associazione. (ANSA)

MILANO: ANFP, AGGRESSIONE RIEVOCA EPISODI DI ANTISEMITISMO E XENOFOBIA = Milano, 13 nov. (AdnKronos) – «La feroce aggressione ai danni di un ebreo ortodosso, colpito da diverse coltellate alla schiena e al volto, avvenuta ieri sera a Milano, rievoca episodi analoghi verificatisi in Francia e nel resto d’Europa, dove antisemitismo e xenofobia sono diventati temi e contenuti di slogan e programmi elettorali di partiti e movimenti politici. Una rilevazione annuale redatta su questo argomento scottante dal Kantor Center dell’Università di Tel Aviv ha censito, nel 2014, 776 episodi di intolleranza violenta rispetto ai 554 del 2013, con un aumento del fenomeno del 40% e il numero quest’anno è destinato ad aumentare». Lo spiega in una nota il segretario nazionale Anfp Lorena La Spina. «È doveroso – continua – attendere le risposte degli inquirenti, ma l’oggetto della violenza e la dinamica dei fatti lascerebbero pensare che si sia trattato di un brutale atto di antisemitismo. Ma oltre al lavoro di prevenzione e vigilanza che le forze dell’ordine e lo Stato già compiono con efficacia, sarebbe auspicabile una risposta collettiva dei cittadini di tutto il Paese, che contrasti con la forza della ragione e della civiltà i rigurgiti antisemiti, xenofobi o discriminatori, che si presentano con sconfortante puntualità quando una crisi economica suscita malessere e risentimento e che si indirizzano verso chi viene percepito come estraneo, diverso e quindi minaccioso». (segue)MILANO: ANFP, AGGRESSIONE RIEVOCA EPISODI DI ANTISEMITISMO E XENOFOBIA (2) = (AdnKronos) – «Ci auguriamo che il nostro quotidiano lavoro sul campo, svolto con partecipazione e spirito di servizio per garantire una umana e civile accoglienza a chi arriva spinto dalla guerra o dal bisogno, serva di esempio per incrementare quella coesione sociale che costituisce il motore dei processi di pace e di equità e per sconfiggere la diffidenza e la paura», prosegue La Spina. «Ma occorre anche sempre maggiore vigilanza – chiarisce il segretario nazionale Anfp – l’impiego straordinario di Forze dell’ordine e una reazione democratica di tutti contro la minaccia di un terrorismo, che, come dimostrano gli arresti di ieri, vuol fare proselitismo ideologico e militante dell’odio nel nostro Paese, anche attraverso messaggi che incitano all’uccisione degli ebrei e che nell’episodio di Milano hanno trovato conferma».