Erigere mura e barricate ai confini segna la fine di Schengen e di qualunque politica intrinsecamente comunitaria di gestione dell’emergenza immigrazione. Si tratta di un approccio che non è neppure definibile come emergenziale e che rischia di determinare anche un’intensificazione dei flussi via mare, più pericolosi e difficili da controllare. Si scaricano, così, sull’Italia i problemi del Mediterraneo e la si condanna a gestire da sola e con stretti vincoli di bilancio una vera e propria emergenza umanitaria e di sicurezza i cui effetti ricadranno inevitabilmente anche sull’anello più debole della catena: le donne e gli uomini della Polizia di Stato.
Tutto ciò senza peraltro contare i rischi di radicalizzazione insiti nell’assenza di una politica condivisa di gestione della crisi migratoria, con evidente ulteriore pregiudizio per la sicurezza nazionale ed europea.
“Così si rischia di determinare un’intensificazione dei flussi via mare – ammonisce Lorena La Spina, segretario dell’associazione Funzionari, Anfp – più pericolosi e difficili da controllare. Si scaricano sull’Italia i problemi del Mediterraneo e la si condanna a gestire da sola e con stretti vincoli di bilancio una vera e propria emergenza umanitaria e di sicurezza i cui effetti ricadranno inevitabilmente anche sull’anello più debole della catena: le donne e gli uomini della Polizia di Stato”.