Sant’Anna di Stazzema, la nuova lapide in memoria dei martiri arriva dal cielo
Il monumento con i nomi delle vittime della strage nazifascista del 12 agosto 1944 era stato distrutto un anno fa da una tempesta di vento. Ora, grazie al contributo dell’Associazione Nazionale Funzionari di polizia e dei volontari, è tornato sul luogo dell’eccidio. L’inaugurazione il 25 Aprile, 71^ anniversario della Liberazione
di ALBERTO CUSTODERO
SANT’ANNA DI STAZZEMA – La nuova lapide in memoria della strage nazifascista del 12 agosto del 1944 a Sant’Anna di Stazzema è arrivata dal cielo. Con un elicottero dell’Esercito, dopo un volo ‘epico’ dall’aeroporto di Massa fino a Sant’Anna di Stazzema, sorvolando tutta la Versilia. Durante le operazioni, la zona del Monumento Ossario è rimasta chiusa per motivi di sicurezza. La lapide sostituirà quella che fu distrutta da una tempesta di vento il 5 marzo del 2015.
Distrutta dal vento. La vecchia lapide aveva resistito per decine e decine di anni alle intemperie, in cima al Colle di Cava. Ma la tempesta di vento del 5 marzo 2015 causò molti danni in Versilia, abbattendo migliaia di piante, danneggiando abitazioni, auto, strade. Per giorni centinaia di famiglie restarono senza elettricità e linee telefoniche e le ferite, in alcune parti del territorio, sono ancora evidenti. C’è un’immagine di quel giorno che ha colpito nel profondo, suscitando emozione e sgomento: quella di Enrico Pieri che osserva la lapide al Monumento Ossario, sulla quale erano scritti i nomi delle vittime della strage di Sanr’Anna, schiantata al suolo dalla furia del vento e sgretolata in mille pezzi.
I LAVORI PER LA NUOVA LAPIDE
La nuova lapide. La nuova lapide è stata ricostruita e dal 25 aprile tornerà sul Colle di Cava, dietro il Monumento Ossario: entrambi sentinelle della memoria. La collocazione della grande piastra sulla quale sono incisi oltre 400 nominativi delle vittime (l’elenco completo dei 560 martiri non esiste perché molte furono le vittime non riconosciute) è avvenuta il 21 aprile. Alcuni nomi sono stati aggiunti in quanto negli ultimi anni sono state fatte nuove identificazioni. La lapide è stata offerta dall’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia e si è potuto procedere alla ricollocazione con il contributo di tanti cittadini e istituzioni che hanno raccolto fondi per la rinascita del Parco Nazionale della pace di Sant’Anna di Stazzema. Il blocco di pietra è stato offerto da una ditta locale, la cava Davi di Cardoso.
Simbolo, progetto, realizzazione. “Il design è essenziale per valorizzare l’elenco dei nomi che non finisce più”. Alessandro Porta è il project manager della ditta (Montilonghi Italia di Montignoso, Ms), che ha realizzato la lapide. “È stato un progetto eccezionale a cominciare dalle dimensioni del blocco di roccia – racconta – cinque tonnellate, 3 metri e 50 per 2 metri e 36, misure fuori da ogni standard di lavorazione. Abbiamo scelta la Pietra di Cardosa perchè si trova nei pressi della zona dove è avvenuta la strage, a suggellare uno stretto legame tra il monumento in memoria delle vittime, e il territorio nel quale hanno vissuto”.
Il pianto degli operai. “Quando gli operai hanno scolpito i nomi di quei martiri seguiti dalle età ‘giorni venti’, ‘mesi uno’, ‘mesi tre’, sono scoppiati in lacrime”, racconta Porta. “È stato un grande sforzo emotivo scolpire quei quattrocento nomi, uno a uno, un lungo elenco di vittime che non finiva più”.
L’offerta dei funzionari di Polizia. La lapide è stata offerta dall’Associazione funzionari di Polizia. Lorena La Spina, segretaria Anfp: “Abbiamo voluto ripristinare un simbolo fondamentale della storia del nostro Paese e del lungo e doloroso cammino che lo ha portato a conquistare la democrazia ed i diritti di libertà sanciti dalla Costituzione. Si tratta di un importante traguardo, che si colloca nel segno della continuità tra i valori della lotta al nazifascismo e l’affermazione di una sicurezza intrinsecamente civile, democratica e partecipata, cui quotidianamente si ispirano l’azione e l’impegno della Polizia di Stato a tutela del vivere civile e dell’intera collettività”.
L’inaugurazione. L’inaugurazione della lapide avverrà lunedì 25 aprile, festa della Liberazione, alle 15, alla presenza del Sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, del viceministro Riccardo Nencini, della segretaria Anfp Lorena La Spina, insieme ai rappresentanti della Regione Toscana e al Presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna, Enrico Pieri. Sarà benedetta da Don Danilo D’Angiolo, delegato dal Vescovo. “Con il riposizionamento della lapide – dice il sindaco di Stazzema – andiamo a rimarginare una ferita che si era aperta il 5 marzo del 2015”. “Quei nomi – aggiunge – centinaia di nomi, scolpiti e di incisi nella pietra, riportano a tutti noi la memoria del 12 agosto 1944, rinnovando ogni volta che li leggiamo l’impegno a lavorare ed operare per diffondere il loro ricordo. E i valori di pace di Sant’Anna di Stazzema”.
LA REPUBBLICA.IT